luciano spalletti

PER RISOLLEVARE LA NAZIONALE, SPALLETTI DOVRÀ TENERE A BADA IL SUO CARATTERACCIO - RONCONE: “IL CT HA ANFRATTI BUI CHE SONO LA SUA TREMENDA DEBOLEZZA. IL PURO GENIO TATTICO SI ACCOMPAGNA A UN PUNTIGLIO PROSSIMO ALL’OSSESSIONE. È UN VISIONARIO: MA SE NON RIESCI A VEDERE QUELLO CHE VEDE LUI, DIVENTA FACILMENTE IRRITABILE. E PERMALOSO. COSÌ, SCIVOLA. COME L’ALTRO GIORNO, A BRIGLIE LIBERE, SENZA LO STILE DI UN CITTÌ, POLEMIZZANDO CON UN GIORNALISTA DI RADIO24: ‘IO HO 65 ANNI, LE MANCANO ANCORA 14 ANNI DI PIPPE’. OGNI TANTO, INTRAVEDE FANTASMI. SOSPETTA CONGIURE. È LA SUA TRAPPOLA”

GENIO E FANTASMI MA SPALLETTI CI RIPROVERÀ

Estratto dell’articolo di Fabrizio Roncone per il “Corriere della Sera”

 

luciano spalletti

Spalletti si dimette? No. Chiede scusa? Sì. […] come c’è arrivato fin qui? […] è di quelli che la carriera se la sono cercata, e sudata. Per dire: diventa commissario tecnico senza avere mai indossato la maglia azzurra e avendoci invece solo giocato contro, in amichevole, quando era un medianaccio dell’Empoli, con calvizie già incipiente e foto ricordo accanto a Roberto Baggio (ma il suo idolo è sempre stato Giancarlo Antognoni).

 

spalletti di lorenzo

[…] Mario Sconcerti […] raccontava che Spalletti conobbe la sua compagna Tamara, attuale madre dei tre figli, ai tempi in cui militava nello Spezia: lei vendeva l’Unità come all’epoca usavano fare i militanti del Pci, suonando porta a porta, un pianerottolo dopo l’altro, e così lui decise di andare in marcatura […] abbonandosi, ripetutamente, al quotidiano fondato da Antonio Gramsci.

 

[…] Da allenatore di club deve affrontare psicodrammi collettivi (con Totti, a Trigoria: dove aveva ragione lui, come s’è poi capito) e situazioni complesse (caso Icardi-Wanda Nara, a Milano), ma non esita, con coraggio brutale, a fare la valigia per andare ad allenare a San Pietroburgo […]colleziona dieci campionati consecutivi di serie A sopra i 60 punti, conducendo quattro squadre diverse in Champions: Udinese, Roma, Inter e Napoli.Dove, l’anno scorso, realizza il suo capolavoro: riportando lo scudetto, senza Maradona, e dopo 33 anni.

 

luciano spalletti

[…] Adesso arriviamo al carattere. A certi anfratti bui di Spalletti. Che sono la sua meravigliosa forza e la sua tremenda debolezza. Perché il riconosciuto puro genio tattico si accompagna a un puntiglio prossimo all’ossessione. È un visionario: ma se non riesci a vedere quello che vede lui, diventa facilmente irritabile. E permaloso (eufemismo). Così, scivola. Come l’altro giorno, a briglie libere, senza lo stile di un cittì, polemizzando con un giornalista di Radio24: «Io ho 65 anni, le mancano ancora 14 anni di pippe per…». Dopo chiede scusa.

 

luciano spalletti dopo italia croazia 2

Con quella brace nello sguardo. Perché poi il guaio è che, ogni tanto, intravede fantasmi. Sospetta congiure. È la sua trappola. E lo sa. […] i suoi famosi quaderni pieni di appunti, di frecce e cerchietti, di post-it con i nomi dei calciatori. Spalletti li vuole che vivano di aspirazioni sublimi. Come lui. Uno schema banale lo deprime. Invece lo eccita inventare (tipo certe difese «rotanti» a tre e mezzo, oppure Totti falso nove, Perrotta assaltatore, Brozovic play maker e Lobotka bussola vivente). Passione sfrenata, studio maniacale.

 

luciano spalletti dopo italia croazia 4

Rovista nelle tattiche altrui, saccheggia, le migliora. Pizarro, quando era il regista della Roma, giurava di avere sempre a disposizione almeno cinque possibili linee di passaggio. Se capiti a cena con Spalletti, al dolce è lì che, spostando i bicchieri, ti spiega come si alza il pressing sul portatore di palla avversario. Il guaio è che laggiù, su quel campo di allenamento, ha preteso di più. Da se stesso. E, soprattutto, dagli azzurri.

 

Li trovava modesti (e non gli si può dare torto): ma invece di progettargli addosso un calcio accessibile, su misura, di facile realizzazione, ha provato a infilarli dentro alcune sue affascinanti allucinazioni. E ha blindato tutto. La squadra è andata via di testa. Non ha retto. La verità è che per insegnare certi schemi occorre un lavoro quotidiano: il cittì, invece, ha poco tempo, deve assemblare, possibilmente mettendo leggerezza. Lui giura di aver capito […] Bisogna credergli. È un uomo onesto, perbene. Sa di avere sbagliato. […]

luciano spalletti gianluca scamaccaspalletti camspalletti camspalletti jorginhospalletti indicazioni a jorginhoLUCIANO SPALLETTIluciano spallettiluciano spalletti gianluca scamacca

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…