grecia incendi atene

ATENE, INFINITE PENE - VAROUFAKIS RANDELLA LA POLITICA GRECA PER I ROGHI: “LE CAUSE DEL DISASTRO VANNO INDIVIDUATE NEL CRIMINE COLLETTIVO COMPIUTO DALLA CONTRO L'AMBIENTE, COSTRUENDO ILLEGALMENTE ALL'INTERNO DELLE PINETE - E POI PESANO LE PERENNI CARENZE ORGANIZZATIVE, IL FALLIMENTO NEL RIPULIRE CAMPI E BOSCHI DALL'ACCUMULO DI STERPAGLIE E CERTE PRATICHE OLIGARCHICHE…”

Francesco Lo Dico per “il Messaggero”

 

yanis varoufakis

«Lunedì il cambiamento climatico e le carenze della società greca hanno congiurato contro insieme nel disegnare uno scenario di distruzione e di morte, di cui è complice anche l' austerity imposta al Paese dall'Europa». Ex ministro delle Finanze greco, oggi leader di Diem25, Yanis Varoufakis è addolorato ma per nulla sorpreso, dai roghi che hanno incenerito vite e case di amici e parenti.

 

Innanzitutto sta bene? Come ha vissuto queste ore infernali?

grecia incendi 9

«Sull' Attica si è abbattuta una calamità biblica. Molte case di amici e parenti sono finite in cenere. Un mio amico e sua moglie sono scomparsi. Un cugino, la cui casa sorge su una scogliera, ha dovuto tuffarsi in mare da 70 metri per sfuggire alle fiamme, per poi essere fortunosamente salvato da alcuni pescatori.

 

Gli attivisti di Diem25 sono riusciti a uscirne vivi, ma alcuni dei loro vicini hanno trovato la morte: i loro corpi sono stati ritrovati l' altro ieri mattina, stretti gli uni agli altri. Tra loro c' era anche una bimba di tre anni. Non ho parole».

 

Le notizie parlano di una cinquantina di incendi, di quasi cento morti e più di 500 feriti.

grecia incendi 8

È riuscito a farsi un' idea di che cosa sia accaduto di preciso?

«Quella di lunedì è stata una convergenza funesta: a provocare questa catastrofe è stata una sinergia tra il clima e i cronici guasti della società greca. Dopo un inverno particolarmente secco, la combinazione di alte temperature e di un vento che soffiava a 120 chilometri all' ora avrebbe certamente potuto comportare un elevatissimo rischio di incendi.

 

grecia incendi 6

Ma a parte questo, le cause del disastro vanno individuate nel crimine collettivo compiuto dalla società greca contro l' ambiente (il modo in cui abbiamo costruito nei decenni, per lo più illegalmente, all' interno delle pinete), nelle perenni carenze organizzative del nostro Stato (e cioè il fallimento nel ripulire campi e boschi dall'accumulo di sterpaglie, la mancanza di vie di fuga in caso di allagamenti e incendi boschivi), e infine in certe pratiche oligarchiche in voga qui da noi. Alcuni residenti che hanno tentato di raggiungere il mare sono finiti intrappolati nel filo spinato usato da alcuni greci per recintare le loro spiagge».

 

Lei crede alla pista dell'origine dolosa degli incendi, di cui parlano le autorità?

grecia incendi 5

«Non mi sento di escludere la possibilità di un crimine messo in atto da speculatori. Ma non ne sono convinto. I governi greci hanno sempre trovato conveniente incolpare speculatori, piromani, terroristi. E persino agenti stranieri. Perché? Perché ciò ha consentito ai governanti di non dover mai ammettere i loro fallimenti in tema di sicurezza, e di nascondere l' incapacità di finanziare adeguatamente i servizi di soccorso».

 

C'è per caso dietro la difficoltà di affrontare l'emergenza anche qualche carenza legata alle politiche dell' austerity?

grecia incendi 7

«Non credo sia solo colpa dell' austerity. Ma certamente l' austerity non ha aiutato. Indubbiamente i vigili del fuoco sono sottodimensionati per colpa del rigore. Ma anche se ne avessimo avuto il triplo, l'estensione dei roghi era tale che avrebbe fatto poca differenza».

 

L'Europa ha inviato alcuni mezzi di soccorso. La Grecia potrà risollevarsi senza l'aiuto dell' Ue?

«L'Europa non ha giocato alcun ruolo nell'aiutarci a combattere le fiamme, ma non si può nemmeno ritenerla responsabile per queste».

 

grecia incendi 42

Dopo anni di sofferenze e tagli sociali maturati a causa del rigore, è il momento che l'Ue manifesti concretamente solidarietà al popolo greco?

«Ogni momento è buono per confrontarsi con Bruxelles, nel tentativo di liberarsi dalla camicia di forza dell' inutile austerity e dalle misantropiche politiche sociali che sono responsabili di una permanente crisi umanitaria della Grecia. In questi anni abbiamo perduto molte più persone di quanto ne abbia provocato quest' ultima tragedia a causa dell' establishment europeo. Più di ventimila persone si sono suicidate dal 2011 a oggi, mentre più di un milione di persone è emigrato a causa della depressione economica imposta dall' Ue. Mi aspetto tuttavia che da Bruxelles arrivino solo lacrime di coccodrillo».

grecia incendi 43grecia incendi 41grecia incendi 39

 

grecia incendi 32grecia incendi 33grecia incendi 34grecia incendi 35grecia incendi 36grecia incendi 37grecia incendi 38grecia incendi 4grecia incendi 40

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”