APPALTI G8 - ANEMONE AVREBBE EVASO 166 MLN € DAL 2005 AL 2009

(ASCA) - Tasse evase al fisco per 166 milioni di euro grazie ad un vero e proprio sistema di ''contabilita' parallela'' relativa a ''una pluralita' di lavori edili mai fatturati e dichiarati al fisco'' con riferimento anche ai lavori di riqualificazione dell'isola La Maddalena in Sardegna. Per questo i finanzieri del comando provinciale di Roma hanno denunciato cinque persone riconducibili all'impresa Anemone costruzioni S.r.l., nota societa' edile romana che opera principalmente nel settore degli appalti pubblici.

Lo comunica una nota della Guardia di finanza. Nello specifico, la base imponibile recuperata ammonta a circa 140 milioni di euro ai fini delle imposte dirette ed un'Iva di 26 milioni. L'indagine della finanza e' una costola di quella sui cosiddetti grandi eventi. Grazie ad una complessa indagine tributaria, prosegue la nota, le Fiamme gialle hanno scoperto una vera e propria contabilita' parallela, predisposta in seno alla societa' e 'criptata' attraverso dei codici numerici utilizzati per individuare i luoghi di esecuzione dei lavori ed i relativi committenti.

Decriptati i dati, i controlli avviati sulla base degli stessi hanno consentito di far emergere una pluralita' di lavori edili mai fatturati e dichiarati al Fisco. L'impresa Anemone, in particolare, si e' aggiudicata nel tempo alcuni importanti appalti pubblici, che le hanno consentito, negli anni oggetto di controllo fiscale, dal 2005 al 2009, di incrementare significativamente il proprio volume d'affari, sino a raggiungere i 57 milioni di euro.

Quanto ai lavori pubblici relativi al settore dei c.d. Grandi eventi, e' stato appurato che l'impresa Anemone Costruzioni figurava sia quale societa' facente parte del consorzio incaricato dei lavori, denominato Maddalena S.c.a.r.l. (di cui l'impresa del gruppo Anemone deteneva il 93,5% delle quote), sia quale esecutore materiale di alcune opere.

Le indagini hanno consentito di accertare che le fatture emesse dall'impresa Anemone nei confronti della Maddalena S.c.a.r.l., ammontanti a 21 milioni di euro, a fronte di lavori effettuati presso la citata isola, erano in realta' relative ad operazioni oggettivamente inesistenti.

I riscontri effettuati in loco sui documenti riportanti i nominativi delle maestranze intervenute presso i diversi cantieri, hanno infatti evidenziato la totale assenza di personale dipendente o riconducibile alla societa' romana. Inoltre, l'impresa Anemone, al fine di consentire ad ulteriori tre societa' riconducibili al gruppo (Arsnale S.c.a.r.l., Cogecal S.r.l. e Tecno-Cos S.r.l.), impiegate parimenti nell'Isola de La Maddalena, di sottrarre a tassazione gli ingenti ricavi derivanti dall'assegnazione dell'appalto, risulta aver emesso, nei loro confronti, fatture per operazioni inesistenti per un importo complessivo di 17 milioni di euro.

L'esame dei conti ha consentito di constatare movimentazioni finanziarie per un totale di circa 86 milioni di euro, non supportate da idonea documentazione che ne giustificasse la riconducibilita' ad operazioni contabili fiscalmente dichiarate. I due legali rappresentanti dell'Impresa Anemone pro tempore, uno dei quali amministratore anche della Maddalena S.c.a.r.l. nonche' i rappresentanti legali delle tre societa' del gruppo utilizzatrici della fatture per operazioni inesistenti, sono stati denunciati per i reati di infedele dichiarazione fiscale ed emissione/utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

 

anemone P Anemone alluscita dal carcere Balducci Angelo con Diego Anemone Da una foto del Ros Dal Messaggero isola della maddalenaANGELO BALDUCCI A BORDO PISCINA jpeg

Ultimi Dagoreport

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?

friedrich merz

DAGOREPORT – IL “MAKE GERMANY GREAT AGAIN” DI FRIEDRICH MERZ: IMBRACCIARE IL BAZOOKA CON UN FONDO DA 500 MILIARDI PER LE INFRASTRUTTURE E UN PUNTO DI PIL PER LA DIFESA. MA PER FARLO, SERVE UN “BLITZKRIEG” SULLA COSTITUZIONE: UNA RIFORMA VOTATA DAI 2/3 DEL PARLAMENTO. CON IL NUOVO BUNDESTAG, È IMPOSSIBILE (SERVIREBBERO I VOTI DI AFD O DELLA SINISTRA DELLA LINKE). LA SOLUZIONE? FAR VOTARE LA RIFORMA DAL “VECCHIO” PARLAMENTO, DOVE LA MAGGIORANZA QUALIFICATA È FACILMENTE RAGGIUNGIBILE…

fulvio martusciello marina berlusconi antonio damato d'amato antonio tajani

DAGOREPORT – CE LA FARANNO TAJANI E I SUOI PEONES A SGANCIARE FORZA ITALIA DALLA FAMIGLIA BERLUSCONI? TUTTO PASSA DALLA FIDEIUSSIONI DA 99 MILIONI DI EURO, FIRMATE DA SILVIO, CHE TENGONO A GALLA IL PARTITO – IL RAS FORZISTA IN CAMPANIA, FULVIO MARTUSCIELLO, È AL LAVORO CON L’EX PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, ANTONIO D’AMATO: STANNO CERCANDO DEI “CAPITANI CORAGGIOSI” PER CREARE UNA CORDATA DI IMPRENDITORI CHE “RILEVI” FORZA ITALIA - LA QUESTIONE DEL SIMBOLO E IL NOME BERLUSCONI…