bruno davide teresa caparini

AFFARI DI FAMIGLIA - NELL'INCHIESTA SULLA TURBINA DA VENDERE AI RUSSI, IN CUI GLI USA HANNO INCRIMINATO DUE ITALIANI E DUE RUSSI PER VIOLAZIONE DELLE SANZIONI, FINISCE ANCHE IL FIGLIO DEL VECCHIO LEGHISTA BRUNO CAPARINI, OVVERO DAVIDE, ATTUALMENTE ASSESSORE AL BILANCIO DELLA REGIONE LOMBARDIA. L'AZIENDA DI FAMIGLIA COINVOLTA NEL DEAL, PRIMA DI ESSERE SCHERMATA DA DUE TRUST, ERA DI PROPRIETÀ SUA E DELLA SORELLA, E GESTITA DALLA MADRE...

 

Jacopo Iacoboni e Gianluca Paolucci per “la Stampa

 

 

DAVIDE CAPARINI UMBERTO BOSSI

Devi dire che «siamo gli utilizzatori finali per conto del nostro gruppo di società: Gva International Dmcc di Dubai (...). La nostra intenzione è di produrre e vendere energia e non di vendere la turbina». È la risposta che Gabriele Villone suggerisce a Bruno Caparini, per replicare alle richieste della Dresser Rand - controllata Usa di Siemens - sull' utilizzo della turbina Vectra al centro del caso di violazione delle sanzioni che coinvolge i due italiani. «Informazione falsa», annota l' atto d' accusa delle autorità Usa sul caso rivelato ieri da La Stampa. Caso che è possibile ricostruire con precisione grazie ai documenti dell' indagine resi pubblici fino a questo momento.

 

UMBERTO BOSSI DAVIDE E BRUNO CAPARINI

Il testo dell' atto d' accusa - pur non nominandola espressamente - contiene gli elementi per stabilire che l' acquirente finale della turbina doveva essere Gazprom Neft, controllata del colosso statale, nella piattaforma artica di Prorazlomnaya. Il primo contatto E è proprio Bruno Caparini, nell' aprile del 2017, che per primo si incontra con i rappresentanti di Dresser Rand per convincerli, senza successo, a vendere la turbina Vectra destinata in realtà a Gazprom Neft.

 

Nel dicembre dello stesso anno ha effettuato un secondo tentativo, al quale ha fatto seguito, il 19 gennaio successivo, la richiesta di Dresser di infomazioni più precise su «utilizzo finale e utilizzatore finale», oggetto dello scambio di messaggi tra Caparini e Villone riportato all' inizio. Dal primo contatto nell' aprile di due anni fa, la trattativa va avanti fino all' agosto scorso. I russi della Ks Engineering entrano formalmente in scena il 27 febbraio 2018.

bruno davide teresa caparini

 

Quando inviano la proposta di contratto alla Gva con la quale la società italiana s' impegna a «ottenere e vendere» alla Ks la turbina Vectra. L' accordo, annota l' atto giudiziario, prevede che la turbina sia utilizzata in una fabbrica di zucchero: «Informazione che le parti del contratto e i rispettivi rappresentanti sanno essere falsa». Negli atti sono anche presenti gli scambi tra i responsabili di Ks e i dirigenti di Gazprom a proposito dell' acquisto della turbina e almeno uno di questi messaggi viene girato a Villone. Il 9 febbraio, Gva e Ks Engineering pattuiscono il prezzo definitivo della turbina: 15,4 milioni di euro (17,3 milioni di dollari).

 

DAVIDE CAPARINI

 La svolta però arriva qualche giorno dopo. La Dresser, di fronte all' insistenza dei potenziali acquirenti e alle risposte poco convincenti, allerta le autorità Usa. Dalla fine di febbraio a condurre la trattativa per conto della Dresser sarà un agente sotto copertura. L' agente sotto copertura A quel punto la trattativa sembra finalmente sbloccarsi: il 10 maggio scorso Villone incontra l' agente sotto copertura e riferisce ai soci russi: «La mia impressione dopo due ore di colloqui è che (...) ci considera un cliente Usa molto interessante per i nostri programmi di produzione di energia. Ci crede».

 

Caparini non esce di scena: quando finalmente, in maggio, arrivano le foto della turbina da mostrare ai clienti, Villone le gira anche a Caparini. Per chiarire meglio il legame d' affari tra i due accusati, Caparini e Villone, è necessario però andare oltre gli atti Usa. La società della famiglia Caparini è la Mesit, e Teresa, moglie di Bruno, risulta amministratore unico. La proprietà della Mesit è schermata da due trust. Ma prima dei trust era di Elena e Davide Caparini, figlio di Bruno nonché ex parlamentare leghista e assessore al bilancio della Regione Lombardia.

 

Gli incroci Milano-Dubai

BRUNO CAPARINI

Nella dichiarazione delle proprietà di Davide Caparini depositata nel 2013 alla Camera e rimasta invariata per tutta la legislatura, Davide dichiara di avere il 47,5% di Mesit. Sul sito ufficiale della Mesit, in una pagina oggi inaccessibile, ma che abbiamo recuperato, Gva viene definita «la nostra divisione» nei paesi sauditi. Nella brochure della Mesit, in possesso della Stampa, la Gva International - indagata nel procedimento Usa - viene presentata come una società del gruppo Mesit e parte di una offerta commerciale integrata, che comprende Mesit, Gva, Mesit Algerie, Ets Caspian Mesit.

GABRIELE VILLONE

 

Il numero di telefono di Villone (che, ricordiamolo, è già arrestato negli Stati Uniti) alla Gva di Dubai coincide col numero di telefono della Gva indicato nella brochure sul sito della Mesit. Ancora, in un prospetto della Gva visionato da La Stampa, accanto a Villone, viene indicato un «David Caparini» come partner.

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...