sandro ruotolo paolo borrometi vittorio feltri

“AL GIORNALISTA CHE HA OFFESO LA FIGLIA DI SALVINI NON HANNO DETTO NULLA” - VITTORIO FELTRI DENUNCIATO ANCORA UNA VOLTA ALL’ORDINE DEI GIORNALISTI DA SANDRO RUOTOLO E PAOLO BORROMETI, DOPO AVER DEFINITO IL GOVERNO “ZOO DI TERRONI” - I DUE GIORNALISTI SI ERANO GIÀ AUTOSOSPESI DALL’ODG IN POLEMICA CON IL DIRETTORE DI "LIBERO", CHE ORA REPLICA: “NON CAPISCO QUALE SIA IL PROBLEMA. SO CHE NON HANNO SIMPATIA PER ME MA…”

 

 

Da www.adnkronos.com

 

SANDRO RUOTOLO PAOLO BORROMETI1

Sandro Ruotolo e Paolo Borrometi hanno presentato al Consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia una denuncia contro Vittorio Feltri. Lo annuncia Ruotolo con un tweet. I due giornalisti puntano il dito contro la prima pagina di 'Libero', diretto da Feltri, di alcuni giorni fa, in un cui "in un articolo sul nuovo governo dal titolo 'Peggio di così non poteva capitarci. Ci sarà da divertirsi", all’ultimo capoverso si legge: "Lasciamo a Conte il suo zoo pieno di terroni e ostile al Nord che li mantiene tutti".

vittorio feltri

 

"Si tratta di una frase evidentemente razzista - scrivono i due giornalisti - dove i meridionali vengono appellati esplicitamente con l’aggettivo di ‘terroni’ e implicitamente come animali, visto il riferimento allo zoo. La discriminazione è rafforzata ancora di più nel rapporto con il Nord, superiore, che li ‘mantiene tutti’ con riferimento ai cittadini meridionali".

 

ORDINE DEI GIORNALISTI CARLO VERNA

Ruotolo e Borrometi chiedono al Consiglio di Disciplina dell’Odg della Lombardia di aprire un procedimento alla luce del fatto “che al punto b dell’art. 2 del ‘Testo unico dei doveri del giornalista’ è specificato che il giornalista ‘rispetta i diritti fondamentali delle persone e osserva le norme di legge poste a loro salvaguardia” e che “le affermazioni di Feltri incitano evidentemente all’odio razziale dei settentrionali nei confronti dei meridionali”.

 

giuseppe conte

LA REPLICA DI FELTRI - "Ruotolo e Borrometi mi denunciano per un articolo? Al giornalista che ha offeso la figlia di Salvini però non hanno detto nulla". Così Vittorio Feltri risponde alla denuncia all'Odg. "Non capisco quale sia il problema, so che non hanno simpatia per me ma facciano quello che vogliono - replica ancora Feltri - 'Terrone' è un termine che viene usato per sfottere, e io lo uso in questo senso; ha anche un significato denigratorio ma io non ho mai denigrato alcun meridionale, ormai nessuno più ce l'ha con i meridionali" sottolinea il direttore di 'Libero'. Che conclude: "Il vero problema è che il Sud continua a vivere in una situazione peggiore del Nord e credo che qualche responsabilità ce l'abbiano anche i politici. Non ho mai sentito, neanche da Conte, un programma per il rilancio del Sud"

SANDRO RUOTOLO PAOLO BORROMETI

 

vittorio feltri 2

Poi, su Twitter, una nuova precisazione: "Ho scritto terrori invece che terroni. Non ho dimestichezza con le tecnologie. A parte questo, cito il dizionario Rizzoli Larousse. Terrone: epiteto spregiativo o scherzoso con cui vengono designati i meridionali".

vittorio feltrigiuseppe conte 1giuseppe conte luigi di maiovittorio feltri 1

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)