divorzio conto corrente cointestato

NOTIZIE DI CUI ESSERE AL CORRENTE – SECONDO BANKITALIA NEL 2021 LA SPESA PER LA GESTIONE DI UN CONTO CORRENTE È AUMENTATA, ARRIVANDO A COSTARE LA BELLEZZA DI 94,7 EURO ALL'ANNO IN MEDIA – IL MOTIVO DELL’AUMENTO? L’EMISSIONE E LA GESTIONE DELLE CARTE DI PAGAMENTO – DUNQUE, LO STATO VUOLE  CHE SI UTILIZZINO BANCOMAT E CARTE DI CREDITO PER RIDURRE L’EVASIONE, MA A PRENDERSI IL CETRIOLONE SONO SEMPRE I CONSUMATORI…

conto corrente 1

1- BANKITALIA: NEL 2021 CRESCE SPESA PER CONTI CORRENTI A 94 EURO

(ANSA) - Cresce, nel 2021, la spesa per la gestione di un conto corrente bancario che raggiunge i 94,7 euro l'anno con un aumento di 3,8 euro. Secondo l'indagine annuale della Banca d'Italia il rialzo è dovuto in buona misura dalle spese l'emissione e per la gestione delle carte di pagamento. Le spese variabili, si legge, "sono cresciute principalmente per effetto della maggiore operatività della clientela, che si era invece contratta nel 2020, particolarmente per le operazioni presso gli sportelli".

 

conto corrente 2

2 - BANKITALIA: AUMENTANO SPESE ANCHE PER CONTI ONLINE

(ANSA) - Aumentano, nel 2021, anche le spese di gestione per i conti online che riducono il divario con quelli tradizionali verso i quali comunque la differenza resta notevole. E' quanto emerge dall'indagine annuale della Banca d'Italia secondo cui lo scorso anno la spesa di gestione di un conto on line è stata pari a 24,3 euro, 2,8 euro in più rispetto all'anno precedente contro i 94,7 dei conti correnti.

 

conto corrente 7

L'aumento, si legge nell'indagine "è dovuto all'incremento della spesa per i canoni di base e delle spese di emissione delle carte di debito; tra le spese variabili i contributi più significativi sono riconducibili alla spesa per bonifici - per effetto dell'accresciuta operatività - e alle maggiori altre spese variabili, determinate a loro volta da un incremento della spesa per ricariche effettuate su carte prepagate.

 

A rendere più convenienti i conti online è la minore spesa per i canoni di base che dipende da due fattori: la più bassa percentuale di clienti tenuti al pagamento dei canoni (il 54,4 per cento della clientela on line contro il 71,4 di quella tradizionale); l'inferiore importo del canone di base, pari al 32,7 per cento dei conti convenzionali.

 

conto corrente 6

Anche la più bassa spesa per l'emissione e la gestione delle carte di pagamento discende dai minori canoni. Un profilo tariffario più favorevole si osserva anche nelle spese variabili, soprattutto nelle spese di scritturazione contabile, gratuite nei conti on line, nei prelevamenti di contante presso gli Atm, nei bonifici on line e nei pagamenti automatici.

conto corrente 5

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…