tiziano matteo renzi

BABBO FURIOSO - TIZIANO RENZI COMPRA UNA PAGINA DI GIORNALE: “PROCESSATEMI OVUNQUE, MA NON PER IL COGNOME”. DICE DI AVERE FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA MA ALL’INTERROGATORIO CON I PM NON APRE BOCCA - “DA QUATTRO ANNI SONO NEL MIRINO DOPO UNA VITA SENZA MACCHIA”. MA CON QUALCHE CRAC SOCIETARIO… - E IL FIGLIO: “FORTUNATAMENTE NON SONO MOLTI I CASI IN CUI SI FALSIFICANO LE PROVE”

1. TIZIANO RENZI COMPRA PAGINA SU QN PER CHIEDERE PROCESSO

LA DICHIARAZIONE DI TIZIANO RENZI PUBBLICATA SU QUOTIDIANO NAZIONALE

(ANSA) - Tiziano Renzi ha comprato un'intera pagina del quotidiano Qn e ha pubblicato la nota diffusa ieri sera in cui chiede di essere processato nei tribunali e non più sui giornali. 'Dichiarazione di Tiziano Renzi - Stop allo stillicidio, chiedo di essere processato ovunque', dice il titolo.

 

 Una decisione presa dal padre dell'ex premier Matteo Renzi, probabilmente, per avere la certezza che la lunga nota diffusa ieri sera tramite il difensore Federico Bagattini e pubblicata anche sul suo profilo facebook, in cui "urla" la sua innocenza e dice basta ai processi sui giornali "per il nome che porto", venisse letta per intero. Una nota diffusa al termine di una giornata che lo ha visto presentarsi insieme alla moglie Laura Bovoli davanti ai magistrati fiorentini, dove si è avvalso della facoltà di non rispondere, per un'inchiesta su alcune fatture sospette trovate dagli inquirenti nel corso delle indagini sull'immobiliarista, ed socio, Luigi Dagostino. L'inserzione è firmata 'Tiziano Renzi'.

 

 

2. PAPÀ RENZI: «PROCESSI SÌ, MA NON PER IL COGNOME» E DAI PM RESTA IN SILENZIO

Marco Gasperetti per il Corriere della Sera

 

MATTEO RENZI TIZIANO

Davanti ai magistrati stavolta non ha parlato, Tiziano Renzi. Lo ha fatto, però, a sorpresa, con i giornalisti ai quali, tramite il suo legale, Federico Bagattini, ha consegnato una lettera-sfogo. Una lunga pagina, nella quale il padre di Matteo proclama la sua estraneità a ogni addebito e spiega i motivi con i quali, per la prima volta e insieme alla moglie Laura Bovoli, anche lei raggiunta da un avviso di garanzia per una presunta storia di fatture false, ieri ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.

 

Sull' argomento è intervenuto anche il figlio Matteo nella sua e-news di ieri. Scrivendo che «da quattro anni le persone a me vicine sono state oggetto di indagini di vario genere, di vario tipo» e che «fortunatamente non sono molti i casi in cui pubblici ufficiali si rendono protagonisti di una operazione sistematica di falsificazione delle prove».

tiziano renzi e laura bovoli

 

Ma torniamo alla lettera di Tiziano Renzi. «Urlo con forza la mia innocenza che peraltro nessuno ha mai potuto negare in questi anni - spiega Renzi senior -. Ma dopo quattro anni di processi sui giornali con uno stillicidio di anticipazioni, notizie, scoop senza che mai ci sia un solo responsabile per le clamorose e continue fughe di notizie, adesso dico basta. Sono io che chiedo che si facciano i processi. Ma si facciano nelle aule di tribunale, non sui giornali».

 

Il padre dell' ex segretario del Pd ed ex premier Matteo, continua poi affermando di avere il dovere di difendere la sua dignità e la credibilità professionale della sua azienda. «D' ora in avanti ho deciso che in tutti i procedimenti in cui sono coinvolto mi avvarrò della facoltà di non rispondere - spiega -. Non ho niente da temere, non avendo commesso alcuno dei reati che mi sono stati contestati. Ma voglio essere processato davanti alla giustizia italiana per ciò che ho fatto, non sui giornali per il cognome che porto».

tiziano renzi e laura bovoli

 

Tiziano Renzi racconta che da quattro anni, cioè da quando il figlio Matteo è passato da Palazzo Vecchio a Palazzo Chigi, la sua vita professionale e personale «è stata stravolta».

 

«Dopo anni di onorata carriera, senza alcun procedimento penale mai aperto in tutta la mia vita nei miei confronti - si legge nella lettera - mi sono trovato improvvisamente sotto indagine in più procure d' Italia per svariati motivi». E ancora: «Alla veneranda età di 67 anni confesso la mia stanchezza. Ribadisco con forza e determinazione che non ho mai commesso alcuno dei reati per i quali sono stato, e in alcuni casi ancora sono, indagato».

TIZIANO RENZI MATTEO RENZI E SERRACCHIANI

Infine una previsione: «Passerò i prossimi anni della mia vita nei tribunali per difendermi da accuse insussistenti e per chiedere i danni a chi mi ha diffamato. Ma almeno potrò dire ai miei nipoti che la giustizia si esercita nelle aule dei tribunali e non nelle fughe di notizie e nei processi mediatici».

 

TIZIANO RENZI

 

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…