anna marchesini

ADDIO ANNA - TULLIO SOLENGHI: “SONO SICURO, IL SUO DISINCANTO NON LA ABBANDONAVA MAI E ORA SE CI VEDESSE DIREBBE: ‘COSA SONO QUELLE FACCE, SEMBRA SIA MORTO QUALCUNO” - LA VITA DELLA MARCHESINI, DAL SUCCESSO DEL TRIO AL CALVARIO DELLA MALATTIA, IL BURRASCOSO DIVORZIO DA PAKI VALENTE E IL GRANDE AMORE DEL PUBBLICO

ANNA MARCHESINIANNA MARCHESINI

1 - MARCHESINI: SOLENGHI, DIREBBE CHE SONO QUESTE FACCE

(ANSA) - ''Sono sicuro, il suo disincanto non la abbandonava mai e ora se ci vedesse direbbe: 'cosa sono quelle facce, sembra sia morto qualcuno'', così Tullio Solenghi, ''con un dolore all'ennesima potenza'', vuole ricordare, con l'ANSA, l'amica Anna Marchesini, scomparsa oggi, ''una parte della mia vita e di me stesso che se ne va''.

 

2 - ADDIO ANNA

Maurizio Porro per il “Corriere della Sera”

 

ANNA MARCHESINIANNA MARCHESINI

Eppure non si può pensare ad Anna Marchesini, morta ieri mattina nella sua Orvieto a 62 anni dopo un atroce calvario, senza dedicarle un ultimo sorriso. Era una forza comica naturale e lo dimostrano gli anni passati con l' amatissimo trio condiviso con Solenghi e Lopez, l' adesione nazional-popolare alla parodia dei Promessi sposi in televisione, e quella grande forza di osservazione sulle piccole cose che la rendeva amata dal grande pubblico e anche coccolata dalla nicchia che si divertiva alle imitazioni, un classico cavallo di battaglia comico, di grandi protagoniste femminili come Wanna Marchi e Rita Levi Montalcini.

 

ANNA MARCHESINI E BAUDOANNA MARCHESINI E BAUDO

Una vita che sembrava all' insegna dell' allegria, iniziata a Orvieto il 19 novembre del 1953, che ha saputo trasmettere la forza salvifica dell' umorismo e che poi, forse per una memesi storica, l'ha costretta a un lungo e doloroso finale di partita. Non solo l'artrite reumatoide che l'aveva inchiodata a una vita sempre più infelice ma che non le impedì di esibirsi quasi fino all'ultimo, ma anche le complicazioni personali che la portarono a un divorzio burrascoso dall'ex marito, Paki Valente.

 

Quindi, accanto ai momenti di popolarità globale come un' edizione storica di «Domenica In», 40 puntate 40 mila risate, e un «Fantastico» che rimane negli annali per la parodia di Khomeini che rischiò di compromettere i rapporti tra Italia e Iran, ci sono state anche scelte dell'attrice rivolte a un pubblico più ristretto, più colto, più pronto a mescolare l'ironia con la tristezza: la satira irresistibile di Alan Bennett della Cerimonia del Massaggio , Le due zitelle di Tommaso Landolfi e Cirino Marilda non si può fare , il reading presentato nell' ultima stagione al Piccolo Teatro, dove aveva mosso i primissimi passi in un famoso Cechov di Strehler.

ANNA MARCHESINIANNA MARCHESINI

 

Negli anni in cui visse il Trio andarono in scena due show bestseller in tutta Italia: Allacciate le cinture di sicurezza e In principio era il Trio, un vero miracolo di irriverenza, di intelligenza ma anche di comunicazione con il grande pubblico, un cabaret che mescolava il talento di tre personaggi, che poi si divisero per riunirsi infine, 25 anni dopo, in una rivista nostalgica.

 

Marchesini, Solenghi e Lopez avevano avuto un inizio «genovese» scritturati dalla Rai per un programma radiofonico dal titolo «Helzapoppin RadioDue», che si prolungò a furor di ascoltatori dando il via alla popolarità destinata naturalmente a confluire nel varietà televisivo cui il trio seppe dare un'impronta personale di ironia legata alla cultura come nel caso della spiritosissima parodia manzoniana. Diplomata nel 1979 alla D'Amico, la Marchesini ebbe occasione di lavorare con grandi mattatori, tra cui Guazzelli, Maranzana, Scaccia non a caso tutti maestri anche di rude umorismo.

ANNA MARCHESINIANNA MARCHESINI

 

Ha avuto il coraggio di allargare il suo sorriso, sempre più venato di malinconia, scrivendo tre volumi (Il terrazzino dei gerani timidi ; Di Mercoledì ; Moscerine ) editi con ottimo successo. L'attrice, una delle poche donne che hanno iniziato scegliendo il gusto della risata, aveva apprezzato le doti e l'intelligenza di Franca Valeri, maestra di tutte, adeguando però la personalità non solo alla convivenza con altri due attori di diversa estrazione ma riuscendo anche a toccare nevrosi e manie contemporanee senza abbandonare il pathos del personaggio femminile.

 

Nell'ultimo periodo della sua carriera, l'attrice ha prepotentemente richiesto alla donna, senza mai un peccato neppure veniale di volgarità, un ruolo speciale che il pubblico, vedendola sempre più minuta, indifesa e sola in scena, ripagava con un entusiasmo in cui c'erano diverse ragioni per dirle grazie. Come ha fatto ieri Fabio Fazio fra le lacrime: «A me ora mancherà un' amica che ci ha fatto tanto ridere. È il grande privilegio dei comici lasciare una risata nel ricordo».

IL TRIO MARCHESINI SOLENGHI LOPEZIL TRIO MARCHESINI SOLENGHI LOPEZ

 

3 - LOPEZ-SOLENGHI: OGNUNO SPALLA DELL' ALTRO

Emilia Costantini per il “Corriere della Sera”

 

«Stavamo ipotizzando di fare insieme l' Odissea. Io avrei fatto Penelope», dice Massimo Lopez. E Tullio Solenghi aggiunge: «C' era anche l' idea di una Bibbia . Ma fare questo testo sacro in versione comica in Italia è un'impresa non da poco... Però io avrei fatto Mosè che, quando deve attraversare il Mar Rosso, divide le acque tra liscia e gassata».

 

Il ricordo dei due più cari amici-colleghi di Anna Marchesini vuole essere sorridente.

Perché il loro famoso Trio è cominciato tutto da ridere. Racconta Lopez: «L'avevo conosciuta in sala doppiaggio. Abbiamo subito legato per le boiate che facevamo: anche se stavamo doppiando una scena drammatica, ci divertivamo a prenderli in giro, e così finivamo per raddoppiare i tempi».

ANNA MARCHESINIANNA MARCHESINI

 

Solenghi la conobbe in studio di trasmissione per la radio Svizzera. Poi cominciarono a fare teatro insieme. «Il Trio in tv aveva esordito da poco e iniziava il successo - continua Tullio -. Ma ancora non ci sentivamo tanto sicuri di replicare il successo anche sul palcoscenico. Il primo spettacolo con cui debuttammo si intitolava Allacciate le cinture di sicurezza.

 

E siccome non eravamo certi di riempire la sala, ad Anna venne in mente di prendere le Pagine Gialle e scegliere numeri telefonici a caso. Cominciammo a chiamare gli utenti invitandoli a teatro. Su 10 chiamate, 8 ci risposero positivamente, 1 non sapeva chi fossimo e un altro ci rispose che ci avrebbe pensato. Allora ci dicemmo: ok, possiamo debuttare tranquilli... Qualcuno in sala ci sarà».

IL TWEET CHE ANNUNCIA LA MORTE DI ANNA MARCHESINIIL TWEET CHE ANNUNCIA LA MORTE DI ANNA MARCHESINI

 

Dal 1982 al 1994 il Trio raccoglie consensi oceanici, in tv e in palcoscenico. Interviene Pippo Baudo: «La loro era un'alchimia magica, fuori dal comune, una compensazione di ruoli e di compiti. E tra loro c'erano delle differenze sostanziali: Anna aveva una vena intellettuale e visionaria, Massimo era dotato di un umorismo parossistico e altrettanto visionario. Tullio aveva il compito di riportare la comicità assurda dei suoi compagni a un contesto di comprensibilità adatto alla platea del piccolo schermo».

 

ANNA MARCHESINIANNA MARCHESINI

I Promessi sposi è stata la creatura che li ha consacrati definitivamente e consegnati alla storia della tv. «Un autentico capolavoro. E avevano assegnato un ruolo anche a me - aggiunge Baudo -. Io facevo il padre di Renzo, personaggio non previsto da Manzoni, ma che loro mi avevano cucito addosso. Potete immaginare me, messo in mezzo a quei tre matti...».

 

Tre matti, tre amici prima che colleghi di lavoro: «Costruivamo i copioni a casa mia, seduti sul divano, dove ci sono ancora le forme dei nostri sederi - racconta Lopez -. E non ci dividevamo mai i personaggi, tutto avveniva goliardicamente, con naturalezza, senza mai spartirci il numero di battute. Ognuno di noi era la spalla dell'altro. Goliardia che replicavamo anche a teatro. Anna ed io avevamo un rito: nel buio dietro la scena, lei mi faceva puntualmente ammiccamenti erotici...Mi guardava languida e sussurrava: "Vogliamo provare a fare sesso qui?"».

 

ANNA MARCHESINIANNA MARCHESINI

Interviene Solenghi: «Ciò che mi sorprendeva maggiormente in Anna era la capacità di trasformarsi in un nano secondo dalla più bella figheira alla strega di Biancaneve. Un trasformismo mai visto». E continua: «Una delle ultime volte che recitammo insieme, fu in teatro a Milano. Prima del debutto, il capoclaque ebbe l' imprudenza di andare da Anna per chiederle in quale punto dello spettacolo desiderava partisse l'applauso... A momenti se lo mangiava».

 

Lopez vuole ricordare gli ultimi momenti di Anna con le risate per gli sms demenziali che si scambiavano: «Ha mantenuto il senso dell' autoironia fino alla fine. Anna non vuole essere ricordata con tristezza». E Solenghi conclude: «Negli ultimi tempi stava scrivendo un libro.

ANNA MARCHESINIANNA MARCHESINIanna marchesini 4anna marchesini 4anna marchesini 5anna marchesini 5

Le chiesi qual era il titolo è lei rispose: È arrivato l' arrotino. Le chiesi: "Ma che razza di titolo è?". E lei: "Perché mentre scrivo, apro la finestra e, al di là dei rumori di auto, la voce ricorrente che mi arriva è quella dell' arrotino. E per me inizia bene la giornata"»

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME