renzi telecom

LE ARMI SPUNTATE – IL MINISTRO PADOAN SI FA AGGIORNARE DA RECCHI, LA CONSOB PROVA A FARE LE PULCI A NIEL, MA SU TELECOM ITALIA IL GOVERNO NON PUÒ FAR NULLA – QUANTO CI METTERANNO BOLLORÈ E NIEL A IMPORRE I LORO UOMINI IN CDA?

1.SCALATA TELECOM, PADOAN IN CAMPO LA STRETTA DELLA CONSOB SU NIEL

Federico De Rosa per il “Corriere della Sera”

 

maria pace odescalchi  giuseppe recchimaria pace odescalchi giuseppe recchi

Dopo la grande corsa, Piazza Affari ieri ha tirato il fiato e Telecom Italia ha chiuso la seduta sostanzialmente piatta. Il weekend non ha aiutato a chiarire al mercato i contorni dell' irruzione di Xavier Niel nel capitale del gruppo telefonico.


Il presidente di Telecom, Giuseppe Recchi, nel fine settimana ha incontrato a Parigi il nuovo azionista, ricevendo - così ha raccontato - l' impressione che si tratti di un' operazione amichevole. Che non era stata però né concordata né anticipata ai vertici del gruppo telefonico.

urbano cairo giuseppe recchi francesco caiourbano cairo giuseppe recchi francesco caio


A Parigi Recchi ha visto anche Vincent Bolloré, che attraverso Vivendi ha il 20% di Telecom Italia e da primo azionista si è trovato improvvisamente Niel sulla strada. Il ceo di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, ha ribadito che la società ha intenzione di sostenere la strategia del gruppo telefonico e di essere entrati come azionisti di lungo periodo. Ma non fino al punto di lanciare un' Opa (Offerta pubblica d' acquisto), che non rientra nei piani del manager francese.


Dopo il weekend di incontri a Parigi, ieri Recchi è stato chiamato da Pier Carlo Padoan a Via XX Settembre. Il ministro dell' Economia potrebbe aver chiesto informazioni più precise sui colloqui avuti a Parigi e sulle intenzioni che i due azionisti francesi hanno su Telecom Italia, a cui fa capo l' asset strategico della rete nazionale e i cavi internazionali di Sparkle. Su entrambi c' è il presidio della «golden rule».

xavier niel      xavier niel


Oggi Niel è atteso a Roma, dove è stato convocato dalla Consob per chiarire i contorni dell' operazione e il tipo di strumenti utilizzati per costruire la posizione su Telecom. Gli uomini di Giuseppe Vegas sono fiduciosi sul fatto che Niel sarà presente di persona. Nella partita su Telecom il patron di Iliad è assistito dai legali dello studio Bonelli Erede, che lo accompagneranno in audizione.

 

I funzionari della Commissione hanno diversi quesiti da porre al neoazionista di Telecom, a cominciare dal tipo di strumenti che ha utilizzato. In particolare Vegas vuole sapere se i contratti stipulati sulle opzioni sono di tipo «americano» o europeo. La differenza è sostanziale: nel primo caso esiste un' ampia flessibilità, ossia le opzioni possono essere esercitate in qualsiasi momento, mentre per quelle europee la data di esercizio è fissa.

xavier niel xavier niel

 

Visto che Niel non ha comprato direttamente azioni, i funzionari gli chiederanno anche se si tratta di un' operazione di trading o di una mossa strategica che mira a incidere sulla governance del gruppo telefonico.


Niel oltre alle opzioni ha un equity swap sul 5% di Telecom, che gli darebbe la possibilità di chiamare un' assemblea e chiedere la revoca del board.


Con Vivendi al 20% farebbe tuttavia fatica a passare. La Consob sta intanto proseguendo le indagini per valutare eventuali collegamenti tra Vivendi e Niel e accertare se a ridosso dell' annuncio dell' ingresso del patron di Iliad in Telecom, ci sono state anomalie sull' andamento delle azioni del gruppo telefonico.
 

 

BOLLORE HAVASBOLLORE HAVAS

2. MUCCHETTI: MEGLIO AVERE PIU’ SOCI FORTI

Da “il Giornale

 

massimo mucchettimassimo mucchetti

Massimo Mucchetti già giornalista del Corriere della Sera e oggi senatore nonchè presidente della commissione Industria di Palazzo Madama. Da sempre attento osservatore del settore tlc.

Che cosa pensa della «scalata» di Xavier Niel a Telecom Italia?
«Per quel poco che se ne sa, non male. Il capitalismo privato su Telecom le ha sbagliate tutte. I governi sono stati a guardare. Quello in carica ha destinato un paio di miliardi alla banda larga. Chi li prenderà? Neil è un imprenditore vero. Per ora ha sborsato 100.
Il grosso della sua quota in Telecom è composto da opzioni e derivati. Aspettiamo il piano industriale».

Lei però ha subito chiesto l' intervento della Consob?
«La Consob deve accertare se tra Niel e l' altro socio francese, Bollorè, esista un accordo.
Nel qual caso scatterebbe l' Opa obbligatoria».

Sembra però che non ci siano queste preoccupazioni?
«In effetti sono molto diversi. Niel è un innovatore delle tlc e dell' editoria, entra per restare e comandare. Bollorè ha un profilo più finanziario. La disponibilità economica dei due è molto diversa. Vivendi è molto più grande e più liquida, però Niel può avere un progetto capace di attirare i capitali. Per il governo non è male avere in Telecom due forni invece di uno allo scopo di negoziare un accordo con Cdp per realizzare la rete nuova».

Quindi quali dovrebbero essere le prossime mosse?
«Telecom dovrebbe chiarire che fa, a cominciare dal board, diviso e nominato quando ancora non c' erano nè Bollore nè Niel».
 

RENZI PADOAN RENZI PADOAN

 

Ultimi Dagoreport

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...