simone inzaghi

“NON MI MINACCIARONO” – SIMONE INZAGHI, TORCHIATO UN’ORA E UN QUARTO, HA SPIEGATO ALLA POLIZIA CHE NON HA SUBITO PRESSIONI DAGLI ULTRAS INTERISTI - SULLA RICHIESTA DEI BIGLIETTI PER LA FINALE DI CHAMPIONS: “MI ATTIVAI CON LA SOCIETÀ E RAPPRESENTAI LA RICHIESTA DEL CAPO ULTRÀ FERDICO. CI SONO STATI DIALOGHI TRANQUILLISSIMI, ANCHE IO VOLEVO TANTI TIFOSI ALLA FINALE DI CHAMPIONS”. POI SCRISSE AI LEADER DELLA CURVA PER RASSICURARLI: “HO FATTO QUELLO CHE DOVEVO FARE”. ALLA FINE AGLI ULTRÀ ARRIVERANNO 1.500 TAGLIANDI...

Cesare Giuzzi e Pierpaolo Lio per corriere.it - Estratti

 

 

SIMONE INZAGHI - FOTO LAPRESSE

«La squadra aveva bisogno del sostegno della curva». Alla vigilia della partita più importante della stagione, Simone Inzaghi non poteva rassegnarsi ad affrontare i citizen di Guardiola senza sentir risuonare a Istanbul, per la finale di Champions, l’urlo della Curva Nord.

 

Per questo, dopo l’irrituale telefonata con il capo ultrà Marco Ferdico — arrestato con i vertici del tifo organizzato interista e rossonero nell’operazione «Doppia Curva» dei pm Sara Ombra e Paolo Storari della Dda di Milano — l’allenatore s’è attivato con «la dirigenza» (senza specificare con chi) per far rientrare quello sciopero del tifo, già abbozzato qualche giorno prima a Roma per l’atto conclusivo della Coppa Italia, che tanto l’aveva fatto arrabbiare.

SIMONE INZAGHI RICEVE IL TAPIRO D'ORO

 

La versione di Inzaghi

Dopo le polemiche, Inzaghi ha dato la sua versione ieri davanti ai poliziotti della Mobile in una sala riservata del commissariato Centro, dribblando la marcatura di fotografi e cameraman fuori dalla questura. Il mister è stato ascoltato per un’ora e un quarto, mostrandosi a disagio per il fatto di essersi «ritrovato sotto i riflettori per fattori extra campo». E ha chiarito di non essersi sentito in alcun modo minacciato dal capo ultrà, parlando di dialoghi dal «tenore tranquillissimo» senza «pressioni».

 

Dopo la chiamata Inzaghi comunicò alla società che «c’era bisogno di qualche biglietto in più» per la finale: «Rappresentai alla società, alla dirigenza, ma non ricordo a chi, la richiesta di Ferdico» pur di far rientrare lo «sciopero». Per poi scrivere ai leader della curva per rassicurarli: «Ho fatto quello che dovevo fare». «Il mio desiderio era che ci fossero i tifosi della squadra per poterla incitare». Alla fine agli ultrà arriveranno 1.550 tagliandi.

SIMONE INZAGHI - FOTO LAPRESSE

 

Duecento biglietti in più

Il riferimento è alla conversazione del 26 maggio 2023. Inzaghi parla con Ferdico: «Leggo il messaggio che la curva non canta a una finale. Io mi sono imbestialito. Non con voi, con la società».

 

L’ultrà spiega i motivi della protesta: «Te la faccio breve mister: ci hanno dato mille biglietti. Noi ci siam fatti due conti: ne abbiam bisogno 200 in più per esser tranquilli. Ma non per fare bagarinaggio. Arriviamo a 1.200?». Segue la promessa di Inzaghi: «Parlo con Ferri, con Zanetti, con Marotta. Marco, mi attivo e ti dico cosa mi dicono».

marco ferdico

 

I capi ultrà

Inzaghi ha detto di aver avuto interlocuzioni anche con Mauro Nepi, di cui però non conosceva il cognome, visto come una sorta di portavoce della curva insieme a «Marco». Ha negato di aver conosciuto il boss di San Ferdinando ucciso il 4 settembre dal capo ultrà Andrea Beretta: «Di Bellocco ho saputo chi fosse dai giornali. So chi è Beretta, ma non ho mai avuto rapporti con lui». 

 

(...)

SIMONE INZAGHI - FOTO LAPRESSESIMONE INZAGHI - FOTO LAPRESSESIMONE INZAGHI - FOTO LAPRESSE

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO