“MELONI SBAGLIA SUL TERZO MANDATO, NON VEDO MOTIVI NOBILI PER FERMARE ZAIA” – IL GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA ATTILIO FONTANA PARLA DI “ERRORE DEL GOVERNO” E MANDA UN PIZZINO A FRATELLI D’ITALIA CHE RIVENDICA IL VENETO: “NON SI PUÒ PENSARE DI FARE SCELTE A TAVOLINO E POI VINCERE. AL NORD NOI DELLA LEGA ABBIAMO ALLEVATO IN 34 ANNI I MIGLIORI AMMINISTRATORI. UNA CLASSE DIRIGENTE VERA NON SI INVENTA, O SOSTITUISCE, IN POCO TEMPO" – IL PRESSING SULL’AUTONOMIA, IL SILURO A SALVINI: “IL PONTE È UNA INIZIATIVA MOLTO BELLA MA C’È ANCHE IL NORD”
Antonio Fraschilla per "la Repubblica" - Estratti
attilio fontana sul palco di pontida foto lapresse
Presidente Attilio Fontana, oggi il Consiglio dei ministri impugnerà, a meno di sorprese dell’ultima ora, la legge della Campania che apre al terzo mandato del governatore De Luca. Il governo non vuole discutere comunque sull’eliminazione del limite attuale. Si tratta di un errore?
«Trovo fuori luogo che si debbano porre dei limiti soltanto a alcune categorie di politici, soprattutto a amministratori locali, quando questi stessi limiti non vengono posti a deputati, senatori, ministri e presidenti del Consiglio. Perfino il presidente della Repubblica, nonostante in Costituzione venga fissata la durata del suo mandato, non ha limiti di rielezione. E lo trovo giusto. È una anomalia quella del limite al terzo mandato e un errore del governo non intervenire».
Il terzo mandato è stato chiesto dalla Lega anche per il Veneto al voto nel 2025 dopo i due e più mandati di Luca Zaia. Non è un mistero che Fdi rivendichi di poter indicare il prossimo governatore. Lo stop al terzo mandato agevola questa ambizione dei meloniani?
«Sarò forse un illuso, un idealista: ma sono convinto che dietro a certe scelte debbano esserci ragionamenti politici nobili. Penso che solo valutazioni nobili debbano impedire un nuovo mandato di Luca Zaia e non le vedo, onestamente. Ma non penso comunque che dietro al no al terzo mandato dei governatori ci siano ragionamenti come quello che lei fa nella domanda».
Resta il fatto che Fdi rivendichi maggiore spazio anche al Nord nella scelta dei candidati. La preoccupa questa posizione?
«Fdi da tempo sta indicando amministratori. E su questo non ho alcun problema. Però attenzione: ricordo a tutti che a decidere i risultati delle elezioni sono i cittadini che scelgono le persone che apprezzano di più. Non si può pensare di fare scelte a tavolino e poi vincere. Vede, al Nord noi della Lega abbiamo un vantaggio: quello di avere allevato in 34 anni i migliori amministratori. Una classe dirigente vera non si inventa, o sostituisce, in poco tempo».
La scelta di chiudere al terzo mandato da parte della premier Meloni avrà comunque conseguenze politiche?
«Questa è una domanda che andrebbe fatta al mio segretario Matteo Salvini, che gestisce i temi nazionali della Lega. Credo di no perché ci sono tanti altri argomenti sui quali il governo sta operando bene».
La Lega lombarda ha alzato la voce chiedendo maggiore attenzione al Nord. E lo avete fatto in primis nei confronti di Salvini. Cosa chiedete come cambio di passo nell’azione del governo?
«Innanzitutto chiediamo di chiudere sull’Autonomia: un argomento che va rimesso all’ordine del giorno dell’agenda del governo e del Parlamento. Su questo non accetteremo cambi di rotta e di passo. Le Regioni più produttive per competere a armi pari in Europa devono avere meno vincoli burocratici nazionali. I nostri imprenditori, e parlo di quelli della Lombardia ma non solo, sono eccezionali: ma le loro capacità rischiano di essere frustate da questi rallentamenti romanocentrici».
Nel governo molti dicono che dopo la sentenza della Corte costituzionale bisogna andare cauti sull’Autonomia. Il segretario di Forza Italia Antonio Tajani ha espresso questa posizione.
«Sono sempre pronto a rispettare i pareri di tutti, ma vorrei capire quali sono le ragioni che stanno portando il nostro alleato a un ripensamento. Sull’Autonomia tutti quelli che si sono opposti hanno lanciato solo slogan. Ma sulla sanità, a esempio, noi chiediamo più autonomia non per avere più soldi ma per scegliere con maggiore libertà come spendere i finanziamenti che già abbiamo: a esempio per assumere più medici. Non possiamo accontentarci oggi di squallide polemiche a Roma».
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Insomma, non bisogna solo parlare di Ponte sullo Stretto come fatto da Salvini?
«Il Ponte è una iniziativa molto bella ma c’è anche il Nord. Sono convinto, anzi ne sono certo, che il nostro segretario e vicepremier porterà nel governo le nostre richieste rappresentando la Lega nazionale di tutti i territori. Ricordando che la produttività della Lombardia, e del Nord, è fondamentale per il nostro Paese».
luca zaia attilio fontana sergio mattarella beppe sala attilio fontana al funerale di silvio berlusconigiorgia meloni e attilio fontana ai funerali di silvio berlusconi