
LA PAROLA PASSA AI MAGISTRATI NEL CASO DELLA LAUREA “SPRINT” DI MARINA CALDERONE – LA MINISTRA DEL LAVORO SI DICE “SERENA” DOPO CHE LA PROCURA DI ROMA HA APERTO UN FASCICOLO, AL MOMENTO SENZA INDAGATI ED IPOTESI DI REATO, SUL SUO PERCORSO UNIVERSITARIO ALLA LINK CAMPUS. E MINACCIA QUERELE: “HO IL DOVERE DI PROCEDERE PER DIFFAMAZIONE” – IL DOCENTE DI DIRITTO PUBBLICO, SAVERO REGASTO, HA PRESENTATO UN ESPOSTO PER ACCENDERE UN FARO SUGLI ESAMI ESEGUITI ANCHE DI DOMENICA, E SULLA LAUREA TRIENNALE “FANTASMA”…
Estratto dell’articolo di Irene Famà per “la Stampa”
marina calderone alla camera - foto lapresse
La laurea sprint della ministra Marina Calderone finisce al vaglio della procura di Roma. Il titolo in Economia aziendale conseguito nel 2016, a cinquantuno anni, alla Link Campus della Capitale, gli esami, così racconterebbero i certificati, sostenuti anche due al giorno, anche di domenica, sollevano alcune perplessità.
Dopo un esposto, i magistrati di piazzale Clodio hanno formalmente aperto un fascicolo, al momento senza indagati ed ipotesi di reato. La ministra si dice serena: «Per me la storia finisce qui». Poi attacca e minaccia querele: «A questo punto ho il dovere di procedere per diffamazione per ogni malevola illazione contro di me».
giorgia meloni marina calderone lapresse
A sollecitare accertamenti, dopo alcuni articoli de "Il fatto quotidiano", è stato il professor Savero Regasto, docente di diritto pubblico comparato a Brescia, che ha presentato un documento di quattro pagine. «Ho chiesto di fare chiarezza su una vicenda che, a leggere sul giornale, mi è sembrata piuttosto singolare», dice. [...]In particolare i titoli acquisiti nel 2012 e nel 2016. Centodieci e lode in entrambi i casi.
Calderone ha studiato all'ex "Libera università di Malta", finita in passato al centro di alcune vicende giudiziarie legate alle "lauree facili". Non solo: studiava e insegnava. Così si legge nella querela: «Nel periodo in cui frequentava l'Ateneo in qualità di studentessa, Calderone pare aver ricoperto incarichi di docenza in Università».
La stessa Università in cui suo marito, «oggi presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, era sia nel Consiglio d'amministrazione della Link sia titolare di un contratto di docenza con Link Campus». Per di più, almeno così dicono, per l'iscrizione avrebbe pagato pochissimo.
Altro punto interrogativo. «La laurea triennale dichiarata dall'onorevole Calderone, titolo necessario per l'accesso al percorso universitario successivo, non compare nell'Anagrafe nazionale studenti del ministero dell'Università e della Ricerca». Perché?
La parola ora passa ai magistrati, al pool coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe De Falco, che dovranno valutare se proseguire negli accertamenti, riconoscere un possibile falso e l'eventuale intervenuta prescrizione o propendere per una archiviazione del fascicolo.
Se decidessero di andare avanti, gli inquirenti, come da prassi, acquisiranno in università libretti, attestati e altri documenti relativi al corso di studi di Calderone. E raccoglieranno informazioni sulla presenza della ministra in Ateneo e in che ruolo.
«È erroneo e fuorviante affermare che la Procura ha aperto un'indagine - dichiara l'avvocato della ministra, il penalista Cesare Placanica - Per la Procura il contenuto dei fatti descritti nell'esposto è stato considerato privo di ogni rilevanza sotto il profilo penale. E se non c'è il reato non c'è e non può esserci l'indagine». [...]
Giorgia Meloni Marina Calderone
rosario de luca marina elvira calderone foto di bacco (1)