almasri giorgia meloni carlo nordio

“ALMASRI È STATO LIBERATO PER INERZIA DI NORDIO” – ANCHE OGGI L’ANM RIFILA UN CEFFONE AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, DOPO LA CLAMOROSA PROTESTA DI IERI ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO. IL PRETESTO È LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATORE LIBICO ALMASRI, CHE SECONDO LA MELONI “NON È STATA UNA SCELTA DEL GOVERNO”. MA È CHIARO A TUTTI CHE IL CAVILLO GIURIDICO USATO COME LEVA PER LIBERARE ALMASRI ERA SOLO UNA SCUSA. ANCHE PERCHÉ NELLE ORE SUBITO SUCCESSIVE ALL’ARRESTO, ERA SUBITO STATO SEGNALATO UN AUMENTO DELLE PARTENZE DEI MIGRANTI, UNA RITORSIONE DEL GOVERNO DI TRIPOLI – LO SCAZZO TOGHE-NORDIO A NAPOLI…

CARLO NORDIO CHE CERCA DI IMPEDIRE IL RILASCIO DEL TORTURATORE LIBICO ALMASRI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

ANM, ALMASRI LIBERATO PER INERZIA MINISTRO NORDIO

(ANSA) - "Il generale libico Almasri è stato 'liberato, non per scelta del Governo, ma su disposizione della magistratura'. Queste le parole pronunciate ieri, da Gedda, dalla presidente del Consiglio Meloni, la quale aggiunge che il Governo avrebbe deciso di espellerlo perché soggetto pericoloso.

 

In realtà, Almasri è stato liberato lo scorso 21 gennaio per inerzia del ministro della Giustizia che avrebbe potuto - perché notiziato dalla polizia giudiziaria il 19 gennaio e dalla Corte d'appello di Roma il 20 gennaio -, e dovuto, per rispetto degli obblighi internazionali, chiederne la custodia cautelare in vista della consegna alla Corte penale internazionale che aveva spiccato, nei suoi confronti, mandato di cattura per crimini contro l'umanità e crimini di guerra commessi nella prigione di Mitiga (Libia)". Così la Giunta esecutiva centrale dell'Associazione nazionale magistrati in una nota. (

 

giorgia meloni carlo nordio

ALMASRI, MELONI SFIDA LA CORTE DELL'AJA E SU SANTANCHÈ: "NON HO IDEE CHIARE"

Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “La Stampa”

 

C'è il filo rosso della giustizia e degli scontri con la politica a unire le dichiarazioni con le quali Giorgia Meloni rompe un silenzio durato giorni, su diversi casi che la inseguono fino in Arabia Saudita

 

LA LIBERAZIONE DI ALMASRI - VIGNETTA BY VAURO

[…] Sul caso di Mohamed Almasri la premier capovolge le responsabilità e le addossa alla Corte penale internazionale, e sembra quasi teorizzare una macchinazione dei giudici de L'Aja: «Perché ci ha messo mesi a spiccare un mandato di arresto, e questo è arrivato quando Almasri aveva attraversato due o tre nazioni europee, e aveva già lasciato la Germania per andare verso l'Italia? Chiederemo chiarimenti». È, ancora una volta, l'evocazione di un complotto. Una cifra personale di Meloni in questi due anni e mezzo di governo.

 

Di nuovo, sono i magistrati a finire al centro di un teorema che prende forma su interrogativi, sospetti e insinuazioni. […]  […+ E dunque, secondo Meloni, «noi manderemo i nostri chiarimenti alla Corte, ma li chiederemo a nostra volta».

 

giorgia meloni carlo nordio

[…] Che ci sia un fastidio del governo Meloni è innegabile. Tre giorni fa la Cpi aveva pubblicato una nota per inquadrare i passaggi che hanno portato alla scelta di rimettere in libertà Almasri, capo della polizia giudiziaria libica accusato di un lungo elenco di orrori nel carcere di Mitiga.

 

I giudici non sono mai stati informati della decisione del governo italiano e attendono ancora una spiegazione sui motivi della scarcerazione. Non regge la teoria del vizio di procedura avanzata dal ministro della Giustizia Carlo Nordio quando già l'aereo di Stato che lo avrebbe riportato in Libia era partito da Roma Ciampino per prelevarlo a Torino.

 

IL VIAGGIO IN EUROPA DI OSAMA AL NAJEEM ALMASRI

Meloni però insiste, e prima di controbattere alla Corte, premette: «È stato liberato su disposizione della Corte d'Appello di Roma. Non è una scelta del governo». Tecnicamente è così, ma, come raccontato da questo giornale, il cavillo serve all'esecutivo italiano per coprire una scelta che è rimasta totalmente in mano alla politica. Almasri è una figura importante nella triangolazione tra servizi segreti italiani, americani e le milizie libiche affiliate al governo di Tripoli.

 

Non solo: nelle ore subito successive all'arresto, dal ministero dell'Interno italiano era stato segnalato un aumento significativo delle partenze dei migranti verso l'Italia e l'intelligence aveva avvertito sul pericolo di una ritorsione contro i cittadini italiani presenti in Libia.

 

napoli protesta dei magistrati durante l intervento di carlo nordio inaugurazione anno giudiziario 2025 2

Motivi che hanno spinto Palazzo Chigi a mettere immediatamente Almasri su un volo di Stato. […]

 

NORDIO RINCARA E I MAGISTRATI ABBANDONANO L’AULA

Estratto dell’articolo di Conchita Sannino per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/politica/2025/01/26/news/nordio_inaugurazione_anno_giudiziario-423962090/

 

Come ventitré anni fa. Anzi no, come nel 2005, o 2010. Napoli di nuovo capitale del dissenso. «Ma no, oggi siamo molti di più. E poi in quelle trincee anti-berlusconiane eravamo divisi, qui siamo tutti insieme: giovani, vecchi, di destra, di sinistra, uditori, pensionati di rango, c’è perfino Gigi Scotti, il nostro ex ministro, a novant’anni suonati».

 

Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli

[…] scattano in piedi appena il Guardasigilli apre bocca laggiù, sul palco, in fondo al settecentesco e dorato Salone dei Busti, a Castel Capuano. Bisbigli lievi: «È il momento, ci siamo».

 

Sono almeno quattrocento. Gli voltano le spalle, scostano le sedie, riaggiustano la toga sulle spalle e ritti, coccardina tricolore bene in vista sul petto, schierano con la destra, verso l’alto, la più semplice e la più potente delle armi, quella «che non chiede grida né rumore» sussurra una giudice del Tribunale, quella fatta del «testamento di centomila morti per la libertà e la dignità», come hanno scritto sei pm su un cartello firmato Calamandrei.

 

Con la Costituzione a guidarli muovono compatti, si prendono i loro minuti, determinati, composti fino alla grande porta, sciamando poi lungo lo scalone in piperno e finalmente in cortile (per rientrare dopo). Ma dietro il loro impeccabile silenzio resta l’eco di uno schiaffo.

napoli protesta dei magistrati durante l intervento di carlo nordio inaugurazione anno giudiziario 2025 2

Anche perché, come per magia, anche lì in fondo, attorno al Guardasigilli che continua a parlare, fioriscono altre Costituzioni, sono esposte come uno scudo dalle toghe rosse, però rimaste ai loro posti, sul palco di rito.

 

«Apprezzo la compostezza con cui è espresso il dissenso» nota lo stesso ministro.

 

Che rincara la dose, riafferma la «necessità di temperare il colossale potere» dei pm. Ricorda loro che occorrono «umiltà e buon senso, che non si insegnano all’università, non si scrivono nelle leggi, si imparano ».

 

Tuttavia. «Questa riforma non è punitiva. Vi pare che, avendo io fatto per 40 anni il pm per essere libero e indipendente, vorrei un pm sottoposto al potere esecutivo? Non avverrà in mio nome», aggiunge Nordio, che intanto è come circondato.

napoli protesta dei magistrati durante l intervento di carlo nordio inaugurazione anno giudiziario 2025 2 2

 

Copertine della Costituzione ovunque intorno a lui. E per quanto si possa stringere o rimpicciolire la foto ministeriale, non c’è un solo scatto di Nordio che, a Napoli, non tenga dentro tutto: il Guardasigilli e i magistrati sul piede di guerra, la legge e la giustizia. […]

Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoliNjeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli carlo nordio - inaugurazione anno giudiziario 2025 - foto lapressecarlo nordio beve spritz - immagine grokNjeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli

Ultimi Dagoreport

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…