berlusconi arcore

ARCORE, LA GRACELAND DELLA PATONZA - COME DAGO-DIXIT, LA FAMIGLIA BERLUSCONI AVREBBE DECISO DI TRASFORMARE VILLA SAN MARTINO, AD ARCORE, IN UNA SORTA DI MUSEO IN MEMORIA DEL CAV. CON LE COPPE, I CONTRATTI CON GLI ITALIANI E I CIMELI RICEVUTI IN DONO DAL CAV DAI CAPI DI STATO INTERNAZIONALI (UN LUOGO DA PELLEGRINAGGI DI MASSA COME LA GRACELAND DI ELVIS) - IN UNA PARTE DELLA RESIDENZA CONTINUERÀ A RISIEDERE MARTA FASCINA…

Estratto dell'articolo di Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”

 

BERLUSCONI ARCORE

L’ortodossia berlusconiana avrà il suo luogo di culto, che sarà una parte della villa di Arcore; i suoi simboli, da una delle due copie del Contratto con gli italiani firmate nello studio di Bruno Vespa ventidue anni fa (l’altra era rimasta negli studi della Rai) alle cinque repliche delle Coppe dei campioni vinte da presidente del Milan, senza tralasciare i cimeli ricevuti in dono dal Cavaliere dai capi di stato internazionali durante i mandati da presidente del Consiglio; e anche la sua sacerdotessa, visto che Marta Fascina continuerà ad abitare in una porzione di Villa San Martino.

 

berlusconi coppe

Ma il capitolo dell’eredità berlusconiana che riguarda i luoghi di Silvio Berlusconi, legato a doppio filo con la consegna alla storia della memoria del Cavaliere e anche all’ipotesi (ventilata qualche giorno fa per primo da Dagospia ) che una fondazione possa gestire in futuro l’enorme lascito materiale che sta al di fuori dei beni in senso stretto, per adesso ha più a che fare con un gigantesco «piano casa» che non con la gestione di un patrimonio storico. Per dirla con uno dei pochissimi esponenti di Forza Italia che è tornato a più riprese ad Arcore anche dopo la morte dell’ex presidente del Consiglio, «si sta iniziando a immaginare un percorso che porti a tenere vivo il ricordo delle tantissime cose che Berlusconi ha fatto in vita, certo.

 

silvio berlusconi pietro cascella - mausoleo a villa san martino arcore

Ma da qui a immaginare che in breve tempo Arcore diventi come Graceland », e il riferimento è alla residenza di Elvis Presley, che è la seconda dimora degli Stati Uniti più visitata dai turisti dopo la Casa Bianca, «ecco, ce ne passa».

 

Di certezze, in attesa dell’apertura del testamento — che secondo Fedele Confalonieri, intercettato a margine dell’assemblea di Assolombarda, ci sarà «la settimana prossima» e senza ripercussioni «in famiglia e sull’assetto delle aziende controllate o partecipate da Fininvest» — ce n’è una su tutte: così com’è, il patrimonio delle residenze di Berlusconi ha un costo di gestione che supera i dieci milioni di euro l’anno. Ed è un costo che va tagliato.

 

(...)

marina berlusconi marta fascina funerali silvio berlusconi

E poi c’è Villa San Martino, la Mecca del berlusconismo di tutte le epoche, il simbolo dell’ascesa del Cavaliere nelle imprese, nella finanza, nello sport e poi anche nella politica. In una parte della residenza risiede e continuerà a risiedere Marta Fascina. Un’altra porzione della proprietà, che comprende la parte dedicata agli uffici dei collaboratori e anche la pinacoteca, probabilmente è destinata a diventare il «luogo della memoria» e a dare corpo a quel progetto che sta nella testa di familiari e amici stretti del Cavaliere. Fatte ovviamente le dovute proporzioni, non un luogo da pellegrinaggi di massa come la Graceland di Elvis, questo per ora non c’è neanche nella testa di chi sogna in grande. Ma un qualcosa che tenga vivo un pezzo significativo dell’ultimo mezzo secolo di questo Paese, questo sì.

BERLUSCONI STRISCIONE ARCOREsilvio berlusconi coppe campionigalliani pranzo a arcore

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO