
IL NUOVO ORDINE GLOBALE: TRUMP SI RINCHIUDE NELLA "FORTEZZA" AMERICA, LA CINA SI TIENE IL PACIFICO, E LA RUSSIA SI PAPPA L’EUROPA – LA MAPPA DI “NEWSWEEK” CON IL MONDO DIVISO IN TRE SFERE DI INFLUENZA: IL “DAZISTA” DELLA CASA BIANCA SI STA RITIRANDO STRATEGICAMENTE NELL’EMISFERO OCCIDENTALE, PECHINO CONTROLLERÀ IL “SUO” MARE (COMPRESA TAIWAN) MENTRE “MAD VLAD” CONTINUERÀ AD ESPANDERSI IN EUROPA – I “PROBLEMI”: LE POSSIBILI FRATTURE TRA MOSCA E PECHINO PER L’ASIA CENTRALE E L’INFLUENZA CINESE IN AMERICA LATINA
Traduzione di un estratto dell’articolo di Brendan Cole and John Feng per https://www.newsweek.com/
Il tentativo del presidente Donald Trump di coinvolgere Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina si inserisce in una più ampia partita geopolitica in cui le grandi potenze si contendono sfere d’influenza, mentre la Cina cerca di consolidare il proprio potere globale. Una mappa pubblicata da Newsweek mostra come potrebbe evolvere questa complessa scacchiera mondiale.
[…] Secondo Vessela Tcherneva, vicedirettrice del Consiglio europeo per le relazioni estere (ECFR), il processo negoziale ricorda la conferenza di Yalta del 1945, durante la quale Stati Uniti, Regno Unito e URSS tracciarono la divisione dell’Europa nel secondo dopoguerra.
SPARTIZIONE DEL MONDO TRA USA, RUSSIA E CINA - MAPPA BY NEWSWEEK
«Yalta riguardava le grandi potenze che decidevano il futuro dell’Europa orientale», ha spiegato a Newsweek. «È esattamente ciò che sta accadendo oggi con l’Ucraina».
«Decidere il futuro dell’Ucraina senza l’Ucraina significa anche decidere il futuro dell’Europa senza l’Europa», ha aggiunto.
[…] Secondo Stefan Wolff, docente di sicurezza internazionale all’Università di Birmingham, il rifiuto di Trump di fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina ricorda l’atteggiamento di appeasement verso Hitler alla conferenza di Monaco del 1938. Per Wolff, l’attuale presidente americano concepisce il mondo come uno spazio diviso tra grandi potenze, con sfere di influenza che non si devono sovrapporre.
«Probabilmente vedremo le superpotenze — Cina e Stati Uniti — spartirsi il globo», ha detto. «Resta da capire se la Russia sarà ancora un attore autonomo o finirà per diventare ancor più dipendente da Pechino».
A Monaco si è svolto anche il discusso discorso del vicepresidente USA JD Vance, che ha attaccato duramente le democrazie europee […]. Un intervento che ha ricevuto l’elogio di Dmitry Medvedev, alleato di Putin ed ex presidente russo.
Il discorso è seguito alle parole del segretario alla Difesa Pete Hegseth, secondo cui ripristinare i confini dell’Ucraina precedenti al 2014 sarebbe irrealistico, e che i Paesi europei dovrebbero fare di più per la propria difesa, mentre gli Stati Uniti devono concentrarsi sul contenimento della Cina nel Pacifico.
jd vance alla conferenza di monaco
[…] Secondo Tcherneva, l’approccio dell’amministrazione Trump suggerisce che l’Europa orientale rischia di essere abbandonata, il che è preoccupante vista l’influenza che la Russia esercita nella politica interna di diversi Paesi della regione, tra cui Repubblica Ceca, Slovacchia, Bulgaria, Romania e Polonia.
«La Russia sta cercando di minare le democrazie dell’Europa orientale e di orientare le società verso un nuovo consenso politico che oggi, nell’era Trump, trova terreno fertile», ha dichiarato.
Lo spettro di Putin è emerso in numerose elezioni e proteste negli ultimi mesi in Europa orientale. In Moldavia, politici filo-occidentali accusano Mosca di interferenze nel referendum pro-UE e nelle elezioni presidenziali. In Romania, le elezioni sono state annullate dopo che il candidato di estrema destra Calin Georgescu, accusato di legami con la Russia, ha vinto il primo turno.
Kassym-Jomart Tokayev con Xi Jinping
Proteste si sono registrate in vari Paesi europei contro governi percepiti come troppo vicini al Cremlino. A Bratislava, i cittadini sono scesi in piazza contro una legge che limita le ONG, paragonata a quella sugli “agenti stranieri” in vigore in Russia. Il premier Robert Fico è stato criticato per i suoi rapporti con Mosca.
[…] Nel Caucaso, la Georgia è scossa dalle proteste contro il partito di governo Sogno Georgiano, accusato di legami con Mosca e di voler rafforzare il controllo su un Paese strategicamente fondamentale per l’accesso al Mar Nero.
[…] Secondo alcuni analisti, l’Asia Centrale potrebbe diventare un campo di contesa tra Russia e Cina.
Un segnale importante è arrivato a settembre, quando Putin è stato accolto calorosamente in Mongolia, primo Paese membro della Corte penale internazionale (CPI) a riceverlo dopo il mandato di arresto per crimini di guerra. La Mongolia dipende dalla Russia per carburante ed elettricità, e dalla Cina per gli investimenti nel settore minerario.
Wolff sottolinea come sia significativo che la prima visita all’estero di Xi Jinping dopo la pandemia sia stata in Kazakistan, il cui presidente, Kassym-Jomart Tokayev, ha preso le distanze dall’invasione russa dell’Ucraina.
PUPAZZO DI PUTIN NELLA NEVE IN UCRAINA
«A Nur-Sultan (ex Astana), si teme da tempo di essere il prossimo obiettivo dell’espansionismo russo», ha detto Wolff, riferendosi alla significativa minoranza russa nel nord del Paese.
«I kazaki sono diffidenti verso Mosca, ma sanno che la Cina non permetterà alla Russia di interferire con il Kazakistan settentrionale», ha aggiunto.
[…] Trump ha più volte dichiarato di voler acquistare la Groenlandia, controllare il Canale di Panama, ha irritato il Canada definendolo “il 51° Stato” e ha persino rinominato il Golfo del Messico in chiave sovranista.
Secondo Wolff, Trump si sta ritirando strategicamente nell’emisfero occidentale, ma potrebbe scontrarsi con la crescente influenza cinese in America Latina.
MEME VLADIMIR PUTIN DONALD TRUMP
«Questo probabilmente spingerà Trump a concentrarsi ancora di più sull’America e ad abbandonare quelle che considera liabilities inutili altrove», ha concluso.
CALIN GEORGESCU
NOVOROSSIJA DI PUTIN
putin e lukashenko guardano le esercitazioni militari
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CALIN GEORGESCU