ASSALTO AL MILIARDO! - SUL PORTO DI NAPOLI PIOVONO FINANZIAMENTI DA SBALLO E RICCARDO VILLARI SI AUTOCANDIDA PER DIVENTARNE IL PRESIDENTE - IL SENATORE EX SINISTRATO SPINGE SUL PIDIELLINO CALDORO - DE MAGISTRIS PUNTA INVECE SU SCALELLA, UN PASSATO TRA UNICREDIT E BASSOLINO - TONINO, TI FACCIO UN MARRAZZO (NICOLA) COSÌ! RISSA TOTALE IN IDV, IN USCITA IL “RE DELLE PREFERENZE” DEI DIPIETRISTI…

Carlo Tarallo per Dagospia

1.Piovono bigliettoni su Napoli! Nascosta dietro i depistaggi (ciclabili) mediatici, tra 100 giorni si gioca una partita serissima: quella sulla nomina del nuovo presidente dell'Autorità Portuale, alla scadenza del mandato dell'ammiraglio Luciano Dassatti. Dopo l'approvazione del nuovo Piano Regolatore del Porto, l'area portuale è destinataria di 350 milioni di euro di fondi europei per la riqualificazione. Inclusi gli investimenti privati, si stima un volume di affari di 1 miliardo di euro che gireranno intorno alla riqualificazione del Porto di Napoli. A gestire i lavori sarà proprio l'Autorità Portuale. La scelta del nuovo presidente è una partita a scacchi. La nomina spetta al Ministro dei Trasporti, ma vede come protagonisti principali la Regione Campania e il Comune di Napoli. E un dago spiffero doc rivela i piani dei due grandi amici Stefano Caldoro e Luigi De Magistris.

Il Presidente della Regione Campania ha pronto il dinosauro dal cilindro: starebbe valutando l' "autocandidatura" di Riccardo Villari! Il senatore di "Coesione Nazionale", transfuga piddino, fu eletto a sorpresa Presidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai con i voti del centrodestra. Esplose un caso, Villari tentò di resistere ma dovette cedere. Da allora è "scomunicato" dalla sinistra. Ecco perché Caldoro vuole la nomina prima che il Pd vada al Governo e stoppi per sempre l'operazione. Ultimo piccolo "infortunio" di Villari, la querelle con un pubblicitario napoletano per un vecchio debito gli causò lo scorso anno il pignoramento (lui lo definì' "accantonamento mensile") di 2.000 euro dello stipendio di senatore. E De Magistris?

Il sindaco nicchia, prende tempo e punta (ma farà sul serio?) su Dario Scalella (chi?) imprenditore già nominato da Giggino nel Cda di Napoli Servizi. Scalella in fatto di poltrone non è mai stato choosy: fu nominato componente del CdA del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali di Capua dalla Regione Campania nel 2009, sotto la presidenza di Antonio Bassolino. Passato con disinvoltura attraverso le maglie (larghe) della Rivoluzione Arancione, da Bassolino a Giggino sogna il salto triplo sulla poltrona dell'Autorità Portuale. Nel 2008 ha avuto un bell'incarico anche dai "poteri storti": fu nominato presidente del Comitato territoriale Unicredit della Campania. E' davvero lui il "cavallo vincente" di De Magistris? E Passera?

Eh già: il Ministro del suo Sviluppo Economico ha la delega ai Trasporti, e la firma sulla nomina sarà sua. Avrebbe detto ok a occhi chiusi a un altro ex-bassoliniano diventato "anti", ovvero Ennio Cascetta, ex superassessore della Giunta Bassolino, al quale Nonno Antonio non rivolge più la parola. Cascetta, in ballo ora anche per la poltrona all'Authority dei Trasporti, è sponsorizzato da Monteprezzemolo.

Responsabile Mobilità della Fondazione "ItaliaFutura", è stato recentemente raggiunto da una bella "tegola": Cascetta è stato raggiunto da un "invito a dedurre" della Corte dei Conti insieme agli ex colleghi assessori della Regione Campania, a partire dall'allora Presidente Bassolino, e ad altri compagni di sventura (16 in tutto). Per la Corte devono rimborsare in totale 43 milioni di danno erariale. I magistrati contabili hanno riscontrato irregolarità nella vicenda delle bonifiche-Jacorossi...

2 - Italia dei Livori, si rischia la rissa! In Campania sta per dire addio a Di Pietro il "peso massimo" Nicola Marrazzo, consigliere regionale più votato e "cassaforte" elettorale del partito. A ore dovrebbe ufficializzare la decisione di lasciare il partito. Ma per andare dove? Il neopartitello di Massimo Donadi e Nello Formisano, "Diritti e Libertà", aspetta il Marrazzo campano. A braccia aperte?

Mica tanto! Stando ai livors delle ultime ore, lo stesso Formisano, spaventato dal "peso" di Marrazzo e della sua truppa, sarebbe molto titubante sull'operazione. In ogni caso, ora che va via anche Nicola Marrazzo, l'unico riferimento di Idv a Napoli e in Campania resta De Magistris, che tra l'altro non sopporta Formisano. E c'è anche un "tradimento" in famiglia! Vincenzo Varriale, consigliere comunale Idv di Napoli e genero di Nello Formisano, ha scelto di restare nel partito e non ha seguito "il parente"...

 

 

 

 

Riccardo Villari CALDORO STEFANOPORTO DI NAPOLI LUIGI DE MAGISTRIS NELLO FORMISANONICOLA MARRAZZO

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