PIÙ CHE FALCHI, ORMAI SONO AVVOLTOI – NEL DIRETTIVO DELLA BCE TORNANO A FARSI SENTIRE I SOLITI PAESI DEL NORD EUROPA, I COSIDDETTI “FALCHI”, CHE TANTO PER CAMBIARE SE LA PRENDONO CON ITALIA E GRECIA: “FACCIANO I COMPITI A CASA” – A FRANCOFORTE È APERTO IL DIBATTITO SUL RIALZO DEI TASSI, CON I “FRUGALI” CHE VOGLIONO UN AUMENTO PIÙ VELOCE E REPENTINO CONTRO L’INFLAZIONE

CHRISTINE LAGARDE

1 - I FALCHI BCE ATTACCANO L’ITALIA: FATE I COMPITI A CASA

Da “il Giornale”

 

La lettura dei verbali Bce riferiti alla riunione del 9 giugno svela l'attacco dei falchi sulla crescita graduale dei tassi. Come si era intuito, infatti, all'interno del direttivo presieduto da Christine Lagarde c'è una diversità di vedute sul percorso di rialzo dei tassi. Se, da un lato, c'è condivisione sul doppio rialzo a luglio e settembre, ci sono opinioni diverse sull'entità.

 

Isabel Schnabel Bce

Le colombe spingono sulla «gradualità», i falchi non vogliono che si chiuda la porta a rialzi più forti dei 25 punti base previsti per il 21 luglio.

 

Alcuni membri del board hanno espresso «opinioni diverse sulla necessità e sull'interpretazione della gradualità» nel rialzo dei tassi, perché «potrebbe essere fuorviante» se interpretata come «un ritmo di aggiustamento troppo lento o troppo rigido» della politica monetaria. I falchi avrebbero preferito un rialzo dei tassi da mezzo punto già a luglio, atteso però a settembre se l'inflazione non migliorasse (a maggio era all'8,1%, l'obiettivo del Consiglio direttivo è del 2% nel medio termine).

 

KLAAS KNOT CHRISTINE LAGARDE

Nella stessa riunione Isabel Schnabel, componente tedesca del direttivo, ha sottolineato che la volatilità sui mercati finanziari «è elevata rispetto agli standard storici», sia per il «persistere di un'inflazione elevata più a lungo» del previsto sia per «l'incertezza» su entità e ritmo della normalizzazione monetaria. Un fenomeno che finora, però, ha provocato danni soprattutto a Italia e Grecia, Paesi «dove il rapporto debito/Pil è più elevato».

 

Anche se nei resoconti si fa riferimento allo scudo anti-spread, a difesa dei titoli di Stato dei Paesi più deboli in caso di stretta sui tassi, il quadro che ne emerge evidenzia la volontà dei banchieri «frugali» di indurre i Paesi ad alto debito come Italia e Grecia (e prossimamente la Francia) a una nuova serie di «compiti a casa». In ogni caso, la Borsa ha reagito bene alla pubblicazione dei verbali recependo un'indicazione su un rialzo dei tassi più soft, con i listini europei tonici e Piazza Affari in rialzo del 3,05%. Si abbassa leggermente anche lo spread, a quota 206 punti base.

 

christine lagarde con mario draghi

2 - BCE, IL FRONTE DEL NORD CONTRO LAGARDE "PIÙ CORAGGIO SULL'AUMENTO DEI TASSI"

F.Gor. per “la Stampa”

 

Saranno due settimane di passione per la Banca centrale europea. Da qui a giovedì 21 luglio, giorno in cui ci sarà il primo rialzo dei tassi d'interesse nell'area euro, le discussioni intorno alle velocità di normalizzazione della politica monetaria saranno fibrillanti.

 

Come evidenziato dai verbali del meeting dell'8 e 9 giugno, le divisioni sono state elevate. Christine Lagarde è chiamata a mediare, ma non chiude le porte a incrementi più corposi. La base di partenza sono 25 punti base, ma nulla si può escludere. Intanto, aumentano timori di una recessione. Andrea Enria, capo della vigilanza della Bce, ha chiesto alle banche di tenere gli occhi aperti.

 

ISABEL SCHNABEL

«Alcuni membri hanno espresso una preferenza iniziale per mantenere aperta la porta a un rialzo più consistente nella riunione di luglio».

 

Così i verbali dell'Eurotower, che riconosce che «l'incertezza è elevata» e che «occorre comprendere meglio la trasmissione dell'attuale shock inflazionistico e la sua potenziale persistenza nel 2023 e 2024».

 

A giugno, in ogni caso, «in generale si ritiene che la stagflazione sia un esito improbabile». Gli esponenti più conservatori della Bce, come Germania, Austria, Finlandia e i Paesi Baltici, chiedono che la normalizzazione continui a essere condotta sulla base di quattro princìpi: opzionalità, dipendenza dai dati, gradualità e flessibilità.

 

INFLAZIONE RECORD - LUGLIO 2022

Il problema, ravvisano Berlino e Vienna su tutte, è che non dovrebbero esserci squilibri in una direzione o nell'altro. Lagarde è dunque chiamata a preparare il terreno in vista del 21 luglio per ottenere una decisione collegiale. Esito non così scontato.

 

Così come non è nemmeno scontato che si arrivi alla quadratura del cerchio sulla rete anti-frammentazione. Si vedrà.

 

Nel frattempo, Enria ha chiesto «alle singole banche di rivedere le loro traiettorie patrimoniali per includere scenari macroeconomici avversi sufficientemente conservativi e aggiornati, in particolare includendo ipotesi di recessione coerenti con le proiezioni ufficiali al ribasso». Lo spauracchio di una contrazione economica diventa sempre più reale. Di pari passo, anche i rischi legati all'emergenza climatica. Oggi la Bce presenterà l'esito degli stress test climatici sui bilanci bancari. Le sorprese, sia in positivo sia in negativo, non dovrebbero mancare.

inflazione italia

KLAAS KNOT CHRISTINE LAGARDE ISABEL SCHNABELISABEL SCHNABEL

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…