LA GUERRA TRA MELONI E SALVINI SI GIOCA ANCHE IN TERRA AMERICANA - SE LA DUCETTA SI FA BACIARE DA JOE BIDEN, IL LEGHISTA TIFA PER DONALD TRUMP - MA ANCHE IN FRATELLI D'ITALIA LA VICINANZA DELLA MELONA AL PRESIDENTE USA NON PIACE, VISTO CHE NEL PARTITO DELLA PREMIER I TRUMPIANI ABBONDANO (A PARTIRE DAGLI EURODEPUTATI CARLO FIDANZA E VINCENZO SOFO) - ORA CHE LA SORA GIORGIA, UN TEMPO IN ESTATI PER "THE DONALD", E’ DIVENTATA “LA COCCA DI BIDEN” MOLTI PATRIOTI MUGUGNANO...
Antonio Fraschilla per “la Repubblica” - Estratti
In casa Fratelli d’Italia le bocche sono cucite. Ma il malumore cova, su due fronti. «Il presidente Usa Joe Biden poteva evitare quel gesto di baciare in testa la nostra presidente del Consiglio», dice un senatore di lungo corso, che aggiunge: «Ancora peggio però è che subito sia iniziata dalla Lega e da Salvini la rivendicazione del loro essere trumpiani solo per mettere in difficoltà Giorgia Meloni».
Due riflessioni condivise da molti dirigenti di Fratelli d’Italia anche in Europa, dove la delegazione è guidata da due trumpiani della prima ora, Carlo Fidanza e Vincenzo Sofo: «Ma la verità è che su troppe cose stiamo cambiando linea», dice sottovoce un eurodeputato.
Non a caso Salvini anche ieri si è fiondato sulle contraddizioni meloniane: «Tifiamo per un cambiamento a Washington», ha ribadito. E il suo esperto economico, Claudio Borghi, ha rilanciato: «Alle elezioni tra Trump e Biden sicuramente faremo il tifo per Trump — dice — anche se naturalmente è ovvio che un premier deve andare d’accordo con tutti ». Ecco la contraddizione di Meloni, sottolineata ancora una volta.
Sembra trascorso un secolo dalle foto di qualche giorno fa dell’abbraccio e del bacio di Biden a Meloni, rispetto alla leader di FdI che cavalcava il trumpismo. Quando l’ideologo del magnate americano Steve Bannon era di casa ad Atreju, dove definiva lei e Salvini «due grandi sovvertitori » del potere costituito. E quando Meloni dava alle agenzie, come nel luglio 2018, frasi del tipo: «Nel discorso di Trump ritrovo molte della parole d’ordine su cui stiamo lavorando anche noi».
giorgia meloni e joe biden nello studio ovale
Una linea, quella della premier, non a caso seguita fino a poco tempo fa anche da alti dirigenti di FdI, da Francesco Lollobrigida che attaccò Facebook per aver «censurato» un suo post a favore di Trump a Fidanza che nel marzo 2023 era il capo delegazione dei meloniani alla annuale Cpac, la convention dei Repubblicani. Convention alla quale nel 2020 ha partecipato anche la leader della destra, unica politica italiana invitata sul palco con Trump ad ascoltarla.
Proprio per questi interventi Meloni appena eletta a Palazzo Chigi aveva ricevuto gli onori della Fox: il canale portavoce del trumpismo. Tucker Carlson diceva trionfante: «È una rivoluzione quello che è accaduto in Italia». Adesso lo scenario è capovolto e Fox la definisce «la cocca di Biden» in segno di scherno. Meloni è in difficoltà e deve camminare sul filo senza tornare a essere la trumpiana di ferro con Biden in carica, ma allo stesso tempo senza far storcere il naso a Donald che potrebbe tornare alla Casa Bianca. In casa FdI invece si morde il freno. La base non è contenta di quella foto con Biden.
joe biden e giorgia meloni - vignetta by natangelogiorgia meloni e joe biden nello studio ovale 1
(...)