mal di testa smartworking

CI VUOLE TESTA PER IL VIRUS – NELL’ULTIMO ANNO, I CASI DI MAL DI TESTA E CEFALEE SONO AUMENTATI DEL 40% - LE CAUSE DI QUESTO AUMENTO SONO SOPRATTUTTO L’ANSIA E LO STRESS DELLA PANDEMIA, MA ANCHE DALLO SMARTWORKING E LA DAD E LO STARE INCOLLATI ALLO SCHERMO SENZA PAUSE – IL MEDICO DI LORENZO: “IL MIO CONSIGLIO È QUELLO DI FARE DELLE PAUSE. ALZARSI IN PIEDI, SGRANCHIRSI LE GAMBE E USCIRE DI CASA. BASTANO POCHE CENTINAIA DI METRI PER DISTENDERE LA MUSCOLATURA E LA MENTE.”

Giampiero Valenza per "il Messaggero"

 

mal di testa

Lo stress e l'ansia pandemia hanno fatto scatenare un generale gran mal di testa. Gli attacchi, nell'ultimo anno, sono aumentati di oltre il 40%. Sia in chi già soffriva di cefalea sia in chi aveva i dolori solo sporadicamente. Il continuo stato di tensione, anche se non ce ne rendiamo conto, ha avuto effetti anche invalidanti. Che vogliono dire non riuscire a lavorare a leggere, stare chiusi in una stanza al buio, non poter sentire rumori. Ciò è comprensibilmente stato accompagnato da un uso eccessivo di analgesici e trattamenti per l'emicrania acuta

MAL DI TESTA SMARTWORKING

 

Il BUIO

«La pandemia ha cambiato le nostre vite e stravolto le nostre abitudini spiega Cherubino Di Lorenzo, responsabile del Centro Diagnosi e Cura delle Cefalee INI Grottaferrata - esacerbando e peggiorando una patologia già molto diffusa: la cefalea. Lo stress di quest' ultimo anno e mezzo ha influito notevolmente sui pazienti. Un dolore, per quanto lieve, che non scompare mai, alla fine debilita profondamente e sembra far impazzire.

MAL DI TESTA SMARTWORKING

 

Un altro aspetto che è giusto approfondire della relazione tra questa pandemia e l'insorgenza del mal di testa, riguarda il ruolo dei vaccini. Molte persone allarmate ci hanno segnalato di aver avuto una forte cefalea dopo la somministrazione del vaccino. Se, e sottolineo se, dovesse manifestarsi un episodio di cefalea, di solito non sarà dissimile da quelli a cui il paziente è abituato. Dura non più di uno o due giorni ed è facilmente risolvibile con un analgesico. Telefonare allo specialista è comunque una buona cosa».

MAL DI TESTA SMARTWORKING

 

 Oltre all'ansia e allo stress il lavoro/studio al computer ha avuto ed ha un ruolo determinante nell'insorgenza del mal di testa. Non è tanto lo stare incollato al video a creare problemi quanto farlo senza pause.

 

IL COLLO

Quando si è stressati, i gruppi muscolari di collo, viso, cuoio capelluto, mascella, spalle e torace tendono a contrarsi più di quanto farebbero normalmente a riposo, e queste contrazioni muscolari possono causare dolore e una sensazione di fastidio estremo simile a una fascia stretta che preme sul capo, in modo insistente a livello delle tempie.

 

MAL DI TESTA SMARTWORKING

«Il mio consiglio per le persone che sono in smartworking è quello di fare delle pause. E per pausa non intendo cucinare, aggiustare qualcosa, aprire Facebook o rispondere alle email. Significa, davvero, staccare la spina. Alzarsi in piedi, sgranchirsi le gambe e, se possibile, uscire di casa. Bastano poche centinaia di metri per distendere la muscolatura e la mente. In modo di riprendere a lavorare più tranquilli».

MAL DI TESTA SMARTWORKING

 

A volte, inoltre, lavorando da casa si tende ad assumere per tanto tempo una postura scorretta, che grava anch' essa sul collo e sulle spalle. Il sonno insufficiente, i ritmi quotidiani stravolti e le abitudini alimentari malsane, infine, possono dare il colpo decisivo. In questo periodo la patologia potrebbe anche aggravarsi causa caldo. La disidratazione può, infatti, scatenare violenti attacchi.

adolescenti e mal di testa 1mal di testamal di testaMAL DI TESTAmal di testamal di testaadolescenti e mal di testa 4

Ultimi Dagoreport

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”