arianna giorgia meloni armando spataro

“NON È LA PRIMA VOLTA, NEGLI ULTIMI TEMPI, CHE RIMANGO STUPITO DELLE PAROLE DI DI PIETRO” – ARMANDO SPATARO, EX PROCURATORE DI TORINO, È RIMASTO ESTERREFATTO DI FRONTE ALLA SOLIDARIETÀ DI TONINO AD ARIANNA MELONI: “TROVO FUORVIANTE CHE UN EX MAGISTRATO, ANCHE LUI IN PASSATO OGGETTO DEL COMPLOTTISMO DILAGANTE, PARLI OGGI DI POSSIBILI INTERVENTI DI SERVIZI SEGRETI E SEMBRI MANIFESTARE UN CERTO FAVORE PER LE RIFORME NORDIO” – MOLTI “COLLEGHI” DELL’EX PM DI MANI PULITE STANNO CERCANDO DI CAPIRE QUALE SIA LA SUA STRATEGIA…

Estratto dell’articolo di Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera”

 

antonio di pietro

«Dovrebbe essere giudicata per la sua scelta, non in quanto sorella». Sul palco scivoloso del caso Arianna Meloni debutta Antonio Di Pietro. Intervistato prima a La7 e poi su Libero offre «solidarietà» alla sorella della premier che, secondo Alessandro Sallusti «vogliono indagare per traffico di influenze», sulla base di un complotto orchestrato da Matteo Renzi con parlamentari, giornalisti e pm. «Viene messa nell’occhio del ciclone per arrivare a Giorgia Meloni ed è una criminalizzazione ingiustificata», dice l’ex pm. E aggiunge: «A indagare potrebbe essere qualcuno dei servizi segreti. A me è successo».

 

GIORGIA MELONI CON LA SORELLA ARIANNA

[...] «Io non tratterei questa vicenda come un gossip estivo. A me a In Onda , Sallusti ha ribadito che “qualcuno” glielo ha detto. Vorrei sapere se ha inventato o c’è chi sa di più». Un complotto? «Come viene descritto, magistrati-giornalisti-politica, non ha alcun senso. Ciascuna categoria non ha bisogno delle altre: solo un magistrato può fermare un altro magistrato. Semmai credo che ci sia il magistrato che sbaglia, che si innamora delle proprie idee».  […] Per Di Pietro dunque c’è un’unica cosa da fare: «Deve verificare l’autorità giudiziaria se Sallusti ha inventato. Va aperto un fascicolo. Non può passare tutto in cavalleria».

 

spataro

Parole non sfuggite a magistrati e avvocati che hanno vissuto Mani Pulite, e non solo.

Molti aspettano di capire di più. Lo dice bene Marco De Luca, difensore di diversi big di Tangentopoli: «Mani Pulite era basata su situazioni obiettive con un contenuto fattuale chiaro e una ipotesi illecita ammessa dagli stessi protagonisti: Craxi denunciò in Parlamento la violazione della legge sul finanziamento ai partiti. Qui ciascuno la può stiracchiare, ma la cosa è un po’ evanescente, per la verità grazie alla legge sul traffico di influenze che non ha mai avuto margini di chiarezza».

 

GARBATELLE PER UN MASSACRO - VIGNETTA BY MANNELLI PER IL FATTO QUOTIDIANO

«Non è la prima volta, negli ultimi tempi, che rimango stupito delle parole di Di Pietro» dice Armando Spataro, ex procuratore di Torino. «Pur evitando ogni commento sul merito della presunta questione Arianna Meloni, trovo davvero fuorviante che un ex magistrato, anche lui in passato oggetto del complottismo dilagante, parli oggi di possibili interventi di servizi segreti, dica cose fuori luogo sul giornalismo di inchiesta, affermi che non può dare garanzie su tutti i magistrati, sostenga che il pm non avrebbe come prima azione la ricerca della verità e sembra manifestare un certo favore per le riforme Nordio.

Senza parole». […]

 

Per l’ex presidente delle Camere Penali Gian Domenico Caiazza «è tutto surreale. Uno dice che un’altra è indagata e parte il dibattito. Ma il traffico di influenza nella nuova formulazione presuppone una dazione di denaro. Quindi il summit sulle nomine non c’entra. Non basta mostrarsi influenti, ci devono essere i soldi. E nell’interrogazione parlamentare non se ne parla.

GIAN DOMENICO CAIAZZA

 

Ed è vero che si apre un’indagine anche su notizie di stampa ma nell’interrogazione la notizia dei soldi non c’è. Nessun pm può avere aperto su questi presupposti». Neanche lui crede al complotto: «Presuppone un piano. Il circo mediatico che abbiamo denunciato con Mani Pulite è un reciproco interesse: notizia in cambio di visibilità».

SEROTONINA - ANTONIO DI PIETRO BY EMILIANO CARLI arianna meloniagenzie con le dichiarazioni dei politici di fdi su arianna meloni 6armando spataroarianna meloniANTONIO DI PIETRO SUL TRATTORE

[…]

Ultimi Dagoreport

matteo salvini daniela santanche giorgia meloni renzi giovanbattista giovambattista fazzolari

DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL PROCESSO OPEN ARMS, TURBA QUOTIDIANAMENTE I SONNI DELLA MELONI CON IL “SOGNO DI TORNARE AL VIMINALE” – PER LA DUCETTA, PERÒ, IL RIMPASTO È INDIGERIBILE: TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI, SPECIE IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO PER DANIELA SANTANCHÈ – E COSÌ, ECCO IL PIANO STUDIATO INSIEME A “SPUGNA” FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO PRIMO GRADO, PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? (C’È UNA GROSSA DIFFERENZA NEL CASO VISIBILIA: NON ERA MAI ACCADUTO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO IN MERITO A VERSAMENTI ALL’INPS…)

angelo bonelli nicola fratoianni giorgia meloni simona agnes

FLASH – LA DISPERATA CACCIA AI VOTI PER ELEGGERE SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI FA UN’ALTRA VITTIMA: AVS! NICOLA FRATOIANNI SI È ADIRATO PER L’ARTICOLO DI “REPUBBLICA” SUL POSSIBILE INCIUCIONE DELL’ALLEATO, ANGELO BONELLI, CON LA DESTRA. E HA MESSO AL MURO IL LEADER VERDE SBIADITO: NON TI PERMETTERE DI FARE UN’INTESA CON IL NEMICO, O SALTA TUTTO – I RAS MELONIANI DELLA RAI CI AVEVANO GIÀ PROVATO CON GIUSEPPE CONTE E IL M5S, MA LA FRONDA INTERNA DI CHIARA APPENDINO SI È MESSA DI TRAVERSO…

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI, IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO, COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025...

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...