luigi di maio davide casaleggio alessandro di battista beppe grillo

“DIBBA” IL GUASTATORE - ANCHE SE FUORI DALLA POLITICA, DI BATTISTA (CON LA BENEDIZIONE DI BEPPE GRILLO) E’ DIVENTATO LA VOCE DEI MOVIMENTISTI 5 STELLE - CON FICO A MONTECITORIO, ORA E’ LUI L’UNICA SPINA NEL FIANCO PER IL “DEMOCRISTONE” DI MAIO E I PIANI GOVERNISTI DI CASALEGGIO

Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

 

GRILLO CASALEGGIO DI MAIO DI BATTISTA

A metà strada. Tra le elezioni di marzo e l'inizio del suo viaggio in America. Tra la politica attiva e le sortite da attivista che scaldano però gli animi del Movimento (e della base). Alessandro Di Battista vive questa prima fase del suo presente da ex deputato ancora con le luci della ribalta puntate addosso. I suoi attacchi a Silvio Berlusconi e Matteo Salvini hanno acceso le polemiche, fatto traballare - almeno secondo le indiscrezioni - la trattativa di governo tra Cinque Stelle e Carroccio.

 

Il giorno dopo, lui, Dibba, postava sui social la prima lezione di nuoto del figlioletto in piscina. La politica? Di nuovo distante. Nonostante le voci di irritazione dei vertici del Movimento per le sue parole, nonostante un'anima - quella dei falchi, che ha perso la voce di Roberto Fico, ormai diventato volto istituzionale e super partes - abbia sposato la sua linea.

GRILLO FICO DI MAIO DI BATTISTA

 

L'ex esponente del direttorio finisce così suo malgrado per diventare, pur assente, una «presenza» tra i gruppi parlamentari. Luigi Gallo, vicino a Fico, posta il suo intervento. Un altro componente del fu direttorio, Carlo Sibilia, commenta le consultazioni e sulla falsariga del Dibba-pensiero, attaccando Berlusconi: «Crediamo che nessun italiano meriti di essere rappresentato da una persona così poco seria e arrogante».

 

GRILLO - DI BATTISTA - DI MAIO

Elio Lannutti su Twitter si schiera (sostenuto anche dal senatore Gianluca Castaldi): «M5S, tanto per essere chiari: rispetto lo sforzo per il governo con Di Maio premier, ma io sto con Alessandro Di Battista».

 

Consapevole o meno, insomma, Di Battista si trova a essere voce della parte movimentista dei pentastellati. Una posizione che potrebbe alla lunga creare ambiguità nel Movimento. Lui, sempre presente, a colazione con Beppe Grillo e Di Maio poco prima della elezione di Fico alla guida di Montecitorio, lui che dopo le Politiche postava una foto insieme al candidato premier M5S scrivendo «apoteosi», contrapposto suo malgrado ai vertici del Movimento da una parte della base.

 

ALESSANDRO DI BATTISTA - LUIGI DI MAIO - ROBERTO FICO

Molti parlamentari, anche tra i pragmatici-governisti, si sono spesi anche in queste ore per chiarire: «Alessandro è insostituibile e quello che ha fatto per il Movimento è indelebile dentro di noi. Ora ha intrapreso una sua strada». «Lo spettro del guastatore interno non si attaglia a Dibba», commentano dall' ala ortodossa.

 

alessandro di battista a domenica live da barbara d urso

E forse, anche per gettare acqua sul fuoco, è intervenuto anche Di Maio. «Non credo che Alessandro abbia detto quelle cose (riferendosi agli ultimi attacchi, ndr) per sabotare qualcosa, sappiamo che lui ha un certo modo di esprimersi». Il capo politico chiude il capitolo frizioni e precisa che l'ex deputato parla a titolo personale: «Ha tutta la mia stima e libertà di dire quello che vuole, ha iniziato un altro percorso. Le battute che fa lui non le so fare e non so far ridere come fa lui».

alessandro di battista futuro papa

 

«Su Dudù ha fatto una battuta - ha spiegato Di Maio a Mezz'ora in più su La 7 -. I tatticismi di Salvini sono evidenti, non ha fatto una bella figura venendo smentito subito da Berlusconi dopo la dichiarazione in cui apriva a M5S».

 

E ancora: «Salvini è stato zitto e ha subito l'umiliazione di Berlusconi che gli contava i punti del programma». Gli avversari politici, intanto, insorgono, gli ricordano di aver pubblicato i suoi libri con Mondadori, gruppo editoriale guidato dalla famiglia Berlusconi. Lui, Dibba, tace. Il suo account twitter - malgrado i 210 mila follower - è fermo dal 6 marzo.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...