BABÀ AVVELENATO PER IL BANANA! IL CAV TORNA A NAPOLI PER LA PRIMA VOLTA DA “FIDANZATO” E DOVRÀ SEDARE I MALUMORI DEI COSENTINIANI DOVUTI ALL’ATTIVISMO PERONISTA DI EVITA PASCALE

Dagoreport

Bordello politico in Campania. A tutti i livelli. Tra minacce di scissione, ricatti, intercettazioni (abusive e non) e storie di letto, dal Comune alla Regione, passando per l'imbolsita Provincia, sta andando in onda un gustoso - comico - psicodramma.

Cominciamo dal regno di Giggino I, il sindaco-pm assediato dagli ex collaboratori che gli fanno la guerra per aver mandato a mignotte la rivoluzione arancione per i suoi personali sogni di gloria.

L'ex assessore Riccardo Realfonzo lo ha registrato di nascosto, nel loro ultimo colloquio, prima di perdere il posto. E ha portato i nastri in Procura. Giggino s'è incazzato come una jena, promettendo tuoni e fulmini. E dicendosi disgustato dal fatto che la magistratura inquirente si occupi di atti che sono soltanto politici. Una domanda: ma perché, a Catanzaro, lui non feceva lo stesso con Why Not, Poseidone e Toghe Lucane?

Una a una si stanno chiudendo intanto le inchieste sul Comune di Napoli. C'è quella che vede indagato il vicesindaco Tommaso Sodano per abuso d'ufficio per una consulenza da 40mila euro affidata a una professoressa universitaria a lui molto legata, e c'è quella per le multe cancellate al cognato in cui è coinvolta l'ex assessore Pina Tommasielli.

Nel fascicolo su Sodano sono finiti anche i verbali dell'attuale fidanzata di Realfonzo, l'ex staffista Chiara Zanichelli, cacciata - a suo dire - per fare uno sgarro al compagno ormai "scomunicato". Epperò assunta, ribatte Sodano, proprio grazie a una segnalazione di lui. Vacci a capire qualcosa. Non a caso, oggi, "Il Mattino", che Giggino non è che lo tratti proprio male, parla di "fidanzopoli in Comune".

E sai le risate quando saranno scodellate tutte le intercettazioni delle inchieste in cui, si dice, siano incappati oltre ai politici anche imprenditori, giornalisti, addetti stampa, dirigenti sportivi e umanità varia.

Tralasciando per un attimo la Provincia di Napoli, alle prese con le solite crisi di panico ("Oddio, ci cancellano. Oddio, ci cancellano. E ora come si fa?") e con la corsa alla consulenza e al riciclo di amministratori, consiglieri, assessori e dirigenti, passiamo alla Regione Campania dove il gruppo consiliare di Forza Italia è imploso in occasione del voto al bilancio di fine anno.

Sette consiglieri azzurri (a cui se ne sono aggiunti altri tre del gruppo misto) hanno disertato l'Aula, mettendo a rischio l'esistenza stessa dell'Amministrazione regionale. Nel mirino, in questo momento, è il capogruppo Gennaro Nocera, fedelissimo del governatore Stefano Caldoro. Se i dissidenti decidessero di rientrare nei ranghi, in occasione del voto al collegato alla finanziaria, potrebbero ottenere come premio la sua testa.

Il casino, comunque, tra Consiglio e Giunta regionale è ai massimi livelli tanto che si sussurra, dalle parti di Santa Lucia - che è si la protettrice dei ciechi, ma a sentire ci sente benissimo, anche i bisbigli - si sussurra, si diceva, che il governatore starebbe pensando davvero di mollare tutto e farsi eleggere al Parlamento europeo dove troverebbe un ambiente più adatto al suo stile "so british".

Tutto questo accade mentre, a Palazzo Grazioli, il Banana sta meditando di fare una capatina a Napoli, nei prossimi giorni, insieme alla porta-Dudù Franceschina Pascale, inaspettata regista della nuova (vecchia) Forza Italia. Sarebbe la prima volta da quando si è ufficialmente fidanzato.

Troverà però un partito spaccato a metà per la nomina a coordinatore regionale (sponsorizzata proprio dall'ex Telecafona) di Mimmo De Siano contro cui, ormai, sparano un giorno sì e l'altro pure i cosentiniani di ferro capitanati dal senatore Enzo D'Anna. Il quale, qualche giorno fa, ha rivelato che il Cav nemmeno sapeva chi fosse De Siano prima che la Pascale gliene parlasse. Un po' come la battuta di Matteo Renzie: "De Siano chi?".

 

IL CAPODANNO DI SILVIO BERLUSCONI E FRANCESCA PASCALE IL CAPODANNO DI SILVIO BERLUSCONI E FRANCESCA PASCALE MARCELLO TAGLIALATELA E STEFANO CALDORO Tommaso Sodano PINA TOMMASIELLIriccardo realfonzo luigi demagistris sangennaro

Ultimi Dagoreport

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…