al pacino sonny boy

"AVEVO PAURA DI VOLARE. PER IL PROVINO DI 'IL PADRINO', IL MIO MANAGER MI ORDINÒ DI SALIRE SU QUEL CAZZO DI AEREO E MI FECE UBRIACARE DI WHISKY" - AL PACINO SI RACCONTA NELLA SUA NUOVA AUTOBIOGRAFIA, "SONNY BOY" - L'INFANZIA NEL BRONX CON IL SUO GRUPPO DI AMICI (TUTTI MORTI DI OVERDOSE): "CACCIARCI NEI GUAI ERA IL NOSTRO PASSATEMPO. MIA MADRE MI HA SALVATO LA VITA" - IL PRIMO INCONTRO CON MARLON BRANDO: "MANGIAVA POLLO ALLA CACCIATORA STESO SUL LETTO E SI PULIVA LE MANI DAL SUGO CON LE LENZUOLA" - I PROBLEMI CON L'ALCOL, QUELLA VOLTA CHE FU TRUFFATO DAL SUO CONTABILE E…

Estratto dell'articolo di Andrea Palazzo per "Il Messaggero"

al pacino

 

«Metà dei miei film funzionava, l'altra metà non era granché e alcuni sono proprio da buttare nel cesso. Ma sono umano, dopotutto». A 84 anni, dopo una vita sulle scene, Al Pacino […] si mette per la prima volta a nudo nell'autobiografia Sonny Boy (uscita ieri in tutto il mondo e pubblicata in Italia da La nave di Teseo), scritta a quattro mani con il giornalista del New York Times, Dave Itzkoff.

 

al pacino sonny boy

Pacino sembra non abbia nessuna voglia di andare in pensione, malgrado i problemi alla voce dopo un intervento chirurgico, una grave malattia agli occhi e la traumatica esperienza con il Covid, che gli ha fatto sfiorare la morte. […] E ora quel ragazzo, che mamma Rose chiamava Sonny Boy ("figliolo"), racconta finalmente la sua storia.

 

LE SCORRIBANDE

[…] Dal libro si apprende che molto del patrimonio emotivo di Pacino viene dalle scorribande giovanili nelle strade del South Bronx.  «Ci arrampicavamo sulle cime dei tetti e saltavamo da un palazzo all'altro», scrive, «ci aggrappavamo ai sedili posteriori degli autobus e se volevamo del cibo, lo rubavamo. Non pagavamo mai nulla. Cacciarci nei guai era il nostro passatempo». Nella sua formazione di bohémien c'è anche la scoperta del teatro, con la sua prima visione de Il Gabbiano di echov, a 15 anni. […]

 

al pacino nei panni di frank serpico

Ma è stata la mamma a tenere Sonny Boy lontano dalle compagnie pericolose. […] «Ero furioso ma mi ha salvato la vita», ricorda Pacino, che vedrà morire di overdose i migliori amici dell'adolescenza: Bruce, Petey e Cliffy. A 16 anni lascia la scuola e si immerge nella scena teatrale di New York. Per mantenersi, fa il fattorino, il cameriere, il bidello e una volta anche l'usciere alla Carnegie Hall. «Dovevo far sedere le persone nei posti riservati e invece dicevo: mettetevi dove vi pare. Si scatenò una rissa, fui licenziato in tronco» scrive. Si iscrive, infine, all'Actors Studio. […]

Il Padrino Al Pacino

 

IL SUCCESSO

Inizia presto a collezionare trionfi nei teatri Off Broadway e nell'arco di quattro anni è scritturato in una serie di film che segnano un'epoca: Il Padrino (1972), Serpico (1973), Il Padrino: Parte II (1974) e Quel pomeriggio di un giorno da cani (1975). «La Paramount non mi avrebbe mai scelto come Michael Corleone nel Padrino», […] Ma Coppola lo aveva visto a teatro e voleva lui.

al pacino a savoca

 

Pacino aveva paura di volare fino in California per il provino. «Il mio manager, furioso, mi ordinò di salire su quel cazzo di aereo», ricorda, «e mi fece ubriacare di whisky». Nelle prime settimane di riprese i produttori volevano farlo fuori e anche Coppola gli urlò: «Mi spiace, non sei all'altezza». Poi, il regista girò la famosa scena del ristorante, in cui il personaggio inizia la sua carriera di boss mafioso: lì Pacino diede il meglio di sé e ottenne la prima nomination all'Oscar.

 

al pacino , marlon brando, james caan john cazale

[…] Sul set del Padrino ci fu anche il primo incontro con Marlon Brando, che mentre parlava con lui mangiava pollo alla cacciatora steso sul letto e si puliva le mani dal sugo con le lenzuola. «Questa è una star di Hollywood?» si chiedeva Pacino, che lo ringraziò per la chiacchierata, troppo spaventato per dire altro.

 

IL VIZIO

Il successo non gli è mai andato a genio e purtroppo ha spesso affrontato il problema bevendo. «L'alcol ha un potente effetto depressivo e mi ha devastato», scrive[…]

 

al pacino scarface

Alla fine degli anni 80, dopo un paio di insuccessi, aveva smesso di lavorare e stava andando sul lastrico. Fu la sua fidanzata di allora, Diane Keaton, ad aiutarlo a riprendere in mano la carriera […] non ha mai voluto sposarsi e dedica poco spazio nella biografia alla vita amorosa. Andò fallito nuovamente nel 2011, quando fu truffato dal suo contabile: «Avevo 50 milioni in banca e poi è sparito tutto». Si dipinge ossessionato dal lavoro e questo non lo ha aiutato nei sentimenti, malgrado sia padre di quattro figli, l'ultimo, Roman, avuto a 83 anni, dalla trentenne Noor Alfallah. […]

Articoli correlati

AL PACINO RACCONTA DI QUANDO IL COVID LO STAVA PER UCCIDERE: HO COMINCIATO A SENTIRMI MALEE ...

AL PACINO Al Pacinoal pacino city hallal pacinonoor alfallah al pacino 4noor alfallah al pacino 2Al Pacino da Felix con Noor Alfallah 3al pacino james caan il padrino diane keaton, robert deniro, robert duvall, francis ford coppola, james caan, al pacino and talia shireAl Pacino da Felix con Noor Alfallah 10al pacino house of gucci Al Pacino da Felix con Noor Alfallah 4simonetta stefanelli al pacinoAl Pacino 4al pacino, possesso armi, 1961Al Pacino e Andy Garcia e Coppolaal pacino robert de niro e brian dennehy in righteous killjill clayburgh e al pacinoal pacino e meital dohan 2al pacino e lucila solaal pacino e lyndall hobbsTHE IRISHMAN AL PACINO ROBERT DE NIROal pacino 2AL PACINO PHIL SPECTOR AL PACINO PHIL SPECTOR AL PACINO PHIL SPECTOR Cruising con Al Pacino fu censurato Al Pacino jpegAL PACINO E BRIAN DE PALMAAL PACINO E ROBERT DE NIRO AL PACINO E ROBERT DE NIRO al pacino e robert de niro in irishmanal pacino e robert de niro martin scorseserobert de niro in il padrino parte iial pacino il padrino

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…