giuliano amato con la moglie

"IL SEGRETO DI UN LUNGO MATRIMONIO? LITIGARE SENZA GRAVI CONSEGUENZE. FONDALMENTALMENTE ABBOZZARE" - GIULIANO AMATO A “NON E’ UN PAESE PER GIOVANI” SU RADIO 2 PARLA DEL PREMIERATO ("E' UNA STRADA SBAGLIATA") E DELLE POLEMICHE SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E POI SPIEGA COSA NON GLI PIACE DEL SOPRANNOME “DOTTOR SOTTILE”…. - VIDEO

Dagonews

 

GIULIANO AMATO ALLA STAMPA ESTERA

“Dottor Sottile? "Il soprannome, tirato fuori da Eugenio Scalfari, non mi è mai piaciuto perché mi descriveva come ‘tutto cervello e niente anima’. Lo trovavo sbagliato. Percentuale di anima e cervello? Fifty-fifty”.

 

Giuliano Amato a “Non e’ un Paese per giovani”, il programma condotto da Massimo Cervelli e Tommaso Labate su Radio 2, affronta anche il tema del premierato: “Condivido l'intento di rafforzare la figura del capo del Governo. Trovo sbagliata la strada, l'elezione diretta non è appropriata, chi dice 'facciamo il sindaco d'Italia' cerca di far dimenticare agli italiani che nel comune c'è il sindaco e solo lui, mentre nella Repubblica c'è anche il capo dello Stato". 

 

Il “Dottor Sottile” si sofferma sulle polemiche che hanno accompagnato la sua nomina nella Commissione per l'Intelligenza Artificiale: "Credo che siano state sedate. Alla fine hanno fatto una magra figura gli autori di queste polemiche".

 

GIULIANO AMATO E LA MOGLIE AGLI INTERNAZIONALI DI TENNIS 2010

Tra una digressione su Cavour e De Gasperi e una punzecchiatura a Giolitti che “alla fine della sua vicenda politica ha un atteggiamento di benevolenza verso il fascismo”, Amato spiega il segreto di un lungo matrimonio (il suo dura da settant'anni): "Litigare senza gravi conseguenze. Abbozzare? Fondamentalmente sì...".

 

 

 

 

Da "Non è un paese per giovani" - Radio2

 

Giuliano Amato a NPG su Rai Radio2: "Premierato? Condivido l'intento di rafforzare il Primo Ministro ma trovo sbagliata la strada. Commissione per Intelligenza Artificiale? Ho iniziato a lavorarci, gli autori delle polemiche hanno fatto una magra figura". E ancora, i Vespri Siciliani dopo gli omicidi di Falcone e Borsellino, la bellezza della politica, e il segreto di un matrimonio come il suo che dura da settant'anni...

 

giuliano amato vignetta by andrea bozzo

Il Prof. Giuliano Amato, già Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, è stato ospite negli studi di Rai Radio2 del programma "Non è un Paese per Giovani", condotto da Massimo Cervelli e Tommaso Labate, in onda dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 13.30. 

 

Giuliano Amato ha parlato del suo libro, edito da Il Mulino, 'C'era una volta Cavour. La potenza della grande politica': "Questo non è un libro su Cavour e la storia del Risorgimento. Ma un libro che io ho voluto fare per far cogliere la bellezza e la qualità della politica quando è fatta bene. In questo momento tra le attività di minor pregio nell'opinione pubblica c'è la politica.

 

Se un ragazzo ha qualità pensa che si occuperebbe di tutto ma non di politica. La politica viene ritenuta l'attività di quelli che non sanno fare altro.

 

Questa convinzione è a torto, anche perché poi finisce per amplificare e generalizzare un giudizio che ha senso su alcune singole persone, ma non è vero che tutti i nostri politici sono gente del genere. Lo scopo di questo libro è dire: guardate come è bravo un politico bravo! Guardate le cose che si riescono a fare in politica. Si riesce a realizzare quello che non c'è.  Fatemi dire quella che sulla politica è stata una delle migliori definizioni, riferita proprio a Cavour, di Luciano Cafagna. Lui ha detto che la politica è l'arte grazie alla quale si riesce a fare in modo che dagli addendi esca un risultato superiore alla loro somma. La matematica non ci riesce, la politica sì". 

giuliano amato - C'era una volta Cavour

 

Ancora il Prof. Giuliano Amato: "Un Cavour nel '900 o nel nuovo millennio? Me la sono posta questa domanda. Usualmente gli storici indicano tre personaggi nella storia d'Italia. Cavour, Giolitti e De Gasperi. Io sono tendenzialmente d'accordo a concentrare l'attenzione su quel terzetto, che però è un duetto.

 

De Gasperi ci sta, si trova in condizioni diverse, ma in un guaio paragonabile a quello di Cavour. Rappresenta un Paese sconfitto che deve entrare tra Paesi vincitori. Riporta l'Italia al ruolo non di Paese sconfitto ma di Paese trainante. Giolitti ha tanti meriti, però alla fine della sua vicenda politica, contando su se stesso, ha un atteggiamento di benevolenza verso il fascismo nascente, con la precisa idea che lo avrebbe domato. E invece non sarà così". 

 

Sul soprannome di Dottor Sottile: "Lo tirò fuori Eugenio Scalfari per sottolineare la mia capacità di distinguere. Ma non è una capacità mia, è il motto dei gesuiti che hanno capito il mondo, distingue frequenter. Non mi è mai piaciuto che era stato un po' inteso come 'quello è tutto cervello e niente anima'. Lo trovavo sbagliato, chiunque mi abbia conosciuto, chiunque abbia visto il mio rapporto con la gente, ha visto un rapporto anche molto emotivo. Percentuale di anima e cervello in me? Mi accontento di un 50 e 50". 

 

Sulla riforma Costituzionale legata al premierato: "Condivido l'intento di rafforzare il Primo Ministro nel Governo. Ho vissuto quella esperienza, il primus inter pares è troppo debole. Va bene rafforzarlo e rafforzare il ruolo del Governo. Trovo sbagliata la strada, trovo che l'elezione diretta non sia appropriata, trovo che chi dice 'facciamo il Sindaco d'Italia' cerca di far dimenticare agli italiani che nel Comune c'è il Sindaco e solo lui, mentre nella Repubblica c'è anche il Capo dello Stato". 

 

giuliano amato francesco cossiga

Amato, poi, ha raccontato: "I Vespri Siciliani dopo gli omicidi di Falcone e Borsellino? Due delitti come quelli, che ci privarono di due tra i migliori italiani che avevamo, rappresentavano una escalation da parte della mafia. La nostra prima preoccupazione era rafforzare lo Stato. Il 41 bis, che ora dopo tanti anni è sottoposto a critiche, alcune anche giuste, non c'era. Non c'era un carcere che differenziasse nel trattamento penitenziario un tipo di criminale che era ed è differente. Perché è qualcuno il cui legame con la famiglia è un elemento di identità difficilissimo da sradicare e da togliere e quindi ne devi tener conto". 

 

giuliano amato

Sulla Commissione per l'Intelligenza Artificiale: "Ho iniziato a lavorarci, credo che le polemiche siano state sedate. Ho concluso scrivendone due giorni fa che alla fine hanno fatto una magra figura gli autori di queste polemiche".

 

In chiusura, sul suo matrimonio, che dura da settant'anni: "Il segreto? Litigare senza gravi conseguenze. Possibilmente non si dovrebbe andare a letto litigati. Anche se a me qualche volta è capitato. Chi pensa che sessant'anni di vita insieme siano sessant'anni di solo amore, dice una grossa bugia. Abbozzare è il segreto di un matrimonio duraturo? Fondamentalmente sì...". 

 

GIULIANO AMATO RICORDA GIORGIO NAPOLITANOGIULIANO AMATO ALLA STAMPA ESTERA

FRANCESCO COSSIGA - GIULIANO AMATO FRANCESCO COSSIGA - GIULIANO AMATO

 

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