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PRONTO, CHI SPIA? – NESSUNO DEI SETTE ITALIANI SPIATI CON IL SOFTWARE GRAPHITE, PRODOTTO DALLA SOCIETÀ ISRAELIANA “PARAGON SOLUTIONS”, È TRA I “TARGET” DEI SERVIZI SEGRETI ITALIANI PER L’ESTERO. È QUANTO DICHIARATO AL COPASIR DAL DIRETTORE DELL’AISE, GIOVANNI CARAVELLI – MA ALLORA CHI È “ENTRATO” NEI CELLULARE DEL DIRETTORE DI FANPAGE.IT, FRANCESCO CANCELLATO, E DEGLI ATTIVISTI DELLA ONG MEDITERRANEA, LUCA CASARINI E BEPPE CACCIA? FORSE UNO STATO ESTERO, DAL MOMENTO CHE PARAGON VENDE IL SUO SPYWARE SOLO A “ENTITÀ STATALI”? – CARAVELLI HA FATTO SAPERE CHE IL SOFTWARE DI PARAGON È ANCORA IN USO ALL’INTELLIGENCE ITALIANA
CIRIANI, 'IL GOVERNO NON SPIA I GIORNALISTI, LI SALVA'
GIOVANNI CARAVELLI - FOTO LAPRESSE
(ANSA) - "Il Governo intende adire le vie legali nei confronti di chiunque, in questi giorni, lo ha direttamente accusato di aver spiato i giornalisti. Come tutti hanno potuto constatare, finora il Governo non ha spiato giornalisti, ma se mai li ha portati in salvo". Così al question time della Camera il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, sul caso dello spyware Graphite.
Ciriani, i sistemi di Paragon sono pienamente operativi
(ANSA) - "Va dato atto che la società Paragon Solutions ha garantito la fornitura del servizio, in ottemperanza alle clausole contrattuali, con massima professionalità e serietà. Nessuno ha rescisso in questi giorni alcun contratto nei confronti dell'intelligence. Tutti i sistemi sono stati e sono pienamente operativi contro chi attenta agli interessi e alla sicurezza della Nazione". Così al question time della Camera il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, sul caso dello spyware Graphite.
CIRIANI, L'INTELLIGENCE USA SPYWARE LEGALMENTE
(ANSA) - "Come tutte le intelligence del mondo, anche i Servizi italiani, al fine di contrastare le organizzazioni terroristiche o criminali, in nome della sicurezza nazionale da molti anni fanno ricorso a strumenti come quelli prodotti e forniti dall'azienda Paragon Solutions". Così al question time della Camera il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, sul caso dello spyware Graphite.
Le agenzie di intelligence, sottolinea, "rispettano nel modo più rigoroso la Costituzione e le leggi e, in particolare, la legge 3 agosto 2007, n. 124. Questo rigoroso rispetto vale anzitutto verso i soggetti specificamente tutelati da tale legge, in primis i giornalisti. Tutto ciò avviene sotto il controllo, ciascuno per la sua parte, dell'Autorità delegata, del Copasir e della magistratura.
PARAGON, I 7 ITALIANI NON ERANO IL TARGET
Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto Quotidiano”
GIOVANNI CARAVELLI - FOTO LAPRESSE
Nessuno dei sette soggetti italiani spiati con il software Graphite, prodotto dalla società israeliana Paragon Solutions, sarebbe tra i target dei Servizi segreti italiani per l’estero. È uno dei concetti emersi, a quanto apprende Il Fatto, durante l’audizione di ieri pomeriggio al Copasir del direttore dell’Aise, Giovanni Caravelli.
L’audizione è stata richiesta la scorsa settimana dopo che il direttore di Fanpage.it, Francesco Cancellato, e gli attivisti della Ong Mediterranea, Luca Casarini e Beppe Caccia, hanno rivelato che i loro smartphone erano stati infettati dal trojan-spia, inoculazione prima scovata dai sistemi di sicurezza di WhatsApp [...]
L’Agenzia di Cybersicurezza nazionale, su mandato di Palazzo Chigi, ha poi svolto ulteriori approfondimenti, scoprendo in 13 diversi paesi Ue sono stati spiati con lo stesso sistema ben 90 persone, di cui appunto 7 in Italia.
Dalle due ore e mezza di riunione svoltasi al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica è emerso anche – come anticipato domenica dal Fatto – che il software di Paragon è ancora in uso all’intelligence italiana e non ci sono state ancora rescissioni del contratto.
Questi accordi, viene spiegato, vengono sottoscritti con le singole agenzie o con i singoli corpi delle forze dell’ordine, non con il governo italiano. Che ci sarebbe stata una conclusione di questi contratti con le “agenzie italiane” lo affermava il quotidiano inglese The Guardian, citando l’israeliano Haaretz.
[...] Intanto, non è ancora chiaro quali siano gli altri quattro soggetti italiani “infettati” da Graphite. Altro punto riguarda proprio Cancellato: nella nota del 5 febbraio, Palazzo Chigi “esclude che siano stati sottoposti a controllo da parte dell’intelligence e quindi del governo, i soggetti tutelati” dalla legge sul Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, “compresi i giornalisti”.
Dunque, chi ha ordinato di spiare Cancellato? E perché proprio lui? Potrebbe essere stato un soggetto estero? Queste domande, a quanto è emerso, sono ancora senza risposta. Va considerato che Paragon, fondata in Israele e lo scorso dicembre acquisita da un fondo Usa, vende il suo spyware solo a “entità statali”.
Intanto ieri, durante una conferenza stampa presso la sede del Parlamento europeo a Strasburgo, è emerso il nome di un altro attivista che afferma di essere stato spiato con il software di Paragon. Si tratta di David Yambio, sudanese e presidente dell’Associazione di “Refugees in Libya”.
Yambio, che ha denunciato di aver subito torture dirette dal generale Najeem Osama Almasri, è anche uno dei due soggetti rappresentati dall’avvocato Juan Branco ad aver presentato la denuncia presso la Corte penale internazionale dell’Aia che ha portato all’apertura di un fascicolo sull’operato del governo italiano proprio nella vicenda Almasri.
“Dal 13 di novembre il mio telefono è stato colpito con uno spyware in Italia, un Paese che dovrebbe proteggermi. Ma come faccio a sapere se qualcuno non sta dando le mie informazioni ad Almasri, a chi mi cerca e magari mi vuole torturare?”, ha detto ieri Yambio durante la conferenza stampa a Strasburgo. Anche l’attivista sudanese ha fatto analizzare il proprio telefono da Citizen Lab, come ha confermato egli stesso a Fanpage.it: “Credo che nei prossimi giorni il Citizen Lab pubblicherà un rapporto sul mio caso a partire dalle tracce che hanno scoperto sul mio telefono”. Non solo. A differenza di Casarini e Caccia, afferma “io non sono stato colpito tramite WhatsApp ma tramite una mail sul mio iPhone”. [...]
David Yambio
francesco cancellato
LO SPIONAGGIO SUI GIORNALISTI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA