UNO 007 PER GARANTIRE “LEGGE E ORDINE” IN OLANDA – PERCHÉ I QUATTRO PARTITI DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA OLANDESE HANNO SCELTO L’EX CAPO DEI SERVIZI SEGRETI, DICK SCHOOF, COME PRIMO MINISTRO? PERCHÉ HA ESPERIENZA SU DUE TEMI PRIORITARI PER IL FUTURO GOVERNO SOVRANISTA: SICUREZZA E IMMIGRAZIONE – L'“AZIONISTA DI MAGGIORANZA”, GEERT WILDERS: “SCHOOF È APARTITICO E AL DI SOPRA DELLE PARTI” – COME DAGO-DIXIT, IL PREMIER USCENTE, MARK RUTTE, È DESTINATO ALLA GUIDA DELLA NATO
Estratto dell’articolo di Michele Pignatelli “Il Sole 24 Ore”
Dick Schoof, ex capo dei servizi interni di intelligence è stato designato come primo ministro olandese dai quattro partiti di centrodestra che formeranno la coalizione di maggioranza: il Partito per la libertà (Pvv) di Geert Wilders, i liberalconservatori del Vvd, il Nuovo contratto sociale (Nsc) e il movimento dei Cittadini agricoltori Bbb.
[...] Schoof in passato è stato laburista, ma non è più affiliato ad alcun partito e il suo è considerato un profilo di tecnico, designato proprio perché dotato di un expertise in settori prioritari nel programma del futuro governo: sicurezza e immigrazione.
Sessantasette anni, funzionario più anziano del ministero della Giustizia, Schoof ha infatti guidato in passato l’unità antiterrorismo e il Dipartimento dell’immigrazione. Stando al programma presentato dopo l’intesa raggiunta il 15 maggio tra i quattro partiti, il prossimo governo si annuncia come uno dei più orientati a destra degli ultimi decenni in Olanda, con un focus specifico sulla riduzione dell’immigrazione.
Schoof «ha un ottimo curriculum, è apartitico e quindi è al di sopra delle parti», ha dichiarato in un post su X Wilders, azionista di maggioranza del nuovo governo, controverso per le sue posizioni populiste ed estremiste, soprattutto in materia di Islam e immigrazione.
Il futuro primo ministro da parte sua si è presentato con dichiarazioni che tentano di fugare questi timori: «Lo dico esplicitamente: sono qui per tutti gli olandesi», ha detto Schoof in conferenza stampa, sottolineando di voler «unire i Paesi Bassi». «Non ho preso questa decisione alla leggera e sono qui con piena convinzione», ha sottolineato, aggiungendo di non temere di essere assoggettato al potere del leader della coalizione di governo Wilders. «Lo conosco un po’», si è limitato a dire. Il programma di coalizione «è eccellente per tutti gli olandesi», ha concluso, ribadendo di non essere il premier del Pvv di Wilders ma di tutti e quattro i partiti di governo.
Schoof subentrerà a Mark Rutte, il premier più longevo della storia olandese. Prima di insediarsi formalmente, dovrà tuttavia attendere la definizione del governo: un processo che potrebbe richiedere ancora settimane. [...]
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