IL PICCO DELL'EPIDEMIA? IL 27 NOVEMBRE - LO SOSTIENE L’EX PRESIDENTE DELL’AGENZIA SPAZIALE ITALIANA, ROBERTO BATTISTON, CHE HA STUDIATO LA PROIEZIONE DEI DATI DEGLI ULTIMI MESI: “LA VERA IMPENNATA DEI CONTAGI SI È AVUTA NELLA PRIME SETTIMANE DI OTTOBRE. IL 24 SETTEMBRE TUTTE LE SCUOLE ITALIANE ERANO STATE RIAPERTE, RIMETTENDO IN MOVIMENTO TRA PERSONALE, STUDENTI E FAMIGLIE, QUALCOSA COME 30 MILIONI DI PERSONE…”
Estratto dell’articolo di Luca Fraioli per “la Repubblica”
«L'epidemia sta rallentando e una proiezione basata sui dati attuali colloca il picco al 27 novembre». Roberto Battiston, fisico dell' Università di Trento ed ex presidente dell' Agenzia spaziale italiana, segue fin dall' inizio l' evoluzione dell' emergenza Covid. Come tanti suoi colleghi, applica alla propagazione del virus tecniche matematiche messe a punto per studiare i buchi neri o le particelle elementari. Un altro fisico, il presidente dell' Accademia dei Lincei Giorgio Parisi il 23 ottobre scorso aveva lanciato un drammatico appello alla politica: «Agite subito, o a metà novembre rischiamo 500 morti al giorno». Ieri i decessi sono stati 623, il giorno prima erano stati 580.
CORONAVIRUS – TREND SETTIMANALE DEI NUOVI CONTAGI IN ITALIA
[…] Battiston tiene sotto osservazione due curve: gli infetti attivi (cioè tutti coloro che sono positivi a un dato giorno) e il tasso di crescita degli infetti attivi. […] La sovrapposizione delle due curve (infetti attivi e tasso di crescita) fotografa fedelmente la breve ma cruenta storia del Covid in Italia.
«A febbraio scorso c' erano pochissimi contagi, ma le persone infette avevano comportamenti normali, senza alcun distanziamento sociale. E infatti il tasso di crescita era addirittura fuori scala, oltre il valore 0,20», fa notare Battiston. Il nove marzo inizia il lockdown e il tasso di crescita precipita, fino a diventare negativo per tutto il periodo aprile-luglio. E in quel periodo si appiattisce su livelli prossimi allo zero la curva dei contagi. Ma poi c' è l' agosto del liberi tutti e il tasso di crescita sale in picchiata. Finite le vacanze, nelle prime settimane di settembre, torna a scendere, pur senza tornare sotto lo zero. Ma la vera impennata si ha nella prime settimane di ottobre.
«Il 24 settembre tutte le scuole italiane erano state riaperte, rimettendo in movimento tra personale, studenti e famiglie, qualcosa come 30 milioni di persone», commenta Battiston.
Il tasso di crescita superiore a zero e in salita si traduce in un aumento degli infetti sempre più veloce. […] il 27 novembre […] ci potrebbe essere il picco di infetti attivi con circa 827mila casi». […]