cassa integrazione

IL GOVERNO PROGETTA LA FASE 3 MA CI SONO 830MILA LAVORATORI ANCORA NELLA FASE 1: NON HANNO RICEVUTO UN EURO DALLA CASSA INTEGRAZIONE - PER NON PARLARE POI DI COME SONO STRUTTURATE LE NUOVE 9 SETTIMANE, DIVISE IN DUE PACCHETTI: LE PRIME 5 DA CONSUMARE ENTRO IL 31 AGOSTO E LE ULTIME 4 TRA L' 1 SETTEMBRE E IL 31 OTTOBRE. MOLTE AZIENDE HANNO GIÀ FINITO LE 5 SETTIMANE. E QUANDO SCADRÀ IL DIVIETO DI LICENZIAMENTO…

Valentina Conte per ''la Repubblica''

cassa integrazione

 

Il governo progetta la fase tre. Ma ancora non riesce a mettere a terra gli aiuti della fase uno. Ci sono 830 mila lavoratori dipendenti del settore privato che aspettano l' assegno della cassa integrazione di marzo e aprile, finanziata dai 5 miliardi del Cura Italia: lo dicono i numeri Inps aggiornati al 4 giugno, frutto della differenza tra 7,6 milioni di lavoratori pagati su 8,4 milioni beneficiari potenziali.

 

La stessa Inps parla però di "soli" 420 mila lavoratori in attesa - senza spiegare come li calcola - la metà circa: gli unici di cui conosce le coordinate bancarie. Per gli altri si giustifica - citofonare alle imprese che non hanno inviato l' ormai mitico SR41: il documento con l' Iban dei lavoratori.

 

I conti non tornano

Ma anche considerando chi è in regola con l' SR41 i conti non tornano: solo 3,3 milioni di lavoratori sono stati pagati da Inps su 4,8 milioni. La differenza fa 1,4 milioni, escludendo le domande annullate (circa 110 mila). «Attenzione però, perché dentro questa cifra ci sono molti doppioni», avverte Marialuisa Gnecchi, vicepresidente dell' Inps.

 

 «Ogni azienda può avere inviato anche più di un SR41. Ad esempio, la regione Piemonte per la cassa in deroga ha obbligato le imprese a fare due domande per gli stessi lavoratori: una per le prime 5 settimane e una per le altre 4». Fosse anche così e considerando che gli esperti Inps calcolano in un 15% questi doppioni, si arriva a circa 1 milione di lavoratori senza Cig: ben più dei 420 mila segnalati dalla stessa Inps.

 

Il nodo risorse

cassa integrazione

Un problema che si traduce in disagio per altrettante famiglie. Proprio ora che entriamo nella fase due della Cig. Il decreto Rilancio ha stanziato altri 16,4 miliardi che vanno a finanziare 9 settimane dopo le prime 9 del Cura Italia, così da coprire il periodo tra 23 febbraio e 31 ottobre, per un totale di 21,5 miliardi. Risorse che rischiano di non bastare, avverte l' Ufficio parlamentare di bilancio: «Le stime del governo sono molto incerte».

 

Nel mirino l' ipotesi di un utilizzo medio - il cosiddetto tiraggio - tra le 9 e 11 settimane su 18 totali e al 50% delle ore. Ottimistico, sembra dire l' Upb. Non tutte le imprese compresi i piccoli bar o esercenti con un solo dipendente - hanno riaperto. Molti l' hanno fatto, ma a tempo ridotto. E magari richiuderanno, quando la stagione estiva mostrerà la corda. Senza contare che il decreto Cura Italia porta già in dote un "buco" di circa 3 miliardi.

 

La Cig rapida

giuseppe conte roberto gualtieri 14

C' è poi un' altra questione. La fase due della Cig dovrebbe accelerare l' erogazione del sostegno: il 40% anticipato subito dall' Inps e - per la cassa in deroga - la possibilità di fare domanda direttamente all' Istituto di previdenza, senza passare per le Regioni che hanno molto pasticciato e rallentato l' iter nella fase uno. Le nuove domande però partono dal 19 giugno e l' anticipo non arriverà prima di luglio. Nel frattempo - per come è scritto il decreto Rilancio - chi può chiedere solo la Cig in deroga (come le piccolissime imprese) e ancora non ha esaurito le prime 9 settimane dovrà passare di nuovo dalle Regioni, senza alcuna semplificazione e senza anticipo.

 

Il buco estivo

Per non parlare poi di come sono strutturate le nuove 9 settimane, divise in due pacchetti: le prime 5 da consumare entro il 31 agosto e le ultime 4 tra l' 1 settembre e il 31 ottobre. Molte aziende hanno già finito le 5 settimane: se le hanno attaccate alle prime 9, il totale fa 14 settimane corrispondenti al periodo tra la fine di febbraio e metà giugno.

 

PASQUALE TRIDICO NUNZIA CATALFO

Cosa faranno - se non ripartono - da metà giugno all' 1 settembre, pur considerando il periodo di ferie? Il divieto di licenziamento è uno scudo per i lavoratori (e un ostacolo per le imprese): dura fino al 17 agosto. E poi? Il governo scommette sul fondo europeo Sure: 20 miliardi da spendere per la Cig, anche retroattivamente. Ma disponibili da settembre. E nel frattempo? Non sarà un' estate come un' altra. I sindacati premono perché Cig e divieto di licenziamento abbiano un destino comune e siano estesi fino a fine anno.

Confindustria vorrebbe una Cig Covid speciale per due anni. E se possibile, nel frattempo, lo stop al divieto di licenziare. L' economia stenta, la domanda non riparte: è questo poi il vero nodo.

Ultimi Dagoreport

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…

fortunato ortombina barbara berlusconi diana bracco giovanni bazoli teatro alla scala

DAGOREPORT - MA CHE È, LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA SCALA SEMBRA ORMAI ESSERE QUELLO DI AVERE UNA "BARCA" DI ALMENO 40 METRI – TRA I GIÀ PRESENTI IN CDA, IL VELIERO DI FRANCESCO MICHELI È LEGGENDARIO, ARREDATO DA QUADRI E DA UN PIANOFORTE A CODA. VACANZE IN BARCA ANCHE PER BAZOLI E MAITE CARPIO CONIUGATA BULGARI - E LE NEW-ENTRY? DIANA BRACCO VELEGGIAVA SU “BEATRICE”, UN'IMBARCAZIONE IN LEGNO DI VALORE STORICO, DA LEI DONATA AL COMUNE DI IMPERIA. BARBARA BERLUSCONI, INVECE, USA IL LUSSUOSO YACHT DI PAPI SILVIO, IL “MORNING GLORY”…

michael czerny kevin joseph farrell bergoglio papa francesco vaticano pietro parolin matteo zuppi

PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15 DICEMBRE SCORSO CON UNA BRONCOPOLMONITE CHE NON GLI DA’ TREGUA: COLPI DI TOSSE, IL CONTINUO RESPIRO SPOSSATO, IN COSTANTE MANCANZA D'OSSIGENO - I MEDICI DELLA SANTA SEDE STANNO CURANDO LA BRONCOPOLMONITE CON DOSI MASSICCE DI CORTISONE. E CORRE VOCE CHE LO VOGLIONO PORTARE AL POLICLINICO GEMELLI PER RIMETTERLO IN PIEDI, MA LUI RIFIUTA (PREFERISCE IL FATEBENEFRATELLI) - I CARDINALI FEDELISSIMI DI FRANCESCO (TRA CUI MICHAEL CZERNY E KEVIN JOSEPH FARRELL) SI DANNO MOLTO DA FARE PER LA SALUTE DI BERGOGLIO. E TE CREDO: NELLA CHIESA VIGE UNO SPOIL SYSTEM RADICALE: IL GIORNO IN CUI IL PONTEFICE VOLA NELLA CASA DEL SIGNORE, TUTTE LE CARICHE DELLA CURIA ROMANA DECADONO…

daniela santanche giorgia meloni

LA “SANTA” NON MOLLA – DI FRONTE AL PRESSING SEMPRE PIÙ INSISTENTE DEI FRATELLI D’ITALIA, COMPRESO IL SUO AMICO LA RUSSA, E ALLA MOZIONE DI SFIDUCIA OGGI ALLA CAMERA, LA MINISTRA DEL TURISMO RESTA AL SUO POSTO. E OSTENTA SICUREZZA ANCHEGGIANDO CON PULCINELLA A MILANO. IMMAGINI CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA SEDIA I CAMERATI DI FRATELLI D'ITALIA, CHE CHIEDONO LA SUA TESTA ALLA MELONI. EVIDENTEMENTE, LA “PITONESSA” HA DEGLI ASSI NELLA MANICA SCONOSCIUTI AI PIU', CHE LA RENDONO SICURA DI NON POTER ESSERE FATTA FUORI…