1, 2, 3 CLINTON! - LA FIGLIA DI BILL E HILLARY PREPARA LA DISCESA IN POLITICA? LA 31ENNE CHELSEA LA PRENDE LARGA E FINISCE A FARE LA GIORNALISTA TV PER LA “NBC” (C’È CHI ALLE SPALLE HA L’ESPERIENZA E CHI UN EX PRESIDENTE USA) - SECONDO “DRUDGEREPORT” PUNTEREBBE ALLA POLTRONA DELLA DEPUTATA NITA LOWEY, DEMOCRATICA ELETTA NELLO STATO DI NY, PRONTA (A 74 ANNI) A RITIRARSI PROPRIO NELL'AREA DI WESTCHESTER DOVE I CLINTON HANNO LA LORO RESIDENZA PRIMARIA DA BEN 12 ANNI...

Alessandra Farkas per il "Corriere della Sera"

È la smentita ufficiale delle voci che da anni la vorrebbero come l'erede politica dei genitori, in pole position per un ruolo di primo piano all'interno del partito democratico. «Abbiamo assunto Chelsea Clinton come corrispondente full time», ha annunciato ieri il presidente della Nbc News Steve Capus, spiegando che «il suo contratto comincia da oggi».

La 31enne figlia dell'ex presidente Usa Bill Clinton e dell'attuale segretario di Stato Hillary lavorerà come giornalista nella redazione di Making a Difference, un programma dedicato all'opera dei volontari, gente di buon cuore ed esemplari azioni, trasmesso tutti i giorni in prime time nell'ambito di Nbc Nightly News, il tg serale da dieci anni più seguito d'America, con un'audience settimanale di circa 11 milioni di telespettatori.

Nell'era del 24-hour news cycle, quando l'unica cosa che conta sono i rating (e il fattore celebrità in questo aiuta), Chelsea non è la prima first daughter a riciclarsi come reporter, nonostante la mancanza totale di esperienza giornalistica alle spalle. Jenna Bush Hager, figlia di George W. Bush, lavora per il Today Show (sempre Nbc) mentre Meghan McCain, erede del candidato repubblicano alle ultime presidenziali, John McCain, collabora con Msnbc, il canale via cavo fondato da Microsoft e Nbc.

Ma mentre l'opinione pubblica si era scagliata contro Cnn e Abc, ree di aver riciclato come mezzibusti due ex politici (democratici) che non hanno mai frequentato un corso di giornalismo in vita loro - l'ex governatore di New York Eliot Spitzer e l'ex consigliere di Bill Clinton George Stephanopoulos - su Twitter le reazioni a Chelsea-reporter sono quasi tutte positive.

E perché mai non dovrebbero esserlo, dopo che lei stessa, sulla sua pagina Facebook, ha scritto di voler solo continuare il lavoro intrapreso nel 2008 quando, lavorando alla campagna presidenziale della madre, entrò in contatto con persone «senza volto e senza nome» che tutti i giorni «fanno la differenza nelle loro comunità e nel Paese».

«Sono eccitata all'idea di continuare a raccontare le storie di gente che rende il mondo un posto migliore», teorizza Chelsea, da più di un anno moglie di un altro figlio della politica, Marc Mezvinsky, «donerò la maggior parte dei miei guadagni alla Clinton Foundation e al George Washington Hospital per onorare la memoria di mia nonna: l'ispirazione della mia vita».

A dire il vero, il suo debutto da giornalista è avvenuto già la scorsa settimana, quando l'ex timidissimo brutto anatroccolo cresciuto alla Casa Bianca è salito sul palco della New York Historical Society per intervistare il padre in occasione dell'uscita del suo nuovo libro Back to work. Un trionfo. Oltre ad apparire completamente a suo agio sotto i riflettori, Chelsea ha messo in crisi lo scafatissimo padre, cui non ha risparmiato domande scomode.

Non tutti hanno però digerito il nepotismo dietro la sua assunzione, candidamente ammesso dallo stesso presidente della Nbc News Capus («mi ha contattato attraverso un intermediario, le ho chiesto cosa volesse fare e le ho offerto ciò che voleva»).
«Il messaggio è che l'autorevolezza giornalistica non deriva dal talento ma dalla notorietà e da un'illustre parentela», tuona il settimanale Forbes.

«Chelsea non è una giornalista», ringhia il guru della destra Rush Limbaugh, secondo cui la sua è «solo un'astuta mossa per arricchire il proprio CV politico», spianandole la strada a una candidatura imminente. Secondo Drudgereport Chelsea avrebbe messo gli occhi sulla poltrona della deputata Nita Lowey, democratica eletta nello Stato di New York, che a 74 anni sarebbe pronta a ritirarsi proprio nell'area di Westchester dove Bill e Hillary hanno la loro residenza primaria da ben 12 anni.

 

CHELSEA CLINTONnozze di chelsea clinton-bill e hillarychelsea bill clinton hillary bill chelsea clintonusa elez bill clinton fi chelsea lap04

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…