salvini di maio recessione

BOIA DEF – IL 10 APRILE IL GOVERNO DEVE PRESENTARE IL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA, MA SICCOME SAREMO IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE LE DECISIONI VERE SARANNO RINVIATE ALL’AUTUNNO – A BOCCE FERME, LA PROSSIMA MANOVRA SARÀ DI 40 MILIARDI, E SE SI DOVESSE AGGIUNGERE LA FLAT TAX SI FA PRESTO A SUPERARE I 50 – CHI CI METTERÀ LA FACCIA?

luigi di maio matteo salvini san valentino

1 – I CONTI SENZA L’OSTE – CHE CI SARÀ SCRITTO NEL DEF? POCO E NIENTE! – IL 10 APRILE IL GOVERNO DEVE PRESENTARE IL DOCUMENTO E SPIEGARE COME RISUSCIRÀ A ONORARE I SALATISSIMI  IMPEGNI SUI CONTI PUBBLICI – NON POTENDO DIRE, IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE PER LE EUROPEE, CHE ARRIVERÀ UNA STANGATA (CI SONO 23 MILIARDI DI AUMENTI IVA DA BLOCCARE), RINVIERÀ LE DECISIONI IMPORTANTI ALL’AUTUNNO – NON A CASO PURE MOODY’S IERI HA PREFERITO NON AGGIORNARE IL RATING ITALIANO…

 

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/conti-senza-rsquo-oste-nbsp-ndash-che-ci-sara-scritto-def-198419.htm

 

 

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE

2 – GOVERNO NEL PALLONE DEF ANCORA SENZA CIFRE

Antonio Signorini per “il Giornale”

 

Ministri ed esponenti della maggioranza si confrontano, sfidandosi su proposte sempre più generose e lanciando ricette di politica economica che hanno in comune una sola cosa, sono espansive e comportano spese extra. I dati suggeriscono una situazione molto diversa. Spazi di manovra nulli, prosciugati dalla crescita sotto le aspettative e anche dal costo di alcune misure della precedente legge di Bilancio, in particolare dal reddito di maggioranza e Quota 100.

recessione di maio salvini

 

Intanto il prossimo anno ci sono da sterilizzare clausole di salvaguardia, cioè aumenti dell' Iva per 23,1 miliardi di euro. Una spesa inevitabile, se il governo terrà fede ai suoi propositi. A più riprese sono usciti dagli uffici tecnici del ministero dell' Economia ipotesi di aumenti selettivi dell' imposta su beni e servizi, sempre smentite.

 

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 6

Ma al conto della sterilizzazione delle clausole si aggiunge quello per fare fronte al deficit sotto le aspettative. La crescita inferiore rispetto alle previsioni ufficiali del governo, costringerà l' esecutivo a una correzione dei conti per tenere sotto controllo il rapporto deficit Pil. A quanto ammonterà si potrà capire meglio il 10 aprile, quando il governo presenterà il Def con le previsioni aggiornate. O, ancora meglio, in autunno quando sarà più chiaro l' atteggiamento della Commissione europea verso le finanze pubbliche italiane. Ma già si ipotizzano dieci miliardi di euro. Ai quali vanno aggiunte spese obbligatorie per circa 5 miliardi.

TRIA E MOSCOVICI

 

Una manovra da quasi 40 miliardi a bocce ferme, senza spostare un euro dal bilancio per politiche di spesa. Se si dovesse aggiungere la flat tax, anche calcolando la stima dei costi più favorevole elaborata dalla Lega di Matteo Salvini, si superano i 50 miliardi di euro di manovra. Senza contare le altre misure di spesa, sponsorizzate dai cinque stelle di Luigi Di Maio.

 

DI MAIO KILL PIL

In vista del Def (il termine per la presentazione è il 10 aprile, ma la scadenza per la trasmissione a Bruxelles è a fine mese) ministri e partiti di maggioranza stanno mettendo a punto possibili coperture. Più o meno tutti attingono alle famose tax expenditures, la giungla dei bonus fiscali che si sono stratificati negli anni e valgono più di 200 miliardi.

 

Peccato che una loro riorganizzazione sia stata una priorità anche per gli ultimi cinque governi, ma che nessuno sia riuscito a intaccarle. Comunque è difficile possano garantire la copertura contemporaneamente per la sterilizzazione degli aumenti Iva, la flat tax, il taglio del cuneo fiscale e per le altre misure di spesa.

 

salvini di maio

Il Def dovrà fare chiarezza su questi aspetti. La Commissione europea aspetta gli impegni del governo Ma ci sono anche le agenzie di rating, che hanno sospeso il giudizio sul debito italiano e aspettano di potere pesare le scelte dell' esecutivo Lega-M5s. In questi giorni diventano più forti le voci di un Def dimezzato con il solo quadro tendenziale (cioè le previsioni a legislazione vigente) senza quello programmatico (il peso finanziario delle scelte che il governo farà il prossimo anno). Finora non sono state smentite dall' esecutivo.

 

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