babak dastmaltschi credit suisse

IL “MR. WOLF” DEGLI OLIGARCHI RUSSI – BABAK DASTMALTSCHI È IL CAPO DEL DESK RUSSIA DI CREDIT SUISSE: È A LUI CHE SI RIVOLGONO I MILIARDARI DI MOSCA PER PORTARE LE PROPRIE RICCHEZZE IN SVIZZERA, MA ANCHE PER FACILITARE I LORO AFFARI – E LA BANCA SVIZZERA RINGRAZIA: È ARRIVATA A GESTIRE FINO A 60 MILIARDI DI DOLLARI DI PATRIMONI RUSSI, CHE HANNO FRUTTATO ALLE CASSE DELL’ISTITUTO 5-600 MILIONI ALL’ANNO – USMANOV, ABRAMOVICH, DERIPASKA: CHI SONO GLI OLIGARCHI CHE HANNO RICHIESTO I SUOI SERVIGI…

Gianluca Paolucci per “Verità & Affari”

 

babak dastmaltschi

I suoi clienti sono Alisher Usmanov, Roman Abramovich, Oleg Deripaska, Mikhail Fridman, Viktor Vekselberg. La creme de la creme degli oligarchi russi.

 

Eppure Babak Dastmaltschi è pressoché sconosciuto al di fuori dei ristretti circoli dei grandi patrimoni. Ed è anche questo, la riservatezza assoluta, uno dei grandi asset per chi fa il suo mestiere.

 

Roman Abramovich, Alisher Usmanov, Oleg Deripaska e Igor Shuvalov

Dastmaltschi, 62 anni, è a capo del desk Russia della divisione di private banking di Credit Suisse ed è grazie a lui che i più grandi oligarchi hanno portato (parte) della propria ricchezza nei forzieri dell’istituto elvetico.

 

Secondo Bloomberg, Credit Suisse è arrivata a gestire fino a 60 miliardi di dollari di patrimoni di ricchi russi, che hanno fruttato tra 500 e 600 milioni di dollari di ricavi all’anno.

 

interno dello yacht dilbar 8

Un esempio lampante è il superyacht Dilbar, commissionato da Usmanov ai cantieri tedeschi Lurssen: è il più grande al mondo, quattro livelli di balconate, due piste per l’atterraggio di elicotteri e la più grande piscina coperta mai realizzata su uno yacht privato.

 

Lungo 512 piedi, sarebbe costato oltre 600 milioni di dollari. A finanziare la costruzione, con un prestito di 300 milioni di dollari, è stata proprio Credit Suisse.

 

ASSET CONGELATI

Oleg Deripaska

Le sanzioni europee hanno «congelato» il Dilbar nel porto di Amburgo, dove si trovava per lavori di manutenzione. Stessa sorte toccata ad altri beni dei clienti di Dastmaltschi: dalle ville in Sardegna di Usmanov allo Sy A, il più grande veliero al mondo, bloccato nel porto di Trieste.

 

PUTIN USMANOV

Il proprietario è Andrey Melnichenko, un altro dei clienti del banchiere svizzero. Sanzioni che hanno impoverito anche il desk Russia di Credit Suisse, rimasto a incassare misere commissioni per la liquidità congelata nei propri conti. Per Credit Suisse, già alle prese con gli effetti di una raffica di scandali che l’hanno colpita negli anni più recenti, perdere il lucroso business degli oligarchi è un’altra mazzata.

 

«RISOLVO PROBLEMI»

Babak Dastmaltschi

Dal picco dei 60 miliardi degli anni passati, attualmente la banca dichiara 33 miliardi di asset appartenenti a ricchi russi nei propri conti. Per dare le dimensioni dell’importanza per la banca, basterà notare che è il 50% in più di Ubs, l’istituto rivale ma anche dimensionalmente più grande.

 

Credit Suisse è arrivata in Russia subito dopo la fine dell’Urss e come altre banche ha un team di banker che lavorano con i ricchi clienti. Ma Dastmaltschi è qualcosa di più: un «risolutore di problemi», o un «facilitatore» di affari.

 

Lavorando a stretto contatto con la divisione di investment banking della banca svizzera, ha reso possibile ai suoi clienti combinare e finanziare affari importanti e alla banca incassare ricche provvigioni.

 

roman abramovich 6

Per il solo Usmanov, con il quale vanta un rapporto personale di anni, ha finanziato l’acquisto di una quota della squadra di calcio londinese dell’Arsenal e l’acquisto dell’Airbus A340 che il miliardario utilizza come proprio aereo personale.

lo yacht eclipse di roman abramovich

il super yacht sy a di melnichenko a trieste 5credit suisse Andrey Melnichenkocredit suisseLo yacht Dilbar di Alisher Usmanovil super yacht sy a di melnichenko a trieste 4interno dello yacht dilbar 1

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