giancarlo giorgetti meme by edoardo baraldi

PESSIME NOTIZIE PER I CONTI PUBBLICI (E PER GIORGETTI) – NEL 2023 L’EVASIONE IVA È AUMENTATA DI 7,8 MILIARDI DI EURO RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE. E QUESTO RENDERÀ PIÙ DIFFICILE TAGLIARE LE TASSE – CON IL CALO DELLE “RISORSE AGGIUNTIVE” DA UTILIZZARE PER RIDURRE LA PRESSIONE FISCALE, IL MEF DOVRÀ TROVARE FATICOSAMENTE ALTRE COPERTURE, FACENDO SEMPRE I CONTI CON IL NUOVO PATTO DI STABILITÀ…

Estratto dell’articolo di Chiara Brusini per www.ilfattoquotidiano.it

 

giancarlo giorgetti voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresse

Non è solo un problema statistico e un grattacapo politico. L’aumento dell’evasione Iva che secondo la Commissione europea si è registrato nel 2023 (leggi) in Italia e in altri grandi Stati Ue potrebbe avere nei prossimi anni ricadute non indifferenti sui nostri conti pubblici e sulle tasche dei contribuenti. Perché quel dato è direttamente collegato con l’ammontare delle risorse a disposizione per tagliare le tasse.

 

[…] è proprio partendo dal recupero di evasione calcolato nella relazione che il Mef stabilisce quanta parte di quelle somme può essere considerata una maggiore entrata permanente ed essere trasferita in un fondo speciale da utilizzare per ridurre la pressione fiscale.

 

EVASIONE IVA

Stando alle ultime relazioni, l’evasione Iva è fortemente calata tra 2017 e 2021 scendendo da 35,6 a 17,8 miliardi, anche grazie a fatturazione elettronica, meccanismi contabili come lo split payment, misure che rafforzano la tracciabilità delle operazioni e ampliamento dei bonus edilizi. Lo scorso ottobre, nel Piano strutturale di bilancio che ha sostituito la Nota di aggiornamento al Def, i tecnici del Mef usando una metodologia meno accurata sono arrivati invece alla conclusione che nel 2023 c’è stato un netto peggioramento della compliance, cioè il rispetto delle norme fiscali.

 

[...]

 

evasione fiscale 3

Il report della Commissione pubblicato a dicembre contiene cifre più preoccupanti, pur con tutti i caveat del caso (i dati sulla riduzione del tax gap negli anni segnati dalla pandemia potrebbero essere poco solidi). L’evasione Iva nel 2023 sarebbe salita di ben 7,8 miliardi rispetto all’anno prima.

 

Se dalla relazione 2026 arriverà la conferma di quella inversione di tendenza, magari accompagnata anche da un aumento del gap relativo all’Irpef da lavoro autonomo che percentualmente è salito già nel 2021, le carte in tavola cambieranno. Le maggiori entrate permanenti si riveleranno, ex post, temporanee. E non ci saranno risorse aggiuntive da utilizzare per il taglio delle tasse. Occorrerà trovare faticosamente altre coperture, facendo sempre i conti con il nuovo Patto di stabilità.

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti foto lapresse 2

La speranza del ministero di via XX Settembre è che quello scenario non si materializzi. La possibile scappatoia è legata a differenze metodologiche tra le stime Ue e quelle prodotte dalla commissione nominata dal Mef. Quest’ultima tiene conto anche della variazione dello stock dei crediti Iva, cosa che spiega anche il divario tra i rispettivi dati in valore assoluto.

 

Proprio l’andamento dei crediti nel 2023 potrebbe aver contribuito a una riduzione dell’imposta di competenza e quindi della distanza tra l’Iva attesa e quella riscossa. Tradotto: l’aumento dell’evasione Iva sarebbe stato più contenuto rispetto a quanto fanno temere le valutazioni di Bruxelles. Al momento la spada di Damocle resta. [...]

EVASIONE FISCALE

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”