AVVO-CAZZI AMARI - UN PROF UNIVERSITARIO (E AVVOCATO) IRONIZZA SU MAGISTRATI E PROCURE E IL SUO ORDINE AVVIA UN'AZIONE DISCIPLINARE! - LA CASTA DEI GIUDICI HA ALZATO LA CORNETTA PER FAR DARE UNA LEZIONE AL RIBELLE?

Qui il precedente ironico
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/casta-contro-casta-docenti-contro-pm-il-professor-zeno-zencovich-sfotte-i-giudici-e-65981.htm

Lettera al Foglio di Vincenzo Zeno-Zencovich - professore universitario e avvocato

Egregio direttore,
il 6 novembre ‘Il Foglio' ebbe la cortesia di pubblicare una mia ‘autodenuncia', ironica e paradossale, su come la paura di una indagine giudiziaria rende opaco e imprevedibile il processo di selezione dei docenti universitari. Concludevo con una immagine di fantasia: la polizia giudiziaria che citofonava per notificarmi un provvedimento restrittivo.
Ma la realtà ha sempre più fantasia dello scrittore. Il mio citofono è, sì, suonato ma invece di un ufficiale di PG mi si è presentato un garbato ufficiale giudiziario il quale mi ha notificato il seguente atto, che, alla lettera, trascrivo:

"Ordine degli Avvocati di Roma
Viste le notizie apparse sul sito [che riproduce l'articolo de ‘Il Foglio'] che ha determinato un indubbio clamore intorno alla vicenda della quale l'Avv. Vincenzo Zeno Zencovich si è reso protagonista.
Ritenuto che sussistono gli estremi per l'adozione di un possibile provvedimento di sospensione cautelare del professionista in oggetto e che occorre disporne la comparizione, salvo e riservato ogni provvedimento in ordine all'esercizio dell'azione disciplinare
dispone
la comparizione dell'avv. Vincenzo Zeno Zencovich per l'adunanza che verrà tenuta il 5 dicembre 2013 per essere sentito nelle sue difese, con facoltà per il medesimo di essere assito da un difensore."

Ora, pur non essendomi del tutto chiaro quale sia "la vicenda di cui mi sono reso protagonista" (scrivere su ‘Il Foglio'? Le idee che ho espresso sono una ‘vicenda'?), né cosa c'entri l'Ordine degli Avvocati rispetto alle esternazioni (condivisibili o meno) di un professore sul sistema universitario, le scrivo per chiederle un consiglio su come devo comportarmi.

1.Prima opzione
Obbedisco alla convocazione, e al Consiglio dell'ordine degli avvocati di Roma racconto, adattandola, la classica barzelletta sui Carabinieri:
Scena: scompartimento di un treno
Primo signore, per rompere il ghiaccio: "La sapete l'ultima sugli avvocati?"
Secondo signore, con tono indispettito: "Guardi che io sono il Presidente dell'Ordine degli avvocati"
Primo signore, con fare rassicurante: "Non si preoccupi, a lei gliela spiego dopo"

2. Seconda opzione
Mando a tutti i consiglieri dell'Ordine una copia del ‘Nome della Rosa' di Umberto Eco, attirandola loro attenzione sulla Giornata Settima dove Guglielmo da Baskerville rivela al loro antenato Adso che gli orrendi crimini commessi nell'abbazia sono legati al ritrovamento (e poi scomparsa) dell'opera di Aristotele sulla commedia ed il riso.

3.Terza opzione
Mi presento, e faccio abiura. Non toccherò mai più i registri comunicativi dell'ironia e del paradosso, e i loro ausiliari retorici, l'antifrasi, l'iperbole, la litote, la preterizione. Utilizzerò solo quelli à la Travaglio dell'invettiva, della denuncia, dell'accusa, del proclama. E, soprattutto, accetterò senza fiatare il DASPO che inibirà ogni mia frequentazione de ‘Il Foglio'.

La prego, Signor Direttore, di ben consigliarmi, anche con riferimento al difensore che devo nominare: essendo morto Marx (Groucho), pensa che sia opportuna la designazione di Checco Zalone, oppure aggraverei la mia situazione?

 

VINCENZO ZENO ZENCOVICH Vincenzo Zeno-Zencovichtoghe large ro medium togheNOME DELLA ROSA

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