giorgia meloni medici ospedale sanita

LA SALUTE NON È LA PRIORITÀ DELLA MELONI: LO CERTIFICANO I NUMERI – PER LA SANITÀ LA FINANZIARIA PROMETTE 29 MILIARDI DI EURO DI FONDI FINO AL 2030, MA PREVEDE COPERTURE SOLO PER 10 MILIARDI: MANCANO ALL’APPELLO 19 MILIARDI – IL PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE GIMBE, NINO CARTABELLOTTA: “CIÒ COSTRINGERÀ ANCHE LE REGIONI PIÙ VIRTUOSE A TAGLIARE I SERVIZI O AD AUMENTARE LE IMPOSTE” – L'ALLARME DI BANKITALIA: “NEI PROSSIMI 10 ANNI SERVIRA’ IL 30% DI MEDICI IN PIÙ...”

BANKITALIA, IN PROSSIMI 10 ANNI SERVIRÀ 30% MEDICI IN PIÙ

medici specializzandi

(ANSA) - Nel prossimo decennio il turnover del personale sanitario e il potenziamento dell'assistenza territoriale previsto dal Pnrr genereranno un fabbisogno, in termini di incidenza sull'organico alla fine del 2022, per i medici (compresi di base e pediatri) pari al 30% e per gli infermieri al 14. Queste dinamiche sono ancora più pronunciate nel Mezzogiorno. Sono i dati riportati da Bankitalia nell'audizione sulla manovra.

 

A legislazione vigente, spiega Via Nazionale, tutto il personale con almeno 60 anni alla fine del 2022 cesserà di lavorare nell'arco dei prossimi dieci anni: ciò corrisponde a più di 27.000 medici, oltre 24.000 infermieri e altrettanti addetti del ruolo tecnico e a 28.000 fra medici e pediatri di base. La missione 6 del Pnrr sul potenziamento dell'assistenza territoriale richiederà almeno 19.600 infermieri e 6.300 operatori socio sanitari, prevalentemente in aggiunta rispetto alla dotazione attuale.

 

ALLA SANITÀ MANCANO RISORSE PER 19 MILIARDI 

Estratto dell’articolo di Paolo Russo per “La Stampa”

 

SANITA PUBBLICA

La manovra sanità non copre l'aumento fisiologico della spesa per cure e assistenza, che secondo l'Ocse sarà del 2,6% l'anno per effetto del costo crescente dell'innovazione tecnologica e farmaceutica, dell'invecchiamento della popolazione e dell'inflazione.

 

Tanto che già nel 2030 il gap rispetto a quanto stanziato in finanziaria sarà di 12 miliardi. Ma anche le misure, come il piano assunzioni di medici e infermieri o l'aumento delle loro indennità di specificità professionale sono scritte sull'acqua «perché calcolatrice alla mano per il periodo 2025-2030 hanno un impatto complessivo per 29 miliardi di euro, mentre le risorse stanziate ammontano a circa 10,2 miliardi».

 

GIORGIA MELONI - ORAZIO SCHILLACI

Come dire che mancano all'appello altri 19 miliardi di euro «e ciò costringerà anche le Regioni più virtuose a tagliare i servizi o ad aumentare le imposte». A vedere nero per il futuro della nostra sanità è il Presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, che ieri ha aperto la girandola di audizioni parlamentari su capitolo sanitario della finanziaria.

 

A contestare i calcoli di Gimbe scende però in campo l'ex ministro del Lavoro e della Salute, Maurizio Sacconi, rimasto ancorato al centro-destra. Rispetto al 2019, secondo i suoi calcoli, nel 2025 i trasferimenti per la sanità saranno superiori di 22 miliardi e la dote per ciascun abitante salirà di quasi 400 euro, passando da 1.919 a 2.317 euro. [...]

 

LISTE D ATTESA - SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO

Conteggi che non placano però l'ira dei camici bianchi che confermano lo sciopero generale della sanità del 20 novembre. «Le risorse per il piano straordinario di assunzioni di medici e infermieri sono state ridotte al lumicino, passando da 10 mila a 6 mila posti, insufficienti anche a coprire il turn over generato da pensionamenti e fughe dal servizio pubblico», afferma l'Anaao nel documento presentato alle commissioni competenti di Camera e Senato.

 

SPESA PER LA SANITA’ – LA STAMPA

In più, sottolinea sempre il principale sindacato dei medici ospedalieri, «le liste di attesa rimangono esse stesse "in attesa di tempi migliori", mancando risorse aggiuntive», mentre i futuri contratti recupereranno forse solo l'inflazione attesa.

 

Una delusione che il ministro Schillaci prova ad addolcire annunciando che il governo «è al lavoro per defiscalizzare già quest'anno l'indennità di specificità dei medici», che portata a livello di flat tax si tradurrebbe in 250 euro netti in più in busta paga». [...]

nino cartabellotta foto di bacco

fondi alla sanita pubblicaoperatore socio sanitarioLISTE D ATTESA - SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...