“LA FAMA DI CUI HO GODUTO IO OGGI NON ESISTE PIÙ” - VITA, SCOPATE E DROGHE DI BOY GEORGE, POPSTAR ANNI ′80, DRAG, DIVA E CANTANTE DEI CULTURE CLUB - BARBARA COSTA: “SI VESTIVA DI LUREX E USCIVA A FARSI PICCHIARE. E’ STATO INIZIATO AL SESSO DA LES DALY, GIORNALISTA DEL ‘SUNDAY TIMES’. E I CULTURE CLUB SONO CADUTI A PEZZI PER COLPA SUA PERCHÉ SI FACEVA ‘COME UN ASSATANATO’ DI ECSTASY, COCAINA E QUAALUDE, MA DI PIÙ DI EROINA, ED E’ DIVENTATO INGESTIBILE” - QUELLA VOLTA CHE ENTRO’ CON L’AUTO NEL SALONE DI CASA PERCHE’ AVEVA TROVATO IL SUO COMPAGNO JON MOSS CON UN’ALTRA…
boy george karma la mia storia cover
Barbara Costa per Dagospia
Caro Boy George, io, per carità, sono la meno indicata a esortare a non fare caz*ate, per gli uomini, però… non puoi aspettarti di “rimorchiare un bonazzo su Grindr”, contro la sua volontà legarlo tu dici “a letto, per un gioco erotico, poi me lo sono dimenticato lì”, lui dice “ammanettato, al termosifone, e frustato”, e non pagarne le conseguenze. Il fatto che tu, George, fossi “strafatto di Valium, preda del demonio”, è un’aggravante per “15 mesi di galera ridotti a 4, più altri 4 ai domiciliari”.
E adesso tu, Boy George, hai scritto "Karma. La Mia Storia" (Rizzoli), per mondarti dai tuoi peccati, e mostrarti redento, ma redento... di che? Tu, popstar anni ′80, drag e diva cantante dei Culture Club, (“la fama di cui ho goduto io oggi non esiste più”, e c’hai ragione), ma chi vuoi f*ttere? Sul serio negli 80s sei riuscito a nascondere a tutti che tu e Jon Moss, il batterista dei Culture Club, stavate insieme?
E non per una botta e via, te e Jon vi siete innamorati prima dei Culture Club: tu lo hai "rubato" alla sua fidanzata e alla sua eterosessualità! Ti sei preso il super figo Jon, figlio adottivo di famiglia facoltosa, facendo prendere un coccolone alla madre, di lui, che se lo ritrova “con me, favolosa ma volubile, cap(p)ellone e make up pesante, e modi da pescivendola”, lei che lo voleva “sistemato con una brava ragazza ebrea”!
I Culture Club si sono chiamati così appunto per il crogiolo di culture e etnie e status sociale al loro interno. Tu, Boy George, sei il terzogenito di 5 figli di una cattolica famiglia operaia. I tuoi non ti hanno mai ostacolato nella tua sessualità, per loro eri solo “il figlio un po’ strano”, e con la tigna di “vestirsi di lurex per uscire, a farsi picchiare”. È successo più di una volta.
Tu, Boy George, hai fatto “coming out a 15 anni”, però il primo bacio “io l’ho dato a una ragazza”, la prima volta “a 16 anni, con un italiano, Daniele”, ma è stato “Les Daly, il giornalista del "Sunday Times", a insegnarmi il sesso”. Tu, George, Jon Moss a casa dai tuoi lo hai portato, “lui, mai: i suoi non accettavano il nostro amore”. Amore durato anni, celato ai media quando coi Culture Club siete andati al numero 1. Tu, George, per la stampa eri “il gay tranquillo (!) coccoloso, quello meno complicato di Bowie”, ma soprattutto l’asessuato, “io al sesso preferisco una tazza di tè”.
Una riuscita boutade per tacere le tue sc*pate “con Jon, fameliche, sotto le lenzuola, o contro i muri”. Tu, Boy George, non ti risparmi: racconti che Jon è stata “la mia ossessione, mi divorava”, tu sei stato “pazzo di lui”, ogni canzone dei Culture Club “parla di Jon”. Ma lui ti tradiva, con le donne, le vostre “litigate sono state leggendarie”. Una volta, in tour, in hotel lui ti ha “rincorso in corridoio, mi sono infilato nell’ascensore, si è richiuso” e Jon per la rabbia “ha picchiato la porta così forte che si è fratturato polso e dita”.
E lì un giornalista “ha visto tutto! ha sentito tutto!”, e tutto ha riportato sul "Daily Express" tranne che vi stavate scannando da amanti gelosi (silenzio pagato?). Un’altra volta, tu, George, “rientro a casa e scopro Jon che fa le p*rcate con una”, e li hai… interrotti entrando nel salone con la macchina! In questo tuo libro precisi che ora ti sei dato una calmata ma sicuro che tu, George, Jon non lo ami più?
No, perché, sai, va bene che sono passati anni, va bene che poi lui ha sposato Barbara e ci ha fatto 3 figli, e tu hai avuto altri uomini, altre storie (ma la sveltina con Elton John, c’è stata, sì o no? Elton John la nega), però… io non scriverei una autobiografia dedicando una pagina sì e una no a Jon. Non se lui non fosse ancora importante per me. Tu ricordi come se fosse ieri “la sua lingua, dentro”, e i “pantaloni di velluto” che gli hai sfilato la prima volta che avete fatto l’amore.
E i Culture Club sono caduti a pezzi per colpa tua, George. Perché ti facevi “come un assatanato” di ecstasy, cocaina e Quaalude, ma di più di eroina, e sei diventato ingestibile. Che è quella storia che a New York ti sei fidanzato con una certa Alice, e l’hai sverginata!? Era su tutti i giornali. Sei finito in galera la prima volta per droga, condannato a spazzar le strade di N.Y., e “Jon non mi ha detto una parola”!
Io so bene cosa significa rimanere innamorata di un uomo pure se è tutto finito, pure se ti sc*pi di gusto altri, con lui segreto tormento… ma mai, mai mischiare gli affari col letto: tu accecato di passione per Jon hai firmato fogli che hanno assicurato a Jon il dominio dei Culture Club, per cui, quando tu lo hai cacciato, dai Culture Club, lui t’ha presentato un conto che tu, Boy George, per pagarlo sei andato a fare una scellerata Isola dei Famosi UK, dove come prova ti hanno fatto mangiare “il pisello di cammello, e l’ano di una mucca”!
Pure i ricavi di questo tuo memoir spassosissimo e scorrettissimo, pieno di parolacce (evviva), mi sa che parte vanno a Jon. Tu scrivi “di non odiarlo”, te lo ripeti in un mantra tuo, ma ci rimani di m*rda se Jon dice che il vostro “è stato un rapporto platonico”. Glielo rinfacci fin nelle didascalie alle foto di voi due felici che hai messo in questo libro. Scrivi che “è troppo presto ma anche troppo tardi” per ricominciare a parlarvi. Contento te. Dai ammettilo: non te lo sei mai levato dalla testa e dal cuore, eh? È come canti: “Everything I won/ Just to hold you once again”. Le sue lettere d’amore “le ho bruciate soltanto un paio d’anni fa”. Nel frattempo, ti sei fatto 3 trapianti di capelli, tutti i denti, hai pianto per un’atroce addominoplastica, e c’hai la faccia di negare il botox?
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