andrea orlando b&b

IL BALLO DEL MATTONE DI ANDREA ORLANDO – ALTRO CHE CASA POPOLARE A LA SPEZIA: COME DAGO-RIVELATO IL MINISTRO HA UN BELL'APPARTAMENTO IN PIENO CENTRO A ROMA E UNA CASA DOVE SVACANZARE IN MESSICO. FRANCO BECHIS METTE IL CARICO: HA 5 FABBRICATI (QUATTRO A LA SPEZIA, UNO A ROMA DIETRO LE TERME DI CARACALLA). E FA PURE L’AFFITTACAMERE. HA MESSO SU CON LA SORELLA UN B&B PER I VACANZIERI…

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ldquo-alcuni-centrosinistra-parlano-periferie-come-se-fossero-277159.htm

 

Franco Bechis per “il Tempo”

 

ANDREA ORLANDO

Davanti a Tommaso Labate che lo intervistava per Sette il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha voluto fare il piagnina, descrivendosi come l'ultimo dei comunisti, quasi proletario. “Non solo sono nato in una casa popolare. Tuttora vivo a La Spezia in quelle che una volta si chiamavano le “case Fanfani”, dal nome del ministro del Lavoro che portò alla realizzazione dell’edilizia popolare. Sì, certo, avrei avuto la possibilità di comprare un’altra casa.

 

Ma non l’ho fatto. Era la casa in cui mio nonno viveva e che poi ha riscattato. Sono rimasto lì, non per vezzo o per chissà cosa. Se sei nato in periferia, sai benissimo che la periferia non è un’esperienza esotica, come la raccontano alcuni. È una cosa normale, che va trattata come una cosa normale. E che è cambiata moltissimo in questi anni”. Verrebbe voglia di assegnargli il reddito di cittadinanza, non avesse lo stipendio da ministro. Ma secondo il terribile Dagospia Orlando non la racconterebbe giusta: “Lui vive cinque giorni su sette in un bell'appartamento in pieno centro di Roma. A La Spezia ci va una volta al mese. E in Messico ha una casa dove svacanza...”.

 

Sul Messico poco da dire, perché non può risultare alle banche dati italiane. Ma Orlando di sicuro non è un inquilino qualsiasi di una casa popolare. Perché al catasto italiano risulta proprietario di ben 5 fabbricati e un terreno. Quattro fabbricati sono a La Spezia, due appartamenti da 5,5 vani ciascuno, accatastati come “Abitazione di tipo economico”, e quindi non case popolari e due magazzini C/2 – uno di 33 mq e l'altro di 21, agli stessi indirizzi delle case. C'è anche una casa a Roma di proprietà di Orlando, questa sì classificata “di tipo popolare”, di 3,5 vani in una stradina però ora diventata chic dietro le Terme di Caracalla.

 

ANDREA ORLANDO

Dunque una certa passione per il mattone il ministro Orlando deve averla. E ne ha fatto perfino una piccola attività imprenditoriale: con la sorella Silvia Orlando e un ristoratore spezzino, Duccio Mele a lei legato, ha messo su una società (di cui Andrea è principale azionista): la Das srl, che ha come oggetto sociale “affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence”. L'attività è iniziata con il nome di Shelley proprio in uno dei due immobili posseduti dal ministro a La Spezia, vicino alla stazione.

 

andrea orlando ministro del lavoro foto di bacco

Ed è un successo, viste le recensioni su Tripadvisor: “Il proprietario il Sig. Duccio è di una gentilezza e disponibilità davvero rara. Saprà indirizzarvi con onestà e preparazione alla scoperta di questa bellissima terra. Consigliatissimo”, scrive un cliente nel maggio 2021. E prima di lui un altro cliente: “Se Duccio ha una stanza libera non fatevela scappare . A due passi dalla stazione la struttura presenta camere moderne , pulite e ben attrezzate . Lasciatevi guidare da Duccio per il resto della vacanza”. E soprattutto, svacanzando lì a La Spezia si eviterà per sempre il reddito di cittadinanza al ministro Orlando, il comunista-immobiliarista...

andrea orlando d alemaandrea orlandoandrea orlando zingaretti

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…