ADDA P-ASSAD ’A NUTTATA - LA SIRIA CANTA VITTORIA E RINGRAZIA “GLI AMICI RUSSI”

1-SIRIA: SOLDATI VIA DELLE SCUOLE, MIGLIAIA DI ALUNNI TORNANO A SCUOLA


(Adnkronos/Aki) - Migliaia di bambini siriani hanno iniziato regolarmente il nuovo anno scolastico dopo che i soldati del regime di Bashar al-Assad hanno abbandonato gli istituti di Damasco che erano stati trasformati in caserme alla vigilia di un possibile intervento militare guidato dagli Stati Uniti.

Dopo l'accordo tra Usa e Russia sull'arsenale chimico di Assad, ieri molti militari si sono ritirati dalle scuole, riconsegnando le aule agli alunni. Molti degli studenti non hanno pero' risposto all'appello perche' fuggiti nei Paesi vicini dopo due anni e mezzo di conflitto e per il timore di un'escalation della violenza per il minacciato attacco Usa contro il regime. Molte famiglie si trovano infatti nel vicino Libano e hanno deciso che i loro figli frequenteranno li' questo anno scolastico.

La situazione non e' pero' facile. Secondo dati Unicef, hanno ricevuto assistenza psicologica 128mila bambini in Libano, 80mila in Giordania; 5.500 in Iraq e cinquemila in Turchia.


2-DISARMO, ASSAD ORA CANTA VITTORIA
Francesca Paci per La Stampa

Dopo mesi di stallo la diplomazia internazionale sembra voler bruciare i tempi sulla Siria. Nelle ultime ore i leader mondiali si sono messi in viaggio per sigillare con concrete strette di mano un accordo pieno di spifferi sulla cui precarietà gravano anche i toni trionfali di Damasco, convinto di averla spuntata.

Oggi, mentre il Consiglio di Sicurezza Onu si accinge a ascoltare il rapporto sulle armi chimiche in Siria del segretario generale Ban Ki-moon, il segretario di Stato americano Kerry arriva a Parigi per incontrare i colleghi francese e britannico Fabius e Hague, un summit tattico a cui il luogotenente di Obama ha invitato anche il ministro degli Esteri turco Davutoglu per includere quei paesi (la Turchia con i suoi 500 mila profughi in testa) che pur avendo accolto positivamente il patto Usa-Russia avrebbero preferito l'intervento.

Kerry sbarca a Parigi dopo un lungo faccia a faccia con il premier israeliano Netanyahu, al quale ieri ha confermato «il ricorso alla forza» nel caso Assad bleffasse. L'israeliano, più favorevole ai raid che alla sia pur intimidatoria «moral suasion», riconosce l'importanza della diplomazia. Ma quando parla di Siria pensa all'Iran: «Il regime di Damasco deve rimuovere le armi chimiche, il mondo deve assicurarsi che i regimi radicali non dispongano di armi chimiche. Non contano le parole ma il risultato».

Teheran, che aveva già inviato segnali a Washington, pare aver ricevuto «il messaggio siriano» degli ultimi giorni e risponde con uno scambio di lettere «esplorative» tra il presidente iraniano Rohani e Obama.

La distruzione degli arsenali chimici di Assad, che anche la Germania si offre di finanziare, smorzerà la guerra? Ne dubitano gli oppositori armati e disarmati che, attraverso la Coalizione nazionale siriana chiedono d'imporre a Damasco lo stop ai missili balistici e all'aviazione oltre alla consegna dei gas letali.

«Sentire Assad che brinda per aver guadagnato tempo con la comunità internazionale è tragico per chi come me ha iniziato a mani nude questa rivoluzione» dice l'attivista Rifaie Tammas dalla Turchia dov'è fuggito dopo l'evacuazione di al Qusair. Ieri il ministro della riconciliazione Ali Hadair ha spiegato la soddisfazione del regime: «L'intesa è una vittoria ottenuta grazie ai nostri amici russi».

Sullo sfondo si agitano gli altri attori internazionali. La Lega araba, che ora auspica un cessate il fuoco globale. La Cina, che ieri ha sottolineato al ministro degli Esteri francese Fabius la propria approvazione per il nuovo corso della crisi siriana. Baghdad, che smentisce il rapporto del quotidiano libanese al Mustaqbal su 20 camion di sostanze letali appena passati dal confine siriano a quello iracheno.

Infine l'Arabia Saudita, che se da un lato subisce la retromarcia di Obama e per far buon viso a cattivo gioco invita il presidente iraniano Rohani alla Mecca, dall'altro, nota Marc Lynch su «Foreign Policy», incassa un bonus: ora che la diplomazia si è spesa per Damasco si può risparmiare tempo con Teheran.

 

ASSAD PUTINSiria OBAMA E PUTIN LAURENT FABIUSIL MINISTRO DEGLI ESTERI BRITANNICO WILLIAM HAGUE CON LA MOGLIE AI GQ AWARDS HASSAN ROHANI

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…