dario scannapieco pietro labriola mario rossetti fibra rete unica

IL PIANO B DI LABRIOLA – L’AD DI TIM ANNUNCIA UFFICIALMENTE LO SCORPORO DELLA RETE, MA AVVERTE CDP: SE IL PREZZO NON SARÀ ADEGUATO, È PRONTO A CEDERE TUTTO A UN “PARTNER FINANZIARIO” – INTANTO LA CORDATA GUIDATA DA TELECOM HA ESERCITATO IL DIRITTO DI PRELAZIONE E HA PAREGGIATO L’OFFERTA DI FASTWEB E ARUBA SUL CLOUD “DI STATO”: LE DUE AZIENDE CHE SI ERANO AGGIUDICATE LA PRIMA GARA VOGLIONO FARE RICORSO…

Francesco Spini per “La Stampa”

 

pietro labriola

Il dado è tratto: Tim si concentrerà sui servizi e dirà addio alla rete. Momento storico. La via preferita, «che genera più valore», conduce alla rete unica e dunque alla fusione tra NetCo e Open Fiber. Ma se il prezzo non sarà adeguato, avverte l'ad Pietro Labriola, «passeremo a un piano B» cedendo tutto a un partner finanziario. Il gruppo punterà sui servizi e molte delle sue carte sul cloud, Internet delle cose e cyber sicurezza per grandi imprese e Pa di EnterpriseCo, oltre che sul Brasile. Passerà poi alla ristrutturazione della parte Consumer «passando dai volumi al valore» e preparandosi anche a un possibile consolidamento del settore.

 

«Vogliamo mostrarvi il valore nascosto del gruppo», dice il manager a investitori e analisti durante il "Capital market day". Alla rete separata, da cui Tim conta di uscire, andranno fino a 11 miliardi di debiti e, grazie agli introiti dalla possibile cessione di altre quote di minoranza (ad esempio di EnterpriseCo, dove l'offerta di Cvc, fin qui giudicata inadeguata, «dimostra che siamo sulla strada giusta»), il gruppo conta di scendere sotto i 5 miliardi di indebitamento.

fastweb

 

Dà anche i numeri delle nuove entità: se si fa la somma l'ebitda domestico totale passa da 4,4 miliardi del 2021 (che Tim ricalcola a 4, eliminando poste non ripetibili) a 4,5 nel 2025. Sempre in termini di mol, EnterpriseCo andrà da 0,9 miliardi a 1 nel 2025 per centrare o superare gli 1,7 nel 2030. NetCo da 2 miliardi crescerà a circa 2,2 nel 2025, a 2,7 nel 2030.

 

PIETRO LABRIOLA

Non basta a scaldare troppo Piazza Affari, visto che il titolo chiude con un rialzo dell'1,18% a 25,70 centesimi quando l'indice corre a +3,80%. Secondo Labriola pesa anche il fatto che nel capitale ci siano «soggetti entrati sull'onda di una potenziale Opa», quella di Kkr, con una logica «non tanto industriale quanto speculativa». Di certo «il valore target è superiore di quello attuale».

 

Il gruppo che ne uscirà sarà anche più leggero: di qui al 2030 lasceranno 9 mila dipendenti con uscite volontarie. Di queste circa 6,4 mila riguarderanno NetCo, che passerebbe dagli attuali previsti 21,4 mila a 15 mila addetti, e circa 3 mila la divisione Consumer, dove i lavoratori scenderanno da 14 a 11 mila o anche meno.

 

aruba data center

La divisione Enterprise avrà invece bisogno di circa 5,5 mila persone. I sindacati non fanno i complimenti: «Si sta cancellando una delle poche grandi aziende rimaste nel nostro Paese», afferma il segretario generale della Slc-Cgil, Fabrizio Solari. Sulla rete la via è segnata.

 

«Abbiamo due opzioni. La prima, che genera più valore ed è industriale, è quella di venderla a Open Fiber, Cdp o al consorzio. La seconda è cedere tutta l'infrastruttura a un partner finanziario»: è il piano B che scatterà se entro il 31 ottobre non si troverà una quadra con la Cassa. Labriola punta a «massimizzare il valore per tutti gli azionisti».

 

pietro labriola sul tetto della sede milanese di tim a via negri

Poco o nulla dice sulla valutazione della rete, che Vivendi vorrebbe di 31 miliardi almeno mentre Tim, si dice, ne vorrebbe per lo meno 25. Labriola non commenta, ma anche dagli analisti (fin qui oscillanti tra 17 e 21 miliardi) si attende nuove stime dopo il piano, contando anche le possibili variabili: «Ma se mettessimo anche un teorico earn-out sulla base di una Rab? Chiaro che l'applicazione di una Rab che dà un tasso interno di rendimento dell'8% cambierebbe le cose: porterebbe a multipli molto più simili a quello delle towerCo».

 

 Se a ottobre gli astri si allineeranno, per realizzare la rete unica, stima il cfo Adrian Calaza, «ci vorranno 15-18 mesi». Nel frattempo, Tim, insieme con Leonardo, Cdp e Sogei, ha esercitato il diritto di prelazione, pareggiando l'offerta economica di Fastweb e Aruba: costruirà e gestirà il Polo strategico nazionale, il «cloud di Stato» dove migreranno i dati della Pubblica amministrazione.

pietro labriolaaruba fastweb PIETRO LABRIOLA

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…