elon musk twitter

NON SI E’ INCAZZATA SOLO LA CASA BIANCA: L’ASSALTO DI ELON MUSK A TWITTER HA FATTO INFURIARE ANCHE I PENSIONATI! - UN FONDO PENSIONE DEI POLIZIOTTI DELLA FLORIDA SI È OPPOSTO ALLA SCALATA DI TWITTER DA PARTE DEL CAPO DI TESLA E RISCHIA DI FAR SLITTARE DI TRE ANNI L’OPERAZIONE DA 44 MILIARDI DI DOLLARI - IL FONDO HA FATTO LEVA SU UN CAVILLO LEGALE: UN AZIONISTA CHE DETIENE GIÀ IL 15% DELLE QUOTE DELLA SOCIETÀ NON PUÒ PRENDERSI L’AZIENDA PRIMA DI TRE ANNI - MA PERCHÈ GLI AGENTI DI ORLANDO CE L’HANNO CON MUSK? LA RAGIONE (PER ORA) È AVVOLTA NEL MISTERO…

Rodolfo Parietti per “il Giornale”

 

Elon Musk

Case n. 2022-0396, Delaware Chancery Court, Orlando Police Pension Fund vs. Twitter Inc». Detta in altri termini, questa Opa non s' ha da fare.

 

Rischia di trovare un grosso ostacolo sulla propria strada la scalata da 44 miliardi di dollari di Elon Musk al social network dei cinguettii.

 

La storia ricorda un po' quella di Davide e Golia. Da una parte, un piccolo fondo pensione della Florida che amministra 734 milioni per conto degli agenti di polizia; dall'altra, l'uomo più ricco del pianeta con i suoi 265 miliardi e spiccioli.

 

TWITTER ELON MUSK

Lotta impari e dall'esito scontato, se di mezzo non ci fosse la legge e ciò che stabilisce il diritto societario del Delaware, Stato in cui Twitter si è trasferita nel 2007.

 

L'articolo 203 è quello su cui gli avvocati del fondo intendono far leva per bloccare l'acquisizione. Nella sostanza, l'articolo è chiaro: «Una società non deve impegnarsi in alcuna aggregazione aziendale con alcun azionista per almeno tre anni dalla data in cui l'azionista è arrivato a possedere almeno il 15% delle azioni in circolazione della società».

 

Orlando Police Pension Fund

Formalmente, il patron di Tesla possiede il 9,6% di Twitter, e quindi non supererebbe la soglia che impone un rinvio dell'operazione. I legali del fondo obiettano però che, ancor prima del lancio « dell'Offerta pubblica, Musk aveva stretto accordi con il fondatore della piattaforma social, Jack Dorsey (che ne possiede il 2,4%), e con Morgan Stanley (socio con l'8,8%), diventando di fatto il proprietario effettivo del 15%.

 

LA COPERTINA DI TIME SULL ACQUISTO DI TWITTER DA PARTE DI ELON MUSK

A questo punto, per poter procedere con il leverage buyout Musk dovrebbe aspettare fino al 2025, oppure avere l'appoggio di una percentuale di azionisti superiore alla maggioranza semplice e pari ai due terzi, con ovvia esclusione dal computo delle sue quote.

 

Sempre che la Corte non riconosca come valido l'accordo stipulato dall'imprenditore di origine sudafricana con Twitter, in base al quale la sua proposta di acquisto ha bisogno, per avere il via libera, della maggioranza semplice dei soci.

 

Non è noto cos' abbia indotto il fondo dei poliziotti a mettersi di traverso. Anche perché non è chiaro come il takeover di Twitter li danneggerebbe, visto che Ron DeSantis, governatore della Florida, ha affermato questa settimana che lo Stato potrebbe realizzare un profitto tra i 15 e i 20 milioni se Musk completasse il suo buyout.

 

ELON MUSK - ILLUSTRAZIONE DI THE NEW YORK TIMES

 

 

Il New York Times ha intanto rivelato i piani con cui il guru di Space X ha illustrato agli investitori come porterà i ricavi annuali di Twitter a 26,4 miliardi entro il 2028, oltre cinque volte i 5 miliardi del 2021.

 

La pubblicità, che nel 2020 contava per il 90% del fatturato, nel 2028 dovrà generare ricavi per 12 miliardi, pari al 45% del giro d'affari totale, mentre gli abbonamenti dovranno portare nelle casse dell'azienda altri 10 miliardi.

 

Musk, che intende dare alla rete sociale un orientamento più in linea con la sua visione libertaria, mira inoltre a portare il flusso di cassa di Twitter a 3,2 miliardi nel 2025 e a 9,4 miliardi nel 2028. Tra gli abbonati di Twitter non ci sarà però Donald Trump: un giudice federale di San Francisco ha respinto la causa intentata dall'ex presidente Usa contro il social che lo aveva bandito permanentemente dalla piattaforma per aver istigato l'assalto a Capitol Hill.

 

 

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