clint eastwood

PERCHÉ CLINT EASTWOOD HA DISERTATO LA PRIMA DEL SUO ULTIMO FILM "JUROR N.2"? PREOCCUPAZIONE PER LA SALUTE DEL REGISTA 94ENNE. MA DIETRO L’ASSENZA POTREBBE ANCHE ESSERCI STATO UN GESTO DI PROTESTA NEI CONFRONTI DELLA PRODUZIONE DEL SUO ULTIMO LUNGOMETRAGGIO, COSTATO CIRCA 30 MILIONI DI DOLLARI, CHE USCIRÀ NELLE SALE IL PRIMO NOVEMBRE. AVREBBE DECISO DI "SEPPELLIRE" JUROR N.2 FACENDOLO USCIRE IN MENO DI 50 SALE, UN NUMERO VERAMENTE LIMITATO…

Estratti da repubblica.it

clint eastwood 5

 

È giallo su Clint Eastwood: il 94enne premio Oscar per Gli spietati e Million Dollar Baby ha disertato il tappeto rosso di Juror n.2, il suo 40esimo film da regista e quello che, data l'età, potrebbe essere l'ultimo della sua carriera. Nessuna ragione è stata data per l'assenza dell'anziano cineasta alla proiezione di gala dell'American Film Institute.

 

Juror n.2, costato circa 30 milioni di dollari, uscirà nelle sale il primo novembre: racconta il dramma interiore di un uomo che scopre di essere coinvolto personalmente nel processo di alto profilo per omicidio che da membro della giuria si trova a giudicare. Sul red carpet dell'Afi Fest a Hollywood sono sfilati Nicholas Hoult, Toni Collette e J.K. Simmons, oltre alla figlia di Clint, Francesca Eastwood, che nel film ha un piccolo ruolo. Le star hanno reso omaggio a Eastwood: "È stato speciale lavorare con un'icona come lui"

clint eastwood 4

 

(...)

 

Applausi sono arrivati anche dalla critica: Deadline ha definito Juror n.2 il miglior film di Eastwood dai tempi di American Sniper (sei candidature agli Oscar e il campione di incassi del 2014) e "uno dei più convincenti drammi umani" della sua carriera. È ancora più strana dunque l'assenza ingiustificata del regista che ha fatto temere per la sua salute. Il vecchio Clint è diventato famoso come attore nella "trilogia del dollaro" di Sergio Leone che negli anni Sessanta inaugurò la stagione degli "spaghetti western".

 

clint eastwood bronco billy

"È molto triste che oggi non possa essere con noi", ha detto Hoult sul tappeto rosso. Non tutti hanno pensato però a un problema medico, plausibile data l'età del cineasta ma anche alla luce della morte in luglio della sua compagna degli ultimi 10 anni Christina Sandera.

 

C'è chi ha parlato invece di una protesta silenziosa contro la Warner. Secondo Variety la major, con cui Clint lavora da circa mezzo secolo, avrebbe deciso di "seppellire" Juror n.2 facendolo uscire in meno di 50 sale, un numero veramente limitato per uno studio di Hollywood. In realtà, come spiega la stessa rivista di spettacolo, il film doveva inizialmente debuttare esclusivamente in streaming: secondo Variety, tuttavia, la Warner non avrebbe optato per l'uscita limitata in vista di una possibile candidatura agli Oscar.

christina sandera clint eastwood 4clint eastwood 3clint eastwood 2clint eastwood 1christina sandera clint eastwood 5

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)