beppe grillo marco morosini

ARIDAJE CON LA DECRESCITA FELICE! - BEPPE GRILLO CHIAMA IL SUO EX AUTORE MARCO MOROSINI COME “CONSULENTE SCIENTIFICO” DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE: DOVRÀ “INSEGNARE LA TRANSIZIONE ECOLOGICA” AI PARLMENTARI - MOROSINI È STATO MENTORE, AUTORE E GHOST-WRITER DEL COMICO NEGLI ANNI ’90. LA STOCCATINA A CASALEGGIO E ALL’UNO VALE UNO: “SE IL M5S AVESSE MESSO PER DIECI ANNI PIÙ COMPETENZE, UMILTÀ E MENO ODIO E VOLGARITÀ NEL SUO AGIRE POLITICO, AVREBBE AVUTO I PRESUPPOSTI PER AMBIRE A UN’EGEMONIA DI IDEE, PROGRAMMI E SIMPATIE” (E INVECE…)

<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/nXouLWMjIJM" title="YouTube video player" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>

 

marco morosini 5

1 – M5S, GRILLO CHIAMA IL SUO EX AUTORE MOROSINI PER INSEGNARE L’AMBIENTALISMO AI SUOI PARLAMENTARI

Da www.open.online

 

Il nuovo consulente scientifico del Movimento 5 Stelle si chiama Marco Morosini. Il suo compito? Insegnare la transizione ecologica ai 250 parlamentari dell’ormai partito. A investire dell’incarico lo scienziato di 69 anni – professore di Politica ambientale al Politecnico di Zurigo – è stato lo stesso Beppe Grillo.

 

Morosini, infatti, è una vecchia conoscenza del co-fondatore del M5s: è stato il suo mentore ecologista, il suo autore e ghost-writer nel periodo degli spettacoli teatrali negli anni Novanta. «Nel 1993, lo spettacolo su RaiUno con 13 milioni di spettatori fu la nostra dichiarazione di guerra alla inciviltà dei consumi», ha ricordato recentemente Morosini in un’intervista a Il Manifesto.

BEPPE GRILLO DAVIDE CASALEGGIO

 

«Oggi tutti parlano di transizione ma poi sono davvero in pochi quelli che la conoscono davvero», ha dichiarato oggi su la Repubblica. «Viviamo una fase – prosegue – in cui serve cambiare radicalmente modello economico, utilizzo delle

 

Vicino a Nicolas Hulot, ex ministro della Transizione ecologica in Francia, Morosini si dice «ottimista» sul lavoro politico che è chiamato a fare. «Questa è una grande occasione per aiutare a creare coscienza, significa poter influenzare coloro che rappresentano milioni di cittadini ed elettori». Ma non senza cambi di rotta nello stesso M5s: «Il Movimento era l’unico partito ad avere in mano il jolly verde. Ma lo ha scartato.

beppe grillo su rai uno 1993

 

Per salvarsi deve cambiare discorso, programmi e personale». A partire dal rapporto con la Casaleggio associati: «Il M5S è in mano a un’azienda di web-marketing. Ma il rischio d’intossicazione digitale è come il rischio di silicosi per i minatori». tecnologie e stili di vita».

 

 

2 – MARCO MOROSINI: «BEPPE TORNA ALLE ORIGINI DEI 5 STELLE»

Giuliano Santoro per www.ilmanifesto.it

 

BEPPE GRILLO CON IL CASCO DA ASTRONAUTA

Marco Morosini, docente di politica ambientale al Politecnico di Zurigo, è stato autore e ghost writer del Beppe Grillo ambientalista dei primi anni Novanta. Con lui parliamo della svolta ambientalista del M5S e delle prospettive nel governo Draghi.

 

«Già nel 1993, nello spettacolo di Beppe che andò in onda su RaiUno – dice oggi – parlavamo di una rifondazione ecologica»

 

beppe grillo

Dunque professore, per Grillo è un ritorno alle origini?

Ognuno definisce «le origini del M5S» come gli pare, in base a quando vi è entrato. Di origine però ce n’é è una sola. È al 100% social-ecologista ed è espressa in tre pietre miliari.

 

Nel 1993, lo spettacolo su RaiUno, con 13 milioni di spettatori, fu la nostra dichiarazione di guerra alla «inciviltà dei consumi».

 

GRILLO IN TELEVISIONE

La seconda pietra miliare è il nostro film del 1998 Un futuro sostenibile, tratto dal libro libro Futuro sostenibile del Wuppertal Institut il principale think tank social-ecologista europeo per due decenni riferimento di Grillo e dei primi grillini.

 

La terza è la più politica, un vero programma di governo in una sola pagina. Mi riferisco all’articolo di Grillo intitolato «Perché non voto» uscito sul settimanale Internazionale l’11 aprile 2008. Indicava con una sola parola la chiave della transizione social-ecologica: «Meno».

 

Indicammo tempi (il 2050) e quantità da ridurre: dimezzamento di energia, lavoro salariato, materie prime. Grillo concludeva: «Al momento non mi sembra ci siano partiti capaci di portarlo avanti. Se ne conoscete uno, buona fortuna».

 

BEPPE GRILLO

Un anno dopo nasceva il M5S.

Esatto. Ma gli obiettivi del dimezzamento divennero altri: le «poltrone», i «vitalizi», le «auto blu».

 

Che ne pensa delle proposte di Grillo a Draghi?

La più importante è la fusione dei ministeri dell’ambiente e dello sviluppo economico in un unico ministero per la transizione ecologica e solidale, come in Francia e Spagna. Questo super-ministero dovrebbe essere la cabina di regia pluridecennale per una profonda trasformazione della società, non solo dell’economia.

 

marco morosini 1

Solo questa trasformazione ci può permettere di far fronte a crisi che diventano sempre più drammatiche. Quelle della natura, delle disuguaglianze, delle migrazioni, del lavoro. Si tratta di un cambiamento di civiltà, non di governo, di economia, di tecnologie.

 

Nel Recovery plan ci sono spazi ci sono per una vera transizione ecologica?

La transizione social-ecologica è un processo di decenni, non di semestri. Se verrà speso per la transizione social-ecologica il Recovery plan può aiutare a fare nella direzione giusta il primo centimetro di un lunghissimo cammino.

 

È una contraddizione parlare di ambientalismo a un governo che probabilmente farà ripartire le trivelle e sicuramente farà procedere la Tav?

BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE

Ogni guerra è fatta di battaglie vinte e battaglie perse. Ma non tutte hanno la stessa importanza. In un sistema politico pluralista, se non si riesce a conquistare una larga maggioranza non si può cambiare un sistema, né tanto meno una civiltà.

 

Se il Movimento 5 Stelle avesse messo per dieci anni più competenze, più umiltà e meno odio e volgarità nel suo agire politico, avrebbe avuto i presupposti per ambire a un’egemonia di idee, programmi e simpatie. Invece si è incarognito in una guerra furibonda a «loro».

 

marco morosini

Ma «loro» chi? Ognuno è il «loro» di qualcun altro. Vede, un capitolo del mio libro, Snaturati, si intitola «Gramsci e Casaleggio» e mette a raffronto l’Ordine Nuovo del primo con il «Nuovo ordine mondiale» del secondo. Sembra uno scherzo, ma è un capitolo molto serio e aiuta a capire come mai il M5S si è ridotto nelle attuali condizioni.

 

Pensa che ci sia il rischio che l’ambientalismo diventi un alibi, una forma di greenwashing dell’immagine di Mario Draghi?

Se non si ha la stoffa per un’egemonia trasformativa, bisogna accontentarsi del poco che in pochi si riesce a conseguire. Ma se si riesce a piantare una pietra miliare come il ministero per la transizione ecologica, allora sarà valsa la pena. Il mulino della storia macina lento

MARCO MOROSINIBeppe grillo di NataleBeppe grillo di NataleMARCO MOROSINI - SNATURATIIL MESSAGGIO DI NATALE DI BEPPE GRILLO solange beppe grillomarco morosini snaturati

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?