TIRA ARIA DI “SERVIZIETTI” NELLA STRAGE DELLE ALPI - IL ‘’TIMES’’ CITA “ESPERTI” PER I QUALI L’UNICA ARMA USATA DAL KILLER SAREBBE UNA SKORPION 7,65 - PECCATO CHE I BOSSOLI RITROVATI SIANO 25, MENTRE LA SKORPION NE PORTA AL MASSIMO 20 (QUALCUNO SOSTIENE CHE SIA POSSIBILE SALDARE DUE CARICATORI) - NEL 2003 I SERVIZI INGLESI CONTROLLAVANO LA VILLETTA DEGLI AL HILLI - QUELLE TESTE DI CUOIO INGLESI SULLA SCENA DEL CRIMINE…

Daniele Raineri per "il Foglio"

Vedi quell'edicola in fondo alla strada?", faceva dire Umberto Eco a uno dei personaggi ne "Il pendolo di Foucault". Nel libro saltava fuori che il rapporto tra l'altezza e la base e le altre misure di quell'edicola qualsiasi erano tutti numeri dal significato misterioso, e rimandavano a nozioni esoteriche come la distanza tra gli astri o le proporzioni delle piramidi egizie. Insomma: è possibile costruire una teoria del mistero su tutto. Vale per un'edicola qualsiasi, figurarsi se non vale anche per il massacro a colpi di pistola di una famiglia irachena con passaporto britannico in una piazzola tra i boschi delle Alpi.

Mettiamo assieme i fatti misteriosi. Sylvain Mollier, il ciclista che è passato nel posto sbagliato al momento sbagliato ed è stato abbattuto, era un ingegnere specializzato nella metallurgia nucleare che lavorava per una compagnia francese, la Cezus, sussidiaria della più conosciuta Areva. La Cezus produce e tratta zirconio e derivati di grado nucleare per applicazioni nucleari - che sono usati anche in ingegneria aerospaziale per fabbricare missili e satelliti. Saad al Hilli, il capofamiglia iracheno, era anche lui un abile ingegnere aerospaziale.

Lavorava a Guildford, nel Surrey, con una squadra impegnata in un progetto segreto legato a un colosso dell'ingegneria dei satelliti, l'European Aeronautic Defence and Space. Al Hilli negli anni 80 lavorò anche al centro di ricerche Rutherford Appleton, famoso nel suo campo a livello internazionale. Si occupava di un acceleratore di particelle gigante che poteva produrre materiale radioattivo. Due ingegneri con competenze potenzialmente militari uccisi nel giro di pochi minuti nella stessa piazzola.

Chi li trova? Un secondo ciclista che arriva alcuni minuti dopo, ed è un ufficiale in congedo della Raf, la Royal Air Force, l'aviazione militare britannica. Più che un bosco alpino, sembra un convegno. Poche ore dopo, con una procedura che non ha precedenti, l'ambasciata britannica a Parigi spedisce sulla scena del crimine una squadra di venti persone guidata dal numero due, Kara Owen. La tv locale Demain descrive i componenti della squadra così: "Sembrano militari".

La polizia francese nelle prime ore è poco abbottonata e dice di avere rinvenuto nella Bmw passaporti inglesi, iracheni, svedesi e degli Emirati arabi uniti. Tre giorni dopo a casa al Hilli, nel Surrey, i militari arrivano sicuramente. Una squadra di artificieri scivola oltre la tenda gonfiabile messa davanti all'ingresso della bella casetta in finto stile Tudor dell'ingegnere iracheno per proteggere le loro attività da occhi indiscreti e la polizia fa evacuare le case vicine, come se temesse un'esplosione.

Anche questa non sembra la procedura di routine in caso di omicidio. Non è la prima volta che c'è movimento attorno alla villetta degli al Hilli. Ma nel 2003, mentre la Gran Bretagna assieme agli Stati Uniti invadeva l'Iraq di Saddam Hussein, era un movimento di segno opposto. Niente tenda gonfiabile anticuriosi, anzi, sorveglianza discreta a vista diretta. Agenti dei servizi inglesi si erano presentati al vicino e avevano chiesto di usare il suo vialetto per spiare che cosa faceva l'ingegnere iracheno.

Era durata una settantina di giorni. "Non gli ho mai detto nulla", dice ora il vicino ai giornali (ah, la discrezione inglese. Però un altro vicino dice di aver visto al Hilli indossare un giubbotto antiproiettile). Perché i servizi avevano messo sotto sorveglianza al Hilli? Non era un agente di Saddam, anzi: la sua famiglia era stata cacciata dall'Iraq per ordine del dittatore, e lui era sciita, quindi nemico del Baath che allora era al comando. Di al Hilli si sa piuttosto che è andato in pellegrinaggio a Qom, in Iran, città santa degli sciiti. Il sicario. I giornali parlano di un uomo solo.

Un professionista calmo e rapido che spara due colpi alla testa a ciascuno, ma non si accorge della bimba. Ieri il Times di Londra - meglio: l'autorevole Times di Londra - ha citato esperti senza nome che sostengono che l'arma unica usata nella strage potrebbe essere una Skorpion ceca 7,65.

Ecco, agli italiani si sono rizzati i capelli sulla testa: la Skorpion, mitraglietta così compatta che può essere tenuta in una fondina sotto l'ascella come una pistola, è la nostra arma del mistero. Fabbricata per i soldati sovietici, finì in mano alle Brigate rosse e fu usata anche per uccidere il presidente del Consiglio Aldo Moro. Ma i colpi sulla scena del delitto alpino sono venticinque, la Skorpion al massimo tiene venti colpi: questa è una misura che non torna, è un'edicola sghemba

 

STRAGE NELLE ALPI STRAGE NELLE ALPI FRANCESI MITRAGLIETTA SKORPION LABORATORI RUTHERFORD APPLETON SAAD AL HILLI ZAID E SAAD AL HILLI ARTIFICIERI AREVA CEZUS

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...