TERRORISMO NO TAV - INDIGNAZIONE AD ALTA VELOCITÀ DEI PARTITI, MA È GIÀ TROPPO TARDI: TENTATO OMICIDIO

Maurizio Tropeano per "la Stampa"

Quelle bombe molotov scagliate all'interno del cantiere della Maddalena di Chiomonte erano potenzialmente in grado di uccidere gli operai al lavoro e le forze dell'ordine schierate a loro protezione. È questa la convinzione della procura della repubblica di Torino che ipotizza, a carico di ignoti, il reato di tentato omicidio. La Digos sta lavorando per individuare gli autori dell'assalto notturno che hanno agito con tecniche paramilitari e in modo «scollegato» dal movimento ma «pianificato in modo preoccupante» ha commentato il capo della Procura, Giancarlo Caselli.

Preoccupante perché è parte l'ultimo di una serie di azioni violente, un atto di guerra per il magistrato. Non è un caso che la procura abbia deciso di far entrare nel pool anche il pubblico ministero Sandro Ausiello, coordinatore delle indagini sul terrorismo. E così mentre gli investigatori stanno passando al setaccio gli ambienti dell'antagonismo a Torino ma anche nel resto d'Italia, la politica sembra aver preso coscienza dei problemi. Secondo Guglielmo Epifani, segretario del Pd, l'assalto al cantiere Tav dimostra come l'esasperazione sociale abbia fatto un salto di qualità gravissimo «siamo in una situazione a rischio».

Le parole di Epifani servono per cercare di rendere evidenti i punti di unione che possono permettere di sostenere al Pd, o almeno ad una larghissima maggioranza dei parlamentari, l'alleanza con il Pdl che rischia invece di implodere su altri temi. Uno su tutti: la giustizia. Non è un caso che Alfano e Lupi abbiano trovato una buona intesa con i parlamentari del Pd (il senatore Esposito e altri) che da sempre si battono sul fronte Pro-Tav.

Ma è proprio al Senato che arriva la sfida del movimento 5 Stelle sulla Torino-Lione. Ieri tutti i grillini eletti a Palazzo Madama hanno firmato un disegno di legge che se approvato cancellerebbe la Torino-Lione. Il testo, infatti, chiede di abrogare la legge di ratifica del trattato internazionale firmato a Torino nel 2001 che avvia la nuova linea e che ha permesso finora di realizzare tre discenderie in Francia, aprire il cantiere di Chiomonte e ottenere fondi dall'Ue.

Il disegno di legge riprende le tesi dei No Tav rilanciate da Beppe Grillo e ribadite ieri sera ad Ancona: «Non ci possiamo permettere la Tav perché le merci sono in diminuzione, mentre aumentano i costi di manutenzione della Tav». Poi il leader Cinque Stelle commenta così l'attacco con molotov al cantiere di Chiomonte: «Non so che cosa stia succedendo, che cosa ci sia dietro gli incidenti per la Tav, ma so che abbiamo bisogno di intelligenza e non di violenza».

Intanto la visita del premio Oscar, Gabriele Salvatores, al presidio No Tav di Vaie, sta suscitando reazioni indignate. I siti del Movimento rilanciano una sua foto dietro una bandiera contro il supertreno e raccontano della sua promessa di tornare con la cinepresa per raccontare la protesta nell'ambio del progetto cinematografico online intitolato «Life in a day», ideato e prodotto da Ridley Scott. Raggiunto al telefono il regista spiega che non c'è nulla di deciso anche se ammette che «quello che sta succedendo in Valsusa sia una storia da raccontare, non la guerra, certo, ma la vita di questa popolazione. So che altri miei colleghi stanno girando in valle, io non so se lo farò».

 

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