SE NON PUOI RIPULIRE LO IOR, CAMBIAGLI NOME! - LA “BANCA DI DIO”, INSOZZATA DAGLI SCANDALI, DOVREBBE PRESTO RIFARSI I CONNOTATI CON UN ALTRO NOME E “L’IMMINENTE NOMINA” DEL NUOVO PRESIDENTE - PIGNATONE PRENDA NOTA: SECONDO BERTONE “NON ESISTE ALCUN CONTO DELLO IOR CHE POSSA RIMANDARE ALL'ACQUISTO DI ANTONVENETA DA PARTE DI MPS” - DOPO LO STOP DI BANKITALIA, IN VATICANO SI TORNA A USARE IL BANCOMAT GRAZIE ALL'ACCORDO CON LA SVIZZERA ADUNO…

M. Antonietta Calabrò per il "Corriere della Sera"

«Cosa accadrà con la Sede Vacante allo Ior? Quando ci sarà il nuovo presidente?», tra gli ospiti del ricevimento di Palazzo Borromeo, sede dell'Ambasciata italiana presso la Santa Sede, quest'anno si è parlato molto anche dell'Istituto per le Opere di Religione, la cosiddetta banca vaticana. Curiosità, pronostici... C'era chi si diceva sicuro che la nomina considerata imminente del nuovo presidente prima delle dimissioni di Benedetto XVI sarebbe ormai «saltata» («Se ne tratterà, vedrete, con il nuovo Pontefice a primavera inoltrata»).

E chi ha anticipato che «lo Ior cambierà nome», per tagliare i ponti anche con le parole con la leggenda nera che avvolge la banca, visto le vicissitudini subite a partire dagli anni Settanta del secolo scorso a causa di banchieri italiani.

Da Michele Sindona a Roberto Calvi, fino all'ultimo presidente, Ettore Gotti Tedeschi, sollevato dall'incarico nel maggio scorso, e che è coinvolto come testimone nelle più complicate vicende giudiziarie esplose negli ultimi mesi. Da quella Antonveneta-Monte dei Paschi, a quella Finmeccanica (con l'arresto proprio ieri del presidente Orsi, manager amico di Gotti Tedeschi).

In realtà nella Grande Sala del Camino dove si incontrano tradizionalmente la delegazione italiana e la delegazione vaticana, il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, avrebbe preannunciato al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che la designazione del nuovo presidente dello Ior avverrà presto. Il segretario di Stato non ha fatto nomi a Napolitano.

Bertone è tornato sull'argomento Ior anche in un altro momento. Davanti a un gruppo di partecipanti delle due delegazioni. È stato a questo punto che il cardinale ha affermato che «non esiste alcun conto dello Ior che possa rimandare in qualche modo all'acquisto dell'Antonveneta da parte del Monte dei Paschi».

«Abbiamo controllato i conti ad uno ad uno - ha spiegato - ed escludo che ci siano conti Ior riconducibili all'operazione Antonveneta-Monte dei Paschi». Al ricevimento era presente anche Giuseppe Pignatone, procuratore di Roma, che è stato messo al corrente dell'affermazione di Bertone sui conti Ior da parte di un membro della delegazione vaticana.

Proprio ieri intanto sono stati riattivati i bancomat nella piccola città-Stato: ai Musei vaticani, al supermercato, presso la farmacia e nelle altre varie attività commerciali. Dopo lo stop scattato a inizio gennaio su disposizione della Banca d'Italia per la mancanza dell'autorizzazione necessaria alla filiale italiana della Deutsche Bank.

Ora il servizio è ripartito grazie alla stipula di un accordo con la società svizzera Aduno, specializzata nel settore, appartenente ad un Paese extra Ue (senza interconnessioni con il sistema bancario italiano), ma a tutti gli effetti «equivalente» quanto al rispetto degli standard internazionali antiriciclaggio.

 

 

CARDINALE TARCISIO BERTONE IOR istituto per le opere di religioneBENEDETTO XVI RATZINGER jpegBENEDETTO XVI RATZINGER jpegGIUSEPPE PIGNATONE

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