AVVOCATI E PICCHIATORI: LA BRUTTA COMPAGNIA FINITA NEI GUAI CON TRUMP – CHI SONO I 18 PRESUNTI “COMPLICI” DELL'EX PRESIDENTE, ALLA SBARRA CON L'ACCUSA DI AVER CERCATO DI RIBALTARE IL RISULTATI DELLE ELEZIONI 2020? – OLTRE A RUDOLPH GIULIANI C'È UNA SCHIERA DI “PRINCIPI DEL FORO”, RECLUTATI PER RACCOGLIERE ILLECITAMENTE DATI SUGLI ELETTORI E TRUCCARE LE LISTE – E POI CI SONO I SUPPORTER “MANESCHI”, CHE HANNO FATTO IL LAVORO SPORCO, MINACCIANDO FUNZIONARI…
Estratto dell’articolo di Francesco Semprini per “La Stampa”
Consiglieri, manager, avvocati, emissari locali, finti grandi elettori, intimidatori. Chi sono le donne e gli uomini dell'ex presidente Donald Trump alla sbarra nel processo che vede incriminato il tycoon con 13 capi di imputazione, relativi al suo presunto tentativo di ribaltare l'esito delle elezioni in Georgia nel 2020?
La mappatura del Financial Times ricostruisce la rete dei 18 co-imputati che devono costituirsi entro venerdì 25 agosto nella prigione di Rice Street, nella contea di Fulton. E, intanto, le vicende giudiziarie soffiano come vento in poppa nel cammino politico di Trump verso Usa 2024: l'ultimo sondaggio Cbs-YouGov, che gli attribuisce il 62% delle preferenze fra gli elettori repubblicani contro il 16% di Ron DeSantis.
[…] Rudy Giuliani, l'ex sindaco di New York City e avvocato personale di lunga data del tycoon […] accusato di aver promosso affermazioni infondate sulla frode elettorale nello Stato e, secondo i pubblici ministeri, era coinvolto in un piano per nominare falsi grandi elettori in Georgia, Pennsylvania e Arizona.
C'è Mark Meadows, ex capo di Gabinetto della Casa Bianca, che risponde di due accuse derivanti dalla complicità nel tentare di ribaltare il risultato elettorale. Jeffrey Clark, ex alto funzionario del dipartimento di Giustizia, deve fare i conti con due capi derivanti da una lettera ufficiale che ha redatto e in cui affermava che il dicastero aveva preoccupazioni «significative» per la frode elettorale in Georgia e in altri Stati.
Michael Roman, funzionario della campagna di Trump, deve rispondere di sette capi legati al tentativo di riunire liste di grandi elettori suppletivi in diversi Stati. Ci sono infine i principi del foro, gli "architetti" della strategia del ribaltone elettorale: John Eastman, Kenneth Chesebro, Jenna Ellis e Sidney Powell.
I local
[…] avvocati e funzionari locali che hanno cercato nuovi grandi elettori, hanno interferito col funzionamento delle apparecchiature delle urne, hanno diffuso notizie false e tendenziose o hanno raccolto illecitamente dati sugli elettori. Tra loro ci sono gli avvocati Ray Smith e Robert Cheeley, Misty Hampton, ex supervisore elettorale della Contea di Coffee, Scott Hall, garante della cauzione dell'area di Atlanta.
Si tratta di coloro che sono stati reclutati per gonfiare le liste dei "grandi elettori" dalla parte di Trump. Tra loro Shawn Still, elettore repubblicano, Cathy Latham, ex presidente del partito repubblicano nella contea di Coffe. C'è poi David Shafer, l'ex presidente del partito repubblicano in Georgia.
Intimidatori (presunti)
Sono quelli che avrebbero fatto il lavoro sporco. Come Trevian Kutti, ex collaboratrice del rapper Kanye West, che deve fare i conti con tre capi d'accusa legati al fatto di aver detto all'operatrice elettorale Ruby Freeman che era in pericolo e aveva bisogno di protezione.
Harrison Floyd, ex direttore di Black Voices for Trump deve rispondere di tre capi per aver partecipato alle intimidazioni nei confronti di Freeman. Stephen Lee, pastore luterano dell'Illinois, è titolare di cinque capi d'imputazione, per aver svolto un ruolo centrale nel fare pressione su Freeman.
mark meadowsrudy giuliani donald trump Jeffrey Clarkrudy giuliani save america march il libro di mark meadows