vogue

1. “VOGUE” DE CHE? 485 PAGINE DI PUBBLICITA’ PATINATA ZEPPE DI ABITI ORRIBILI MA DAI PREZZI STRABILIANTI OPERA DI STILISTI SENZA STILE E TALENTO CHE DISPREZZANO LE DONNE 2. LA BIBBIA DELLA MODA FATTA A PEZZI DAL ‘’DAILY MAIL”: ““VOGUE” È POCO PIÙ DI UN CARTELLONE PUBBLICITARIO DALLE DIMENSIONI DI UN TAVOLINO DA CAFFÈ. NON DEVE PIÙ COMPIACERE UN PUBBLICO ESIGENTE, MA CONTRATTI PUBBLICITARI DA DIVERSI MILIONI DI STERLINE''

Sarah Vine per il “Daily Mail”

vogue emma watsonvogue emma watson

 

Durante la settimana scorsa, me ne sono andata in giro con una piccola fortuna nella borsetta. Circa 380,000 sterline (500.000 euro), se i miei calcoli sono corretti. Sinceramente, è stato un bel peso da portare. Ma non preoccupatevi, non ho rapinato una banca. Stavo solo leggendo il numero di settembre di British Vogue: 458 pagine, quasi 1,5 kg e una scodellata di vestiti dal valore di una casa.

 

vivienne westwoodvivienne westwood

Il numero di settembre di Vogue è la Bibbia della moda autunno-inverno. La più importante edizione della più importante rivista nel settore del fashion.

 

Almeno questo è quello che ci è stato raccontato da sempre. Perché, come amano dirci le fashioniste con quell’aria di superiorità che solo chi indossa una giacca Chanel in organza della prossima stagione (a 33.283 sterline, pagina 323) può avere, la moda è molto più di modelli emaciati, designer abbronzati e abiti occasionali.

karl lagerfeldkarl lagerfeld

 

La moda è arte, cara mia. Ed è anche denaro, status e glamour.

 

Ed è un settore che offre circa 250.000 posti di lavoro nella vendita al dettaglio, nella produzione, nel turismo e nella finanza.

 

Quindi, niente beffe. La moda è una cosa seria, il che significa che noi, il pubblico in generale, dobbiamo prenderla sul serio.

 

Ma diventa terribilmente difficile rimanere seri quando ti propongono una giacca da 2.661 sterline (circa 3.700 euro) e una gonna a 1.834 (alla pagina 310 di questo numero di ‘Vogue’).

 

vogue vogue

Ma a quanto pare, tutto questo “eleva la posizione di un adolescente a un più alto livello di stile”…

 

Davvero? Quanti adolescenti conosci che possono permettersi di spendere più di cinquemila dollari per ”elevare la propria posizione”?

 

john gallianojohn galliano

Non fraintendetemi: Non trovo ci sia alcun problema nel farsi dire cosa indossare. Anzi, io ne ho proprio bisogno. Non sono mai stata brava a vestirmi. Se facessi di testa mia, indosserei ogni giorno lo stesso abito.

j. w. andersonj. w. anderson

 

Probabilmente sono l'unica donna al mondo il cui marito le ha detto recentemente, in tutta serietà: “Il problema con te è che non spendi abbastanza soldi in vestiti”.

 

E ha ragione. Non lo faccio. Ma non perché non mi importa del mio aspetto. È proprio perché, come la maggior parte delle donne comuni, guardo le proposte sartoriali spinte da riviste come Vogue e penso: “Cosa?! 3.500 sterline per una giacca che sembra uscita da un manicomio anni ’50? Vado da Zara”.

armaniarmani

 

Questo particolare indumento si trova a pagina 301, Paco Rabanne.

Nella pagina a fianco una creatura ariosa, con i capelli crespi, indossa quelle che sembrano essere un paio di scarpe ortopediche da laboratorio, un maglione sformato e una gonna che sembra l’involucro di una scatola di cioccolatini di “Quality Street”. Tutto per il prezzo speciale di £ 8.735 (più di 12 mila euro), escluse le scarpe. Quelle costano £ 530 (750 euro).

anna wintouranna wintour

 

La follia continua. C'è un servizio fotografico ispirato alla moda anni ’80. Vi sono alcuni dei capi di abbigliamento più assurdi che abbia mai visto (come la “maglietta vinile”) e un make-up che nemmeno Boy George si sarebbe mai azzardato a sfoggiare.

 

alexandra shulmanalexandra shulman

La parola “orribile” inizia a farsi spazio: la modella appare come se si fosse appena addormentata con la testa nella scatola degli acquarelli di mia figlia.

 

Sono forse troppo severa? Probabilmente il problema non è “Vogue”, ma la moda stessa, che presenta una varietà stupefacente di bruttezza a un prezzo strabiliante.

 

vogue africavogue africa

Il fatto è che “Vogue” e, in particolare, il numero di settembre, è poco più di un cartellone pubblicitario dalle dimensioni di un tavolino da caffè. Non deve più compiacere un pubblico esigente, ma contratti pubblicitari da diversi milioni di sterline e le persone che ci sono dietro.

 

In questa edizione, sono solo 144 le pagine dei presunti “editoriali” (in realtà per lo più articoli su eyeliner e modelli) su un totale di 458. In termini commerciali, rappresenta un trionfo. In termini giornalistici, si tratta di un incidente d'auto.

gisele in un bagno di latte per voguegisele in un bagno di latte per vogue

 

Per quanto ci piacerebbe credere che donne come Anna Wintour (la direttrice di Vogue America) possano avere il potere di creare o distruggere intere carriere, la realtà è che fanno tutti parte di una stessa macchina.

 

E così, temo, lo facciamo anche noi. Che ci piaccia o no, il mondo tossico e disfunzionale della moda contagia tutte le nostre vite.

 

Se stessimo parlando del genio di Dior o del brio di Saint Laurent, potrebbe andare bene. Ma i padroni di questo nuovo universo non sono eccezionali, anche se si comportano da giganti. Sono tipi strani, mostri, emarginati, che fanno trionfare le pubblicità sui contenuti.

bieber con delevingne, stella mccartney e donatella versacebieber con delevingne, stella mccartney e donatella versace

 

Uomini come John Galliano, recentemente accolto nell'ovile moda dopo essere stato accusato di antisemitismo; narcisisti come Karl Lagerfeld, che disprezza apertamente e dichiaratamente le donne; megere terrificanti come Donatella Versace; matte da legare come Vivienne Westwood. Fanno tutti parte di una cabala autoproclamata che manipola e controlla il modo in cui le donne appaiono e si percepiscono.

 

L'intero edificio fa perno sul principio che più le donne si sentono inadatte (fisicamente, socialmente, economicamente) più diventano ansiose e insicure, e dunque, più propense a sperperare soldi alla ricerca dei rimedi (borse, scarpe, gioielli, vestiti) che il settore offre.

 

donatelladonatella

Non ho mai sperato di essere così cool come Alexa Chung. Ma se posso comprarmi la sua stessa borsetta, allora forse potrei riuscire a entrare nel perimetro di quella cerchia ristretta del mondo glamour e sofisticato al quale tutti mi dicono che dovrei desiderare di appartenere.

 

Ma la vera perversione della moda, il vero abuso commerciale e intellettuale, è la creazione di oggetti di tale, squisita, bruttezza. Non solo vuole diventare il nostro culto religioso. Vuole farci andare in giro imbavagliate come idiote e farci alzare il naso come fossimo delle privilegiate.

 

donatella versace plastic surgery disasterdonatella versace plastic surgery disaster

E come tutti i culti, la moda non vuole solo i nostri soldi, vuole stare dentro le nostre teste, dentro la nostra mente, le nostre anime. Vorrebbe che noi tutti ci inginocchiassimo ciecamente al suo santuario, e patissimo per i suoi privilegi.

 

Pensi che quei monaci che si autoflagellano con fruste e catene siano strani? Beh, spendere £ 14,000 per una giacca (pagina 315) è altrettanto folle.

donatella versace 5donatella versace 5

 

Così il numero di settembre non si limita a dirci cosa indossare. Ci dice cosa mangiare (non molto, a quanto pare: ho identificato solo tre elementi commestibili in un paio di piatti di spaghetti, rafano, una manciata di zucchine). Vi dirà anche cosa bere: “Stiamo sostituendo il caffè con tazzine inebrianti di kombucha,” (un po’ come la birra allo zenzero, solo più trendy) a pagina 378.

 

La Versace con Franca Sozzani La Versace con Franca Sozzani

Nel frattempo, in copertina abbiamo una finta spettinata Emma Watson, che fissa la telecamera con un’espressione quasi divertita in quello che sembra un tappeto più che un vestito (in realtà, è un abito di Stella McCartney da 5.240 sterline, indossato al rovescio, ovviamente).

 

DONATELLA VERSACE IO E LADY GAGA PHOTO BY TERRY RICHARDSON DONATELLA VERSACE IO E LADY GAGA PHOTO BY TERRY RICHARDSON

Intanto, ai bei vestiti di Giorgio Armani (abiti sublimi, gonne di un verde meraviglioso, giacche così ben tagliate da portarti quasi alle lacrime) e uno splendido abito Diane Von Furstenberg viene affidato il compito ingrato di ricordare al lettore ciò che la moda di una volta. Dell’eleganza e dello stile che un tempo erano il marchio di un grande stilista.

 

Gianni Versace, Valentino Garavani, Giorgio Armani e Gianfranco Ferre. 5Gianni Versace, Valentino Garavani, Giorgio Armani e Gianfranco Ferrè. 5vivienne westwood dice si alla secessione della scozia 7vivienne westwood dice si alla secessione della scozia 7giorgio armanigiorgio armani

E che, purtroppo, hanno ben poco a che fare con il numero di questo mese di settembre.

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...