CO' 'STI RITMI, FAMO PRIMA A MORIRE - NEL PRIMO GIORNO DI VACCINAZIONI, È STATO USATO SOLO IL 25% DELLE DOSI DISPONIBILI - IN CALABRIA MANCANO MEDICI, SIRINGHE E CENTRI PER LA SOMMINISTRAZIONE - OGGI ALLO SPALLANZANI SARANNO PRESENTATI I RISULTATI DEL FARMACO REITHERA
Franco Giubilei per "la Stampa"
Partenza a singhiozzo della prima vera giornata di vaccinazioni, con un dato su tutti: nell' Italia intera sono state somministrate poco più di un quarto delle dosi a disposizione.
Le altre 470mila sarebbero pronte già nelle prossime ore, ma resteranno nelle celle dei centri finché tutta l' operazione non entrerà a regime. La Lombardia accelera, e raggiunge il 10% di dosi utilizzate, mentre in Calabria, le strutture sanitarie denunciano i problemi delle Asl a caccia di farmacisti specializzandi e degli ospedali con un bisogno disperato di siringhe di precisione, oltre che di spazi dove vaccinare.
Il rapporto fra dosi e somministrazioni, ieri, era bloccato al 3,5%. In Molise le vaccinazioni sono ripartite, in ritardo, solo ieri e fra le polemiche, secondo il parlamentare M5s Antonio Federico. Nel solito Paese a più velocità, altre zone se la cavano meglio se Alberto Villani, membro del Cts, afferma che «il modello italiano sta funzionando bene» e che «siamo al secondo posto in Europa per dosi somministrate».
coronavirus vaccinazione al pio albergo trivulzio
Il presidente del Cts Agostino Miozzo, riguardo alle Regioni che sono più indietro, dice che «cercheranno di seguire». Per il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri le vaccinazioni vanno fatte anche di sabato e domenica e «se ogni settimana arrivano quasi 500mila dosi, è un dovere utilizzarle tutte entro la stessa settimana».
Preoccupano le carceri: il Garante dei detenuti del Lazio Stefano Anastasia fa sapere che «il nuovo, piccolo focolaio Covid che ha coinvolto 18 persone» a Rebibbia sembra circoscritto, ma sottolinea il dettaglio incredibile che si sia trattato di un focolaio d' importazione da un altro carcere, a causa del trasferimento a Roma di un gruppo di reclusi da Sulmona (dove il contagio ha colpito duro). Soprattutto il Garante chiede «il riconoscimento della priorità vaccinale di detenuti e operatori».
coronavirus vaccinazione al pio albergo trivulzio
Su un piano organizzativo generale, saranno i prefetti a definire le misure di sicurezza più idonee del trasporto del vaccino nei luoghi indicati dalle Regioni per le vaccinazioni, così come dei siti di stoccaggio, lo ha stabilito il comitato per l' ordine e la sicurezza presieduto dalla ministra dell' Interno Lamorgese.
Intanto le società ginecologiche, d' intesa con neonatologi e pediatri, tranquillizzano: per il vaccino anti-Covid non esistono controindicazioni per le donne in gravidanza e allattamento, benché i dati attualmente disponibili derivino solo da studi su modelli animali. E oggi, all' istituto Spallanzani, saranno presentati gli esiti della fase 1 di sperimentazione del vaccino italiano Reithera, pronto a passare alla fase 2.