briatore bonelli

“ASSUMEREI BONELLI PER FARGLI SCOPRIRE COSA SIA IL LAVORO” – BRIATORE REPLICA AL LEADER VERDE CHE LO AVEVA ACCUSATO DI ESSERE AGEVOLATO DAL GOVERNO MELONI SULLE CONCESSIONI BALNEARI: “BONELLI È IL PROTETTORE DEL SIGNORE CON GLI STIVALI, SOUMAHORO. HO MOLTO PIU’ RISPETTO DI UN CAMERIERE DI QUESTA GENTE QUI. LA SINISTRA DA SEMPRE HA PROBLEMI CON CHI CREA RICCHEZZA. E SUI BALNEARI NON HANNO CAPITO, FINIRÀ COME IN FRANCIA, ANDRÀ TUTTO AI GRANDI GRUPPI. IL MIO TWIGA DA’ LAVORO A 180 PERSONE…”

flavio briatore atreju

Hoara Borselli per “Libero quotidiano” - Estratti

 

Da circa due giorni stiamo assistendo ad un botta e risposta senza esclusione di colpi fra il parlamentare Angelo Bonelli e l’imprenditore Flavio Briatore, reo, secondo il leader di Europa Verde, di essere agevolato e tutelato dal governo Meloni sulle concessioni balneari. Al centro del dibattito il noto stabilimento a Forte dei Marmi “Twiga”, e la residenza a Montecarlo dell’imprenditore che non va giù a Bonelli.

 

Non si è fatta attendere la risposta di Briatore.

 

Dottor Briatore, ha postato in rete un video di risposta agli attacchi che le ha mosso Bonelli, specificando di non conoscerlo. Veramente non sapeva chi fosse?

«Io Bonelli non lo conoscevo. Sapevo che più o meno era un politico ma non sapevo esattamente di cosa si occupasse».

 

Allora glielo dico io, è il leader di Europa Verde...

FLAVIO BRIATORE - DANIELA SANTANCHE - ATREJU

«Mi sono informato e mi sembra che Bonelli sia la persona che si è presentata davanti alla Meloni in Parlamento con in mano una pietra dell’Adige, accusando il suo governo di essere responsabile del prosciugamento dei fiumi».

 

Ha scoperto anche altro?

«Ho scoperto che Bonelli è stato anche il protettore del signore con gli stivali»...

 

Sta parlando del sindacalista Soumahoro?

«Sì, che non conosco personalmente ma ne conosco le cronache familiari».

 

Non mi dica, Briatore, che le è sfuggita la proposta di Bonelli fatta a luglio scorso, di istituire il reato di negazionismo climatico?

«Un’assurdità dietro l’altra. Guardi io le dico sinceramente che ho molto più rispetto di un cameriere che lavora da noi che di questa gente qui. Almeno sono ragazzi seri che lavorano, che producono, che mantengono una famiglia».

 

FLAVIO BRIATORE - DANIELA SANTANCHE - ATREJU

Perché dice così? Ritiene che Bonelli non lavori?

«Persone come Bonelli non hanno mai lavorato, non sanno cosa vuol dire un colloquio di lavoro, non sanno cosa vuol dire fare un training alle persone. Non hanno nessuna idea di cosa voglia dire lavorare».

 

Lei nel suo sfogo social ha invitato i suoi follower a non votare Bonelli. Ci spiega perché?

«Perché votarlo non serve a niente. Sono centocinquanta mila euro all’anno circa di stipendio, pagato dagli italiani, letteralmente buttati via. Bonelli ha contribuito zero alla ricchezza o crescita del Paese. Parla, pontifica, e soprattutto critica chi invece produce e fa lavorare migliaia e migliaia di persone».

 

Come mai secondo lei a sinistra chi fa impresa non viene visto come modello da perseguire ma come nemico da contrastare?

Elisabetta Fabri, fabio briatore, daniela santanche, gianmarco mazzi e arrigo cipriani ad atreju

«La sinistra attacca da sempre chi vuol dare lavoro, chi investe, chi produce ricchezza e contribuisce al Pil del Paese. C’è un odio sociale dilagante a sinistra. Il vero problema è che nel nostro Paese ci sono ancora i 5Stelle, i comunisti, le sinistre che odiano gli imprenditori e cercano in tutti i modi di affossarli».

 

Bonelli l’ha definita patriota con la residenza fiscale a Montecarlo...

briatore twiga

«Bonelli dovrebbe ringraziare chi, pur vivendo fuori, investe in Italia. Non ha capito che il grande problema del nostro Paese è quello di attirare gli investitori esteri. Chi investe in Italia paga le tasse per quello che produce in Italia. Paga gli stipendi ai dipendenti, i Tfr ma soprattutto fa acquisti sul territorio contribuendo all’economia territoriale. È preoccupante una tale ignoranza da parte di un politico. Dimostra di non conoscere come vanno le cose».

 

E all’attacco mosso contro di lei sempre da Bonelli rispetto al fatto che allo Stato, per la spiaggia del Twiga, paga solo venti mila euro all’anno di concessione, cosa risponde?

flavio briatore

«Su questo credo sia l’unico punto su cui siamo tutti d’accordo. Non dimentichiamo però che il Twiga fino a poco tempo fa aveva un concessionario a cui noi pagavamo un affitto di duecentocinquanta mila euro. Poi abbiamo rilevato la spiaggia con un contratto della durata di trentaquattro anni e in corso ci hanno cambiato le regole. Uno degli altri grandi problemi dell’Italia è che cambiano continuamente le regole».

 

Lei quindi concorda che dovreste pagare di più per le concessioni balneari?

«Io questo l’ho sempre detto. Aumentiamo i prezzi delle concessioni e diamo più soldi al demanio. Se queste però sono le regole non può diventare una mia colpa. Però non dobbiamo dimenticare una cosa importante...».

 

Quale?

«Che ci sono delle famiglie che vivono lavorando tre soli mesi all’anno con gli stabilimenti. L’esempio Twiga non lo devono tirare fuori perché è un caso unico. Ci sono dei balneari che vivono solo di quello e non sono Briatore. Parliamo di generazioni che hanno investito una vita su quel lavoro e senza quello sarebbero in mezzo alla strada».

 

ANGELO BONELLI

Sulle aste di cui si parla molto cosa ne pensa?

«Chi parla di aste non sa cosa voglia dire. Io ho visto quando le aste sono state fatte in Francia ed è stato un disastro. Tre grossi gruppi hanno comprato tutte le spiagge e hanno mandato a casa tutte le famiglie. Per cui prima di sbraitare dicendo di seguire l’Europa, consiglierei di seguire cosa dice la Meloni che sta cercando soluzioni che non comportino il mettere sul lastrico le persone. Parliamo di centinaia di migliaia di famiglie che vivono di questo lavoro».

 

La sinistra che per definizione dovrebbe difendere i lavoratori ha abdicato alla destra le sue battaglie?

«Da tempo ormai. Bonelli, o chi come lui dovrebbe proteggere i lavoratori, attacca me, il Twiga, ignorando che dà lavoro a centoottanta persone. Dovrebbe essere felice se ci fossero cinquanta o cento Twiga in Italia. Vorrebbe dire garanzia di stipendio a migliaia di famiglie. Evidentemente non è un problema che gli sta a cuore. L’importante è attaccare Briatore».

 

In effetti lei è da sempre un facile bersaglio della sinistra...

ANGELO BONELLI

«Loro sono contro le aziende a priori. Avevo la barca e per dieci anni mi hanno messo alla gogna, tacciato per evasore fiscale e poi assolto per non aver commesso il fatto. Non importa se generi ricchezza o lavoro, l’importante è demonizzare la tua ricchezza e sperare di vederti fallire».

 

Forse perché perseguono il paradosso che per arricchire il povero la strada giusta sia impoverire il ricco?

«Solo l’imprenditore può creare posti di lavoro. Un povero può diventare ricco se trova un imprenditore che gli offre delle possibilità. In tutta la mia vita non ho mai visto persone senza capitali creare posti di lavoro. Per abolire la povertà l’unica strada possibile è creare posti di lavoro. Il problema è che hai un governo di destra che appoggia questa filosofia e poi tutti i governi di sinistra, cinque stelle, Bonelli e company che sono tutti contro le imprese e vorrebbero che tutti fossimo come loro».

 

(…) Come vuole concludere l’intervista?

flavio briatore 8

«Con un consiglio a Bonelli».

Quale consiglio?

«Di venire tre mesi a lavorare con noi. Allora sì che si renderà conto di cosa vuol dire lavorare».

angelo bonelli e signora ABOUBAKAR SOUMAHORO ANGELO BONELLI flavio briatore 9IL VIDEO DI FLAVIO BRIATORE SUI DANNI AL TWIGAflavio briatore 3briatore santanchè twigaANGELO BONELLI ABOUBAKAR SOUMAHORO MEME BY EDOARDO BARALDI ANGELO BONELLI flavio briatore 2

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…