matteo salvini giorgia meloni

IL CENTRODESTRA AVANZA MA LA LEGA PERDE COLPI - ALLE AMMINISTRATIVE IL CARROCCIO FINISCE DIETRO A FRATELLI D’ITALIA, DALLA LOMBARDIA AL VENETO - LA LEGA RESISTE A TREVISO, DOVE L'INFLUENZA DEL GOVERNATORE LUCA ZAIA È FORTE, MA PERDE TERRENO A VICENZA - ANCHE IN PROVINCIA DI VERONA, DA TEMPO SOTTO IL CONTROLLO DEI FEDELISSIMI DI SALVINI, NON VA GRANCHÉ MEGLIO: NEI TRE COMUNI PIÙ GRANDI AL VOTO, TRE SORPASSI DI MELONI…

Estratto dell’articolo di Federico Capurso per “la Stampa”

 

matteo salvini giorgia meloni

Lo spoglio delle schede avanza lentamente […] «quello che pesa davvero - ragionano nel partito di Giorgia Meloni - sarà il risultato ottenuto da ogni singola lista di partito». In ballo ci sono 6,3 milioni di elettori, dal Piemonte alla Puglia […] Anche da qui, dunque, da quello che si vedrà sotto la lente di ingrandimento, si potrà fare un bilancio dell'attività di governo e degli equilibri interni alla coalizione […] E sempre da qui, nelle prossime settimane, si inizierà a impostare la lunga campagna elettorale che porterà alle elezioni europee […]

 

matteo salvini giorgia meloni

[…] emergono le prime ombre. Quelle sulla Lega di Matteo Salvini, che non riesce ad arginare l'avanzata di Fratelli d'Italia al Nord. E quelle che si allungano sul partito di Meloni, dove preoccupa il trend generale che, seppur in crescita rispetto alle ultime amministrative, non sembra tenere il ritmo della cavalcata con cui FdI si è presentata alle ultime elezioni politiche, appena otto mesi fa. Forza Italia, dall'altra parte, si definisce «determinante» per la vittoria della coalizione, ma non può fare molto di più di fronte all'evidente cristallizzazione del suo ruolo di terza forza della coalizione.

matteo salvini alla camera durante il discorso di giorgia meloni

 

Dietro i successi celebrati dalla grancassa leghista, a preoccupare il leader è soprattutto la sconfitta a Brescia, dove vince l'alleanza di centrosinistra e la Lega viene ampiamente doppiata da Fratelli d'Italia. L'argine costruito in occasione delle ultime regionali, in Lombardia come in Friuli Venezia Giulia, sembra essere crollato. Il "pericolo Meloni", per il Carroccio, si nasconde anche tra le pieghe del buon risultato generale incassato in Lombardia: il centrodestra passa da 16 a 18 sindaci, eppure sempre più spesso, qui come in Veneto, è il partito della premier a trainare l'alleanza.

 

MELONI E SALVINI COME SANDRA E RAIMONDO - ANNETTA BAUSETTI

La Lega resiste a Treviso, dove l'influenza del governatore Luca Zaia è forte, ma perde terreno a Vicenza. E anche nel veronese, terra da tempo sotto il controllo dei fedelissimi di Salvini, non va granché meglio: nei tre comuni più grandi al voto, tre sorpassi di Meloni. […]

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – NEL VIAGGIO DELLA MELONI A WASHINGTON C’È SOLO L’INVITO "INFORMALE" DI TRUMP: LA DUCETTA NON PUÒ CERTO SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO SALTARE GLI OTOLITI AL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”