ASILO POLITICO - NON CI SI PUÒ PROPRIO PIÙ FIDARE DI NESSUNO: ANCHE L'ASILO MARIUCCIA, CHE DA UN SECOLO A MILANO ACCOGLIE RAGAZZE MADRI E BAMBINI, FINISCE NEL MIRINO DELLA GUARDIA DI FINANZA! - L'ISTITUZIONE AVREBBE FALSIFICATO I BILANCI PER OTTENERE UN FINANZIAMENTO DALLA REGIONE LOMBARDIA DI 600 MILA €, QUANDO INVECE NON NE AVEVA BISOGNO - L'EX PRESIDENTE VALTER IZZO È INDAGATO PER TRUFFA AGGRAVATA...

1 - QUEI CAPRICCI SUI CONTRIBUTI PUBBLICI ALL'ASILO MARIUCCIA
M.Mea. per "Il Sole 24 Ore"

Partendo da Tangentopoli (frazione di Paperopoli?) e passando da Batman, era fatale arrivare - noi e la Finanza - all'Asilo Mariuccia. Che sarà anche un modo per definire un comportamento infantile, ma che qui a Milano è istituzione centenaria di accoglienza per ragazze madri e bambini, fondata all'alba del '900 da una delle prime femministe italiane, Ersilia Majno Bronzini. Una signora, per capirci, che nel 1901 si batteva per i diritti delle donne.

Trovare l'Asilo Mariuccia in un'inchiesta per «indebita percezione di contributi pubblici» fa sentire come se oltraggiassero la Scala. La (brutta) storia la raccontiamo a pagina 22. Qui vi affidiamo a un altro milanese illustre: «Non insegnate ai bambini - cantava Giorgio Gaber - la vostra morale. È così stanca e malata, potrebbe far male».


2 - A MILANO LA GDF SEQUESTRA 600MILA € ALL'ASILO MARIUCCIA
Marco Bellinazzo per "Il Sole 24 Ore"

La Guardia di Finanza di Milano all'Asilo Mariuccia. Neppure le mura della storica fondazione milanese, hanno potuto fare da argine agli scandali sull'abuso dei finanziamenti pubblici che stanno deflagrando negli ultimi mesi.

L'istituzione meneghina nel settore dell'assistenza ha dovuto, infatti, subire ieri il sequestro preventivo di beni mobili e immobili - per un valore di 600mila euro - nell'ambito di un'inchiesta della Procura nella quale è indagato (per truffa aggravata) l'ex presidente (fino al marzo 2012), Valter Izzo.

Stando al decreto di sequestro, l'Asilo Mariuccia avrebbe ottenuto 600mila euro grazie a una delibera approvata il 10 febbraio 2010 dalla regione Lombardia (che figura come parte offesa nel procedimento) «a copertura dei maggiori costi sostenuti per la gestione».

La Fondazione lamentava di essere in deficit. Ma dall'esame della «documentazione contabile», come ha scritto il Gip del tribunale di Milano, Anna Maria Zamagni, è emerso che in quel periodo c'era una «effettiva passività» di "soli" 355mila euro.

Più nel dettaglio, «la Fondazione Asilo Mariuccia al 31 dicembre 2008 (un mese prima di inoltrare richiesta di contributo) disponeva di risorse ammontanti a 2.150.569 euro, nonché di un milione di euro investiti in titoli di Stato (Bot), oltre che di un patrimonio netto di dotazione avente il valore di 11.174.789 euro». Il Gip ha quindi sottolineato che «tale situazione economica non giustifica la richiesta del contributo regionale di 600mila euro, in quanto il deficit della Fondazione avrebbe praticamente potuto essere appianato anche attingendo alle proprie dotazioni».

La cifra del sequestro per equivalente corrisponde appunto al finanziamento regionale che la fondazione avrebbe ottenuto illecitamente falsificando i conti. Le indagini dirette dal pm di Milano, Tiziana Siciliano, hanno consentito anche di riscontrare violazioni alla legge 231 del 2001. L'ipotesi di un controllo non troppo attento da parte del potere politico lombardo sui finanziamenti elargiti all'Asilo Mariuccia viene da una Commissione interna alla Regione.

Nell'ordinanza di sequestro il gip Zamagni riporta una relazione del marzo 2012 (dopo che erano scattate le indagini della Procura) della Presidenza della Giunta Regionale (unità operativa sistema dei controlli), in cui si dice che «probabilmente un'istruttoria più attenta al dato contabile avrebbe potuto mettere il Decisore politico nelle condizioni di meglio orientare il proprio intervento».

 

ASILO MARIUCCIA VALTER IZZO ASILO MARIUCCIA ASILO MARIUCCIA FOTO DEPOCA VALTER IZZO ASILO MARIUCCIA ASILO MARIUCCIA FOTO DEPOCA

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI